Un medico per tre ruoli? Nell'ospedale periferico di Borgotaro un professionista fa denuncia
Il timore che una situazione simile si possa ripetere ha portato il medico a denunciare l'eccesso di carico ai Carabinieri e all'Ordine dei Medici.
BORGOTARO (Parma) – Il primo maggio è stata la festa dei lavoratori, ma non certamente dei medici e degli infermieri in attività negli ospedali periferici. Arriva dall’emittente TV Parma la denuncia di un caso emblematico rispetto alla situazione di tanti nosocomi delocalizzati che, nei periodi festivi, si ritrovano sguarniti di professionisti ed operatori.
Martedì scorso infatti il medico di turno all’Ospedale di Borgotaro si è trovato da solo ad affrontare il reparto di Pronto Soccorso, il reparto di guardia medica e il servizio di automedica.
Questo ha significato un carico di lavoro estremamente superiore alle potenziali aspettative, con pazienti in coda al PS per anche 13 ore e un carico di pazienti fra gravi e meno gravi che ha superato le capacità – e la pazienza – del professionista incaricato del servizio.
Quest’ultimo ha agito tramite il suo sindacato, lo SNAMI, con una denuncia alle autorità competenti e all’ordine dei medici. Il rischio di un sovraccarico è molto più concreto quando è necessario visitare 13 pazienti in Pronto Soccorso, ricevere le chiamate come guardia medica, visitare i codici bianchi, intervenire con l’automedica per un codice rosso e per tre codici gialli.
La paura segnalata dal sindacato SNAMI è quella di un ripetersi della situazione, perché la copertura dei turni potrebbe essere nuovamente simile a quella avvenuta per il primo maggio, giornata festiva, certo, ma non diversa dai sabati o dalle domeniche: restare con un solo professionista nell’unico ospedale degli appennini emiliani, con un bacino di utenza ridotto ma che non ha altri appoggi nei dintorni, può creare diverse problematiche.
AGGIORNAMENTO: è stata diramanta dalla ASL di Parma la seguente nota in merito alla polemica sull’ospedale di Borgotaro, che inseriamo integralmente nell’articolo.
La Direzione del Presidio ospedaliero dell’Azienda Usl di Parma precisa che nella giornata di ieri – 1° maggio – al Punto di primo intervento dell’Ospedale Santa Maria di Borgotaro non si sono registrati problemi nella gestione dei casi clinici complessivi. Inoltre si precisa che l’assistenza è stata garantita con due professionisti medici in servizio durante l’orario 8-20 senza alcuna interruzione”.
“L’organizzazione dei turni al Punto di primo intervento nei giorni festivi prevede che il turno del mattino sia coperto da due medici dell’emergenza territoriale 118: uno presta servizio come medico di pronto soccorso e uno dedicato agli interventi territoriali (chiamate esterne). Il turno notturno è coperto da un solo medico dell’emergenza territoriale che svolge attività di pronto soccorso, di emergenza territoriale e di guardia medica. Qualora questo medico venga chiamato per interventi esterni, la funzione di pronto soccorso è svolta da un medico dell’Unità operativa di Medicina interna. Nella giornata del 1° maggio, non essendo disponibili due medici dell’emergenza territoriale 118, nel turno della mattina l’attività del Punto di primo intervento è stata garantita dal responsabile dello stesso servizio, mentre nella fascia pomeridiana, come previsto da accordi interni, ha collaborato il medico di guardia dell’Unità operativa di Medicina interna. Durante l’orario pomeridiano, il 1° maggio al Punto di primo intervento sono stati gestiti 5 codici gialli, 1 codice rosso e 4 codici verdi. Tre pazienti sono stati ricoverati e sette sono stati dimessi. Vi è stata solo una chiamata per un intervento esterno che è stata poi successivamente revocata”.
“Si ribadisce dunque che il 1° maggio l’assistenza è stata sempre assicurata a tutti i pazienti con continuità da due medici in ogni turno, come facilmente riscontrabile anche dalla registrazione dell’attività sui sistemi informatici ospedalieri”.