COVID-19, negativo a due tamponi viene dimesso: esito di un terzo tampone quando era in ambulanza
Un cinquantenne, il fatto di cronaca è narrato dalla principale voce dell’isola, il quotidiano L’Unione Sarda, era stato dimesso dall’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, dopo un ricovero, la cura e l’essere risultato negativo a ben due tamponi.
COVID-19 E TAMPONI: QUANDO GLI ESITI ARRIVANO DURANTE IL TRASPORTO IN AMBULANZA
Durante il trasporto a casa però è arrivata la chiamata all’ambulanza da parte dello stesso ospedale: un terzo tampone, eseguito per scrupolo dall’ Is Mirrionis (centro di riferimento COVID per il centro sud dell’isola), aveva dato esito positivo.
Così l’uomo, asintomatico e giudicato guarito, è stato nuovamente trasportato dai soccorritori in ospedale, e ricoverato in terapia intensiva.
I timori però sono tutti per quel personale dell’equipaggio: non erano, scrive sempre il giornale isolano, vestiti “da COVID”, e quindi hanno messo inconsapevolmente a repentaglio la propria salute.
TAMPONI, QUANDO IL COVID-19 ARRIVA IN FASE 3:
La notizia racconta un pericolo, per i nostri soccorritori: un clima “post COVID”, che imperversa tra le amministrazioni di tutta la Penisola e porta a pensionare le ambulanze dell’emergenza sanitaria, può mettere gravemente a rischio la salute di chi fa emergenza e soccorso.
Gli asintomatici sono il tema dei temi, ma anche quelli considerati erroneamente guariti e coloro che semplicemente sono trasportati per sintomi aspecifici senza aver mai subito un test dedicato, sia esso sierologico o di altra natura.
La Fase 3, quando si parla di soccorso e 118, appare quanto meno prematura. Almeno, avendo a cuore la salute dei nostri equipaggi.
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