Sicurezza, come proteggersi dal nemico più silenzioso che ha un soccorritore?
Quando si valuta la sicurezza di una scena c’è solo un elemento che nessun essere umano può scoprire da solo: la presenza di un gas velenoso come il monossido di carbonio. Scopriamo meglio a cosa servono i rilevatori e come tutelarsi al meglio da un killer temibile
Insapore, inodore, incolore e mortale. Sono queste le quattro caratteristiche del monossido di carbonio e non bisogna dimenticarlo mai. Nessun essere umano può lanciare l’allarme senza uno strumento elettronico salva-vita come il rilevatore portatile. E’ infatti impossibile escludere la presenza del monossido di carbonio in un luogo chiuso se non si è dotati di questo strumento davvero semplice. Parliamo in particolare del rilevatore TANGO TX1, il più preciso e affidabile sensore oggi presente sul mercato. Il TANGO TX1 è il rilevatore scelto dalla Centrale Operativa 118 della Romagna, una delle più estese e avanzate realtà del soccorso in Italia, ed è stato scelto per le sue qualità come DPI e per l’importanza del rilevatore come supporto alla diagnostica dei casi di avvelentamento da gas nocivi.
DPI, IL PIU’ IMPORTANTE NON SEMPRE E’ PREVISTO
Ogni soccorritore mette al primo posto la sicurezza per effettuare un intervento. Scarpe infortunistiche, guanti, caschi protettivi, mascherine anti-batteriche e occhiali ma… pochi sanno che il peggior pericolo che può colpire un soccorritore è proprio ciò che non possiamo vedere, sentire o annusare, e si chiama monossido di carbonio. E’ un pericolo di cui non possiamo naturalmente avere una percezione cosciente. Se c’è un incendio dietro a una porta, percepiamo il calore, vediamo deformazioni, sentiamo rumori. Se c’è una saturazione da monossido di carbonio invece non percepiamo nulla. Non sempre questo sensore è presente fra le dotazioni di servizio, ed è per questo che serve fare un po’ di informazione per capire la sua importanza nella protezione degli operatori. Anche perché stiamo parlando di circa 600 morti all’anno (fonte Ministero della Salute) e più di 6.000 ricoveri (ISTAT). E nessuno vuole che fra questi ci finiscano anche i soccorritori, che non devono mai finire nella categoria dei soccorsi.
CHE COS’E’ IL MONOSSIDO E COME UCCIDE?
Questo gas, è un velenoso composto che lega un atomo di ossigeno a un atomo di carbonio, creando una molecola con vincoli molto forti e molto stabili. Come uccide? Semplice: il sangue preferisce portare nei tessuti il monossido di carbonio piuttosto che l’ossigeno. Ma se l’ossigeno alimenta il nostro corpo, il monossido lo avvelena, ossidando i nostri tessuti.
COME SI RILEVA IL MONOSSIDO?
L’unico DPI che può rilevare il monossido è il rilevatore portatile di gas. Non ci sono altri sintomi “leggibili” da altri strumenti. Un paziente in fase di intossicazione da monossido potrebbe avere tranquillamente parametri vitali normali (soprattutto di saturazione) ma un’ipossia in atto. Questo perché non sta mancando la saturazione del sangue, semplicemente il sangue si sta saturando legandosi alla CO invece che all’Ossigeno! Quindi l’unico modo per avere la certezza che la scena su cui si opera è satura di monossido, è usare un rilevatore. Ma quale?
IL RILEVATORE MIGLIORE HA 2 SENSORI, PERCHÉ?
Detto che il rilevatore, per la sicurezza degli operatori, dev’essere un DPI sempre presente accanto ai soccorritori (e un esempio virtuoso in merito lo da la centrale 118 dell’Emilia Centrale – LINK) ci sono decine di rilevatori di CO sul mercato, tutti con caratteristiche differenti per resistenza, allarmi, peso, prezzo qualità e garanzia. Ma solo un rilevatore di monossido può vantare una tecnologia che alza lo standard di sicurezza di 85 volte. E’ il Tango TX1 della Industrial Scientific, commercializzato in Italia da Team Leonardo.
Tango TX1 rileva la presenza di monossido in un’area di 2 metri cubi attorno all’operatore. Il suo doppio sensore garantisce un lettura più accurata e una lettura anche in caso di malfunzionamento di uno dei due sensori. Infine il massimo standard di sicurezza oggi disponibile in questo settore viene offerto con il minor numero di ore di manutenzione all’anno e di test periodici. Invece del check-up da effettuare ad ogni intervento, Tango TX1 richiede un test ogni 30 giorni.
PERCHÉ SCEGLIERE UN RILEVATORE TANGO?
Una batteria che dura 3 anni, un triplo sistema di allarme sonoro, fisico e visivo e un display ampio per leggere le rilevazioni completano le caratteristiche di un dispositivo che già oggi è fra i più apprezzati in tutta Italia per quanto riguarda la prevenzione delle intossicazioni da monossido nel soccorritore. Aggiungendo a questa macchina il servizio Guardian si potrà avere un’assistenza personalizzata illimitata, un servizio di tutorial online, un’attrezzatura completa per svolgere in autonomia il test di controllo e il servizio di sostituzione macchina gratuito in caso di guasto (con recapito in ambulanza entro 48 ore) e la sostituzione della macchina con una nuova, calibrata e certificata ogni anno.
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