“Adesso arriva l’ambulanza”: già, ma cosa c’è dietro ad una chiamata al 118?
“Adesso arriva l’ambulanza”, a molti cittadini sarà capitato prima o poi, di esclamare questa frase. Senza però immaginare quale complessa rete di comunicazioni e scelte vi sia, dietro ad una chiamata al 118
Quando scatta un’emergenza, vi è sempre un servizio adeguato che risponde all’esigenza, con tutti i suoi mezzi predisposti e il loro personale selezionato.
Un sistema complesso, che sovente di cui spesso il comune cittadino ignora i meccanismi: proviamo ad esplorare assieme il complesso mondo dei mezzi di soccorso.
Un’ambulanza è per buona parte un furgone uguale a tutti gli altri – viene usato un automezzo della stessa serie (tutt’ora un Fiat Ducato 2.3 140/180Cv) – e quel che cambia è la sua descrizione e l’equipaggiamento all’interno.
Questo significa che tutto quello che distingue un mezzo del genere sono i suoi interni, che vengono definiti “allestimenti”.
Come si fanno a riconoscere senza bisogno di ispezionare minuziosamente l’interno?
Le tipologie di ambulanza sono sommariamente due (le principali):
Ambulanza di Tipo A
Definita come Ambulanza di Soccorso, la più vastamente utilizzata.
Questo include anche la tipologia A1 e A2, che specifica anche il numero di pazienti che può trasportare.
Questa può essere equipaggiata per diversi scopi e a sua volta uno staff dedicato a quel particolare impiego.
Ovvero:
- MSB, ovvero Mezzo di Soccorso di Base. Queste sono ambulanze che hanno all’interno principalmente soccorritori volontari o dipendenti, ed ovviamente sono equipaggiate per il soccorso definito di base. Ovviamente alcuni aspetti possono cambiare in base alla regione (quante persone sono all’interno dell’ambulanza, ad esempio) ma in generale questi mezzi sono sempre adeguati solo per il soccorso di base, così come il trasporto nel caso.
- MSI o MSAB, ovvero Mezzo di Soccorso Intermedio / Avanzato di Base. Definito anche come India. Quest’ambulanza è per situazioni più critiche ed urgenti, al suo interno vi è possibile trovare oltre ai soccorritori un infermiere con abilitazione alle aree critiche. Questo significa che può effettuare manovre invasive, somministrare farmaci, e così via.
- MSA, ovvero Mezzo di Soccorso Avanzato. Definito anche come Tango. Queste sono le ambulanze che vengono impiegate nelle situazioni più gravi, con all’interno soccorritori, un medico ed un infermiere specializzato. Questo ha a disposizione anche equipaggiamenti specifici come un defibrillatore manuale e tutto il necessario per effettuare un intubazione.
Ambulanza di Tipo B
Definita come Ambulanza di Traporto, è un mezzo dedicato espressivamente per il trasporto di infermi o malati al pronto soccorso, con delle semplici attrezzature dedite al primo soccorso.
Quindi non include normalmente macchinari avanzati, ne viene impiegata normalmente in aree di criticità.
Una eccezione a questa categoria è l’Unità Mobile di Rianimazione” o anche definita come “Unità Mobile di Terapia Intensiva”.
Questa a volte è anche definita come ambulanza di Tipo C
Questi sono mezzi molto specifici, in quanto possono funzionare quasi – se non del tutto – alla pari d’una postazione da terapia intensiva.
L’interno è equipaggiato di tutti i macchinari necessari a tenere sotto osservazione il paziente, così come anche tenerlo sotto continuo supporto.
All’interno vi sono soccorritori, un medico ed un infermiere specializzato in queste apparecchiature.
Ma ovviamente vi sono anche altre situazioni che richiedono mezzi diversi.
In questo caso, e parlando sempre degli interventi su strada, è possibile trovare le Automediche.
Queste vengono giudicate sotto la tipologia MSA, in quanto possono avere all’interno un medico ed un infermiere (il quale può anche fare da autista).
In certe regioni è anche presente un soccorritore, spesso per ricoprire il ruolo d’autista.
L’autista soccorritore è un tema spinoso, riguardante una figura che non ha ancora ingiustamente un riconoscimento specifico.
La presenza di questo mezzo è esclusiva, richiesta specificatamente dalla centrale 118 competente sul territorio (come tale non è presente in tutte le regioni e situazioni.
Questi mezzi possono avere all’interno anche equipaggiamenti specialistici, adeguate per la rianimazione o manovre invasive.
Ovviamente, quando un ambulanza non può arrivare in un certo luogo, quando un automedica non è disponibile oppure una persona è in serio pericolo di morte e deve essere trattata in brevissimi tempi deve intervenire l’elicottero di soccorso (altrimenti chiamato anche Elisoccorso o Eliambulanza).
Un mezzo comunque molto particolare: non viene usato, salvo meritorie eccezioni, nottetempo e nemmeno in condizioni di scarsa visibilità.
Ciò nonostante rimane una soluzione d’incredibile utilità nei momenti più drammatici, anche se le condizioni da far rispettare devono essere molto specifiche e il personale deve naturalmente essere ben addestrato per affrontare una situazione del genere.
Un Eliambulanza non è solo impiegato per il trasporto del paziente, attualmente è utilizzata per due casi specifici, e questi sono:
- HEMS (Helicopter Emergency Medical Service). Detto Servizio Medico di Emergenza con Elicottero. Trattasi dello scopo principale di cui abbiamo appena descritto. Si suddivide con classificazione Primaria (ovvero quando l’elicottero atterra ed interviene direttamente sul luogo dell’emergenza) oppure con classificazione Secondaria (quando l’elicottero deve essere utilizzato solo per il trasporto da un ospedale all’altro).
- SAR (Search And Rescue). Detto Ricerca e Salvataggio, quando un elicottero deve essere impiegato per il salvataggio di persone disperse in boschi, intrappolati sotto la neve, o comunque in generale in ambiente ostile.
Da come si è capito un Eliambulanza può essere impiegata in una decente varietà di situazioni complesse che richiedono la massima delicatezza, pur richiedendo il minimo tempo d’impiego possibile.
Per concludere, non bisogna comunque dimenticare le Idroambulanze
Questi mezzi sono, come si può ben capire, delle ambulanze dedicate al salvataggio su mare o comunque su acqua.
Non sono utilizzate in maniera molto vasta, ma ad esempio nelle zone di Venezia sono uno dei primari mezzi di soccorso.
L’equipaggiamento d’una idroambulanza è comunque molto completo, al livello delle ambulanze MSA, in quanto include un set di rianimazione ed un respiratore automatico, così come un incubatrice per il trasporto neonatale.
Sono qui per salvare vite, e farlo in fretta. I mezzi di soccorso sembrano pochi, ma in realtà hanno parecchie tipologie, e tutte sono specifiche per un determinato scopo su scala locale e nazionale.
Per approfondire:
UK, il South Central Ambulance Service presenta le prime automediche completamente elettriche
Cosa fa un infermiere sull’ambulanza? Definizioni, competenze, ambiti di intervento