Nuova ambulanza EDM, Borgotaro ricorda la volontaria Angela Bozzia
Otto mesi dopo l’incidente che uccise la volontaria Angela Bozzia, l’Assistenza Pubblica di Borgotaro e Albareto riceve dalla comunità una nuova automedica ed una nuova ambulanza. Abbiamo intervistato il presidente dell’associazione, che ci ha raccontato i dolorosi mesi della ripresa.
Quando una tragedia colpisce un’associazione di soccorso volontario c’è sempre un lungo periodo di smarrimento. Spesso, le associazioni si dissolgono, rinascono sotto altre forme, altre sigle, o semplicemente lasciano un territorio senza i servizi di emergenza di cui avrebbero bisogno. Non è stato il caso di Borgotaro, in provincia di Parma. Il 30 ottobre scorso durante un terribile incidente stradale perse la vita la volontaria Angela Bozzia, una delle tante splendide volontarie della realtà montana emiliana. Questa storia ha toccato il cuore di tutti. Dopo un lungo periodo di lutto, dolore e ripensamento, l’associazione è ripartita grazie al supporto totale della comunità. E’ stato affrontato sotto tutti i punti di vista il grave lutto e anche l’incidente stesso, nel quale sono rimaste coinvolte sia l’ambulanza per le emergenze che l’automedica dell’associazione, con pazienti e soccorritori feriti.
Ora i nuovi mezzi sono pronti. Mentre l’automedica è stata realizzata grazie al contributo di Conad, l’ambulanza per le emergenze ha avuto un percorso più lungo di valutazione e costruzione. “Dopo l’incidente – ci ha spiegato Mirco Carretta, presidente dell’AP di Borgotaro – il problema è stato il disorientamento. Non sapevamo come comportarci. Ci siamo stretti, ci siamo avvicinati l’un l’altro, e abbiamo deciso di alzarci con l’aiuto della stessa Borgotaro. Abbiamo iniziato a pianificare la nostra nuova strada all’inizio del 2019. Siamo stati vicini a tutti i coinvolti nell’incidente e alla famiglia di Angela. Quando abbiamo iniziato a cercare i primi fondi, si è innescato un sistema tipico delle piccole comunità, dei paesi di montagna come il nostro. Ma quello che ci ha stupito è stata la vicinanza di TUTTO il mondo del soccorso italiano. In tanti si sono sentiti colpiti dalla nostra storia, dalla nostra vicenda. Ci hanno dimostrato solidarietà, con donazioni, anche associazioni da molto lontano. E non parlo solo di area ANPAS, Anche associazioni di Croce Rossa e Misericordia sono state vicino alla nostra Pubblica, ed è una cosa straordinaria, per la quale non finiremo mai di ringraziare tutti i volontari. Sono state risposte molto forti, alle quali abbiamo avuto la fortuna di poter affiancare il supporto dell’amministrazione comunale, e delle fondazioni locali. Non voglio però dimenticare di sottolineare le 450 persone che hanno donato per acquistare l’ambulanza e l’automedica. Questa vicenda di sofferenza ha fatto si anche che le associazioni del territorio, fuori dal settore dell’emergenza, si avvicinassero l’una all’altra. In tanti hanno fatto feste ed eventi per raccogliere fondi dandoci così modo di costruire un’ambulanza davvero molto importante”.
“All’inizio, abbiamo pensato di fare molti passi in avanti rispetto al servizio che offriamo al paziente. La cosa più grave a cui pensiamo, ogni giorno, è che abbiamo causato danni ai nostri trasportati, e abbiamo passato brutti momenti di scoramento per tutto ciò. Quando porti aiuto a delle persone ma poi rischi di fare danni ben peggiori, ti resta impresso nella mente. I nostri volontari si sono giustamente interrogati su quanto è successo. Il tema della sicurezza è stato discusso parecchio, perché ci vuole formazione e preparazione, ci vuole il buonsenso, e ci vuole la capacità di ragionare insieme, se non vuoi più sbagliare. Tutto questo, dopo 6 mesi, ha porato all’aumento del volontariato, ad avere tante persone che oggi sono vicine all’AP di Borgotaro. Da un evento negativo è nato qualcosa di positivo che ci ha fatto crescere tantissimo”.
L’ambulanza realizzata è – nel solco della tradizione di Borgotaro – allestita da EDM Forlì. “Abbiamo fatto questa scelta perché abbiamo visto purtroppo cosa succede con impatti estremamente gravi. L’ambulanza che ha fatto lo schianto non è stata demolita, l’abbiamo voluta tenere anche per ragionare su come andare avanti. L’impatto con il camion e poi quello con la cunetta di cemento armato sono stati davvero impressionanti. La struttura del mezzo, il vano bombole, gli agganci interni hanno tenuto, nonostante la velocità. Ci sono cose quindi che abbiamo voluto tenere, ed altre che abbiamo cambiato. Per esempio, nelle nostre realtà tantissimi usano la panca, perché agevola lo stoccaggio di materiali. Nel nuovo mezzo abbiamo scelto di fare solo sedili completi con cintura a quattro punti. Abbiamo cambiato prospettiva anche sui mobiletti, più semplici ma più efficaci nella tenuta dell’attrezzatura. Infine abbiamo deciso di posizionare sulla fiancata sportelli scorrevoli. Anche il sedile del medico è stato migliorato come posizionamento e accessibilità alle strumentazioni. Su questa macchina e su tutte le prossime guarderemo con occhio diverso l’aspetto della sicurezza. Dev’essere un tema che non va mai abbandonato e dobbiamo ringraziare l’allestitore in questo percorso, perché ci ha supportato davvero tanto.
L’ambulanza EDM è basata sempre su Fiat Ducato, con un motore 2.300cc da 180 cavalli. Le pareti EDM sono state personalizzate in modo totale, con interni completamente EN1789. I sedili sono orientabili, con cinture a 4 punti che aumentano la sicurezza del trasporto, e una colonna terminale, un rack studiato appositamente per contenere materasso a depressione, steccobende a depressione e relativi strap. La realizzazione permette uno stoccaggio sicuro ed un rapido accesso alla strumentazione.
La Pubblica di Borgotaro ha dato disponibilità ad EDM di esporre questo mezzo anche al Congresso Nazionale di ANPAS, in Val d’Aosta. Questo perché lo sviluppo del veicolo ha colpito molto i soccorritori parmensi, che in precedenza non si erano concentrati – come spesso accade in Italia – sul tema della sicurezza. Vedere però quanto ha resistito la cellula sanitaria dopo l’impattato con un camion che trasportava un container da 5 tonnellate è stato importante, anche per spingere i volontari stessi a seguire la strada della normativa europea EN1789, e i consigli degli allestitori.
Sarà possibile però vedere il lavoro fatto da EDM anche durante il prossimo Torneo Nazionale di Anpas, sempre a Borgotaro, il prossimo 22 giugno. Un torneo dove ci saranno tante novità e tanti soccorritori (previste 400 presenze da tutta Italia). “Un torneo dove come ogni anno cercheremo di far giocare ed apprendere i soccorritori su scenari complessi, ma nel quale avremo modo di confrontarci anche con tanti formatori e tante associazioni. Così racconteremo ancora quanto è nato da una tragedia, per fare in modo che più persone possibile prendano coscienza dell’importanza della sicurezza in ogni condizione”.
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