Pietrasanta, intervento del 118 giudicato lento con operatrice fuoriluogo: botta e risposta tra senatore e Asl
Sistema 118 al centro di una polemica, in Versilia. Un fatto di cronaca di non grandissima rilevanza, suggestivo però di quanto sia importante (e difficoltoso) essere sempre e comunque performanti, quando si indossa la divisa del 118, anche nel ruolo di operatrice di centrale.
PIETRASANTA: IL MALORE DI UNA SIGNORA, LA CHIAMATA AL 118
La mattina di lunedì 5 ottobre, una signora ha avuto un malore, lamentando anche dolori al petto.
Di passaggio per caso un senatore della Repubblica, Massimo Mallegni, che si è fermato a soccorrere la signora e per prima cosa ha chiamato il 118, qualificandosi e descrivendo quanto stava accadendo.
“Ho successivamente chiamato la polizia municipale che è prontamente arrivata sul posto.
Alle 10 e 12 minuti, quindi trascorsi 17 minuti dal momento in cui è stata effettuata la chiamata nella quale avevo ben segnalato il dolore al petto avvertito dalla signora, come si potrà facilmente evincere dalle registrazioni, è arrivata l’auto medica con il medico a bordo.
Niente ambulanza però, perché il mezzo era stato attivato da Pontestazzemese e quindi troppo lontano”.
Al netto delle valutazioni del senatore sulla congruità dei tempi di intervento sanitario, c’è invece una seconda parte meno edificante, da narrare.
IL DISSAPORE TRA IL SENATORE E L’OPERATRICE 118 TOSCANA
Mallegni ha richiamato per lamentare quanto accaduto e chiedere spiegazioni del perché sia giunta la sola automedica, e per tutta risposta si è sorbito le risposte piccate dell’operatrice.
“La signora operatrice del 118 – narra alle testate locali – mi ha risposto, dopo che mi ero qualificato ‘caro senatore, venga lei a lavorare con noi’ e mi ha abbassato il telefono.
A questo punto mi chiedo ma se a un parlamentare della Repubblica si risponde in questo modo cosa accade ad un semplice cittadino?
Mi auguro che prendiate provvedimenti esemplari nei confronti sia del primo operatore che ha, a mio avviso, trascurato la questione chiamando un’ambulanza così distante, sia nei confronti dell’altra operatrice 118 che si è rivolta ad un cittadino, peraltro qualificatosi parlamentare della Repubblica, in maniera scortese e senza alcuna sensibilità”.
“Essere operatori del 118, in particolare al centralino – sottolinea il senatore Mallegni – significa avere la sensibilità di comprendere il problema, dare anche qualche rassicurazione a chi chiama, e in ogni caso fornire immediatamente un soccorso che sia il più rapido possibile e non essere maleducati noncuranti delle problematiche che vengono segnalate da chi chiama. Resto in attesa di una vostra formale risposta“.
Già, perché il senatore ha quindi scritto alla Regione Toscana e all’Asl di competenza, e quelle che leggete sopra sono anche parti della missiva mandata.
CENTRALE OPERATIVA 118, LIVELLI DI STRESS DA GESTIRE: LA CALMA E’ LA VIRTU’ DEI FORTI
Confrontarsi con il pubblico è arte difficile, che lascia addosso delle conseguenze.
Se poi ciò avviene in un ambito stressante come quello dell’Emergenza e soccorso, si raggiungono livelli e limiti davvero impegnativi, per un essere umano.
Livelli che vanno gestiti e saputi gestire, per quanto complicato.
Anche solo per le conseguenze che possono comportare, oltre al motivo principale, e cioè il comportamento che si deve ai colleghi e ai cittadini.
Già, perché in coda alla risposta dell’ Azienda USL Toscana nord ovest, la frase sibillina che suggerisce a tutti gli operatori di centrale 118 grande attenzione e consapevolezza.
IN UNA NOTA, LA RISPOSTA DELL’ASL TOSCANA NORD OVEST IN MERITO ALL’INTERVENTO DEL 118 A PIETRASANTA
A seguito della segnalazione e della richiesta di informazioni del Senatore Massimo Mallegni in merito ad un intervento 118 di ieri a Pietrasanta – a cui l’Azienda USL Toscana nord ovest risponderà anche formalmente come da lui richiesto – si precisa che alle ore 10 del 5 ottobre la Centrale Operativa 118 Alta Toscana ha ricevuto la richiesta di soccorso per un evento traumatico in strada in via 1° maggio.
“In base alle informazioni ricevute – spiega il direttore della Centrale Operativa 118 Andrea Nicolini – alla missione è stato assegnato un codice giallo (media gravità) con invio di automedica e ambulanza di appoggio.
L’automedica, con a bordo medico ed infermiere 118, è giunta sull’obiettivo alle ore 10.10 (quindi 10 minuti dopo la chiamata) e ha immediatamente preso in carico la paziente procedendo alla valutazione delle condizioni cliniche e alla stabilizzazione dei parametri per quanto necessario.
L’ambulanza di appoggio è giunta sul luogo dell’evento alle ore 10.22 perché proveniente in effetti da una zona più distante rispetto all’automedica, in quanto le ambulanze in stand-by più vicine erano in quel momento impegnate in altre emergenze.
La paziente è stata poi accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale Versilia in codice giallo.
Quanto avvenuto rientra nella normale organizzazione di un sistema di emergenza territoriale 118 che utilizza i mezzi di soccorso più vicini all’obiettivo in relazione alla disponibilità del momento la quale, a sua volta, dipende dalla contemporaneità delle richieste di soccorso.
Da ribadire comunque che nell’arco di 10 minuti dalla chiamata era presente sull’obiettivo un mezzo di soccorso sanitario avanzato con medico e infermiere a bordo”.
“Rispetto alla risposta ricevuta da parte di una nostra operatrice di Centrale – conclude Nicolini – confermo che questa non è stata adeguata e che verranno assunti i provvedimenti del caso”.
PER APPROFONDIRE:
PROCEDURE INFERMIERISTICHE IN EMERGENZA: L’ALGORITMO DEL 118 TOSCANA