Sud, cambiamento e futuro del Terzo Settore: di cosa ha discusso Anpas a Salerno

Si è svolta tra sabato 26 e domenica 27 maggio a Salerno, la due giorni di approfondimenti e incontri esperti del settore, volontari e dirigenti Anpas provenienti da tutta Italia.
Accoglienza, social network ed eventi: il progetto PAC. I lavori sono iiziati sabato 26 maggio  con la presentazione dell’evento finale del progetto PAC – Pubbliche Assistenze Aperte al cambiamento finanziato da Fondazione con il Sud nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016. Due anni di un progetto che ha coinvolto oltre duecento partecipanti che a Salerno presenterà due linee guida (accoglienza e organizzazione eventi) e un modello di regolamento associativo per l’uso dei social network.

Il video del Progetto PAC

Disabilità, migranti, bullismo e anziani: le nuove opportunità di sviluppo associativo.Nel pomeriggio sono state presentate le esperienze di volontariato in ambito sociale realizzate dalle pubbliche assistenze del Sud. Un momento di riflessione che vedrà coinvolti anche il professore Antonio Fici (Università del Molise) con una relazione sulle opportunità della riforma del Terzo Settore, e Patrizio Petrucci, past presidente Anpas, sul ruolo delle pubbliche assistenze per lo sviluppo per il Sud.

Domenica 27 maggio è tenuta l’annuale Assemblea nazionale delle pubbliche assistenze Anpas dove è stato presentato e approvato il Bilancio consuntivo 207 e preventivo 2018 e il Bilancio sociale 2017 e un intervento, da parte di Nicola De Rosa (Stea Consulting) sulla nuova normativa privacy e tutela dei dati personale. Nel corso dell’Assemblea c’è stato l’intervento del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha ricordato l’importanza del volontariato e lo spirito di collaborazione tra volontariato e istituzioni. Nel corso dell’assemblea, domenica 27 maggio è intervenuto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Siete quelli del fare. La realtà vera è fatta di trasformazione della realtà che a sua volta è fatta da uomini in carne ed ossa. Dobbiamo riaffermare in Italia la cultura della realtà cominciando dall’ambito politico e poi con lo spirito della solidarietà”. Il Presidente della Regione Campania ha poi ricordato l’importanza del valore educativo del volontariato e nello specifico le attività di Anpas e l’importanza dei servizi sociosanitari, del soccorso, le adozioni internazionali e la protezione civile”.
Il Bilancio sociale Anpas
È stato presentato a Salerno il 26 maggio, nel corso dell’annuale Assemblea nazionale Anpas, il Bilancio Sociale 2017 dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (A.N.P.As.): una organizzazione di volontariato laica che si occupa di soccorso e trasporto sanitario, protezione civile e ambientale, servizi sociali, cultura e cooperazione internazionale.  Un anno, il 2017, che, come ha scritto Fabrizio Pregliasco (presidente Anpas) nell’introduzione, “ha visto tra i momenti principali di attività, la prosecuzione del’intervento di Protezione Civile in Centro Italia, il percorso del Codice etico, l’iter della Riforma del Terzo Settore e gli incontri territoriali”.
La dodicesima edizione e la realtà aumentata. Un documento, il bilancio sociale, che quest’anno è giunto alla dodicesima edizione e che per il secondo anno prosegue l’esperimento la realtà aumentata che permetterà ai lettori di generare dei video dalle immagini, attraverso la app Aurasma: un modo nuovo per aumentare la fruizione del bilancio attraverso i video dei principali momenti dell’anno. Per Anpas, ha dichiarato Pregliasco “nei bilanci sociali i numeri non sono mai fini a se stessi, ma segni di un impegno che rischia di apparire incomprensibile se non guardiamo oltre la logica del più e del meno, dei profitti e delle perdite. Un atto comunicativo, uno strumento di legittimazione e di gestione”
 numeri. Nata nel 1904, dal movimento delle Società Operaie di Mutuo Soccorso, è una delle organizzazioni di volontariato più grandi d’Italia con 918 pubbliche assistenze e che oggi conta 86mila volontari attivi, 341.971 soci, oltre 3000 dipendenti, 2.592 volontari in Servizio Civile in più di mille presìdi in tutte le regioni d’Italia.
Le pubbliche assistenze Anpas. Principale attività svolta dai volontari Anpas resta il soccorso (emergenza-urgenza, trasporti sanitari donazione sangue organi, trasporto sangue, telesoccorso) e servizi sociali (centri diurni, assistenza domiciliare, inserimento sociale, accoglienza migranti, attività ricreative). A seguire le attività di formazione (formazione sanitaria) e di protezione civile e ambientale (antincendio, assistenza manifestazioni, prevenzione, interventi su calamità), cooperazione internazionale e attività culturali.  
Nel bilancio sociale 2017 Anpas ha rendicontato i vari settori di attività dell’Anpas: rappresentanza istituzionale, progettazione sociale, protezione civile, adozioni e cooperazione internazionale, politiche europee, formazione, comunicazione.
Il XVI Meeting Nazionale. Quest’anno il Meeting nazionale si è svolto dal 15 al 17 settembre a Castelnuovo di Porto (Roma) con 540 volontari registrati al campo, 92 associazioni registrate e 1182 pasti distribuiti in due giorni
Servizio Civile. Sono stati 2.592 i giovani che hanno svolto il servizio civile in una pubblica assistenza Anpas nel 2017. Negli ultimi tre anni sono stati 4.510 i volontari formati, 13.726 giovani selezionati e 3.894 volontari che hanno completato l’esperienza.
Protezione civile. Al termine dell’emergenza in Centro Italia nei sei mesi di attività (dal 26 agosto 2016 al 19 febbraio 2017) Anpas è intervenuta con 1583 volontari provenienti da tutte le Regioni d’Italia per 13.287 giornate complessive e 106.296 ore di attività stimate (calcolate con giornate di 8 ore). Nel corso dell’anno poi la Colonna Mobile nazionale di protezione Civile Anpas è intervenuta durante l’alluvione a Livorno con 33 volontari Anpas provenienti da Valle  d’Aosta, Lombardia, Veneto, Liguria e Marche. Quarantaquattro sono poi stati i campi scuola “Anch’io sono la Protezione Civile” promossi dalle pubbliche assistenze Anpas che nell’estate 2017 hanno ospitato 1177 ragazzi.
Io non rischio.  Sabato 14 ottobre 2017 sono stati 600 volontari Anpas hanno partecipato alla realizzazione di 46 piazze provinciali attraverso 116 Pubbliche Assistenze per la campagna nazionale Io non rischio sulle buone pratiche di protezione civile sul rischio terremoto, rischio alluvione e rischio maremoto.
Adozioni e cooperazione internazionale. Sono state tredici le procedure adottive concluse nel 2017, 5 i progetti di cooperazione internazionale rivolti a 1398 persone in 3 paesi. Nel corso dell’anno si è poi svolto il progetto internazionale Feels Like Home, finanziato in parte con i fondi dell’Otto per Mille della Tavola Valdese, con due volontari Anpas in missione in Nepal.
Europa. Dieci le piazze italiane coinvolte nel flash mob di SAMI Eroi senza Superpoteri. Sessantacinque sono stati poi giovani volontari Anpas, provenienti da 55 comitati regionali e suddivisi in 10 squadre, che hanno partecipato a Castelnuovo di Porto alle selezioni per il 7° Contest di SAMI che si svolgerà in Germania e Danimarca nell’agosto 2018. Sempre insieme alla rete di Samaritan International due squadre Anpas hanno partecipato al Rescue camp in Austria, un’esercitazione interforze per testare modalità di intervento e cooperazione.
REAS Oltre alla presenza con il suo stand e al padiglione, al Reas 2017 Anpas ha portato 499 partecipanti ai 10 corsi di formazione Cefra – Anpas Lombardia , 371 partecipanti al torneo RCP , 64 partecipanti volontari al corso OCN e realizzato 18 pillole formative
Progettazione. Nel 2017 Anpas ha realizzato 7 progetti, tra i quali Flood, Adapt, V-IOLA, BRIDGE e Samets. Per il progetto PAC, finanziato da Fondazione con il Sud, il cui obiettivo è il miglioramento degli spazi di partecipazione nelle pubbliche assistenze, 197 sono stati i partecipanti agli incontri dalle regioni target, 45 gli uditori da altre regioni, 2 le linee guida realizzate.

 

 

Il CONVEGNO
Si è svolto nel pomeriggio il convegno “Nuove opportunità di sviluppo associativo. Territorio alleanze, lavoro”: un momento di riflessione coordinato da Elsa Fulgenzi, direzione Nazionale Anpas, nel corso del quale sono state presentate quattro esperienze significative in ambito sociale da parte delle pubbliche assistenze Anpas e che, con il presidente Fabrizio Pregliasco, ha coinvolto il professore Antonio Fici (Università del Molise), e Patrizio Petrucci, past president Anpas.
Disabilità e volontariato insieme: da quando siamo in Anpas ci sentiamo meno soli. Il presidente della pubblica assistenza Dimensione Volontario di Roseto degli Abruzzi. Giuseppe Palermo, ha presentato le attività della sua associazione in favore delle persone con disabilità: teatro, feste, trasporti, tornei di bocce, sport, cinema. Il tutto reso possibile dai volontari e con una rete fitta di associazioni che hanno coinvolto anche i cinofili. Un progetto di solidarietà sociale a trecentosessanta gradi che ha aumentato il capitale sociale di Roseto degli Abruzzi.
Anziani e giovani insieme a Caposele. La presidentessa della Pubblica Assistenza di Caposele, Cesara Maria Alagia ha raccontato l’esperienza del centro polifunzionale per anziani. La tradizione,lo scambio intergenerazionale e l’animazione sono al centro del progetto che ha visto gli anziani contribbuire a più livelli allo sviluppo della comunità e anche per quanto riguarda l’eguaglianza di genere: “Abbiamo anche aperto una sala di incisione dove gli anziani di Caposele, con i volontari in servizio Civile hanno inciso un CD. Sala di incisione con uno scambio intergenerazionale per valorizzare il ruolo dell’anziano all’interno della comunità anche in favore delle persone con disabilità. Il nostro operare nel sociale è basato sulla disponibilità dei volontari ma anche sulle professionalità che stanno acquisendo”.
Volontariato con i migranti in Basilicata.  “A Latronico abbiamo accolto dei migranti e la nostra comunità, una piccola comunità, era spaventata: saremo in grado di ospitarli?”. Questa la domanda dalla quale sono partiti i volontari della Pubblica Assistenza Valle del Sinni di Latronico. Egidio Ciancio haraccontato l’esperienza di avvicinamento con i migranti attraverso i primi incontri con l’associazione, poi la condivisione di corsi di italiano, la conoscenza dei segnali stradali. “Poi quando ci hanno chiesto di indossare la divisa e sono diventati volontari e da quel momento la comunità non ha più visto la differenza”.Una rete contro il bullismo. Antonello Manzari della pubblica assistenza AVPA Castellana Grotte (BA) ha raccontato il progetto fatto con le scuole a Castellana Grotte: “un problema sociale sempre attuale che si ripercuote sui ragazzi anche fenomeni esasperati di bullismo e  soprattutto di cyberbuyllismo. Per questo ci siamo rivolti a tre esperti: web, legge e psicologia. Grazie a questo progetto finanziato dal Comune di Castellana Grotte e dal CSV di Bari siamo riusciti anche a coinvolgere i ragazzi in Servizio Civile e l’unità cinofila e con questa rete abbiamo messo in confronto le emozioni di soggetti diversi per capire il concetto di empatia. Il nostro è un progetto che verrà riproposto molte altre volte”.
“Le pubbliche assistenze PER lo sviluppo del Sud” è stato il titolo dell’intervento di Patrizio Petrucci che ha esordito citando l’articolo “Adesso Basta” di Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud. Secondo Patrizio Petrucci il terzo settore può essere uno dei pochi interlocutori credibili per lo sviluppo del Sud, ma “il nostro limite è che non riusciamo a far emergere a sistema le nostre esperienze innovative. Per questo abbiamo l’esigeza di costruire una rete di scambio di idee a tutti i livelli di Anpas. Dobbiamo ripensare le priorità e vedere il sociale come elemento fondamentale con una potenzialità sottovalutata. Per le associazioni che vogliono intraprendere questo percorso c’è bisogno di coltivare gli strumenti del pensare”.
Su “Le opportunità della riforma del terzo settore per lo sviluppo associativo al sud” si è poi concentrata la relazione di Antonio Fici (Università del Molise): “Anche se si chiama purtroppo Terzo, il Terzo settore ha una legittimità sua propria. Un settore di organizzazioni che hanno identità diverse dal primo e dal secondo è al pari del settore pubblico e di quello privato lucrativo” ha dichiarato il professor Fici. “Antropologicamete l’uomo è ego-altruista: per questo è necessaria alla combinazione e alla coesione tra primo, secondo e terzo settore per far emergere sistemi economici capaci di tenere nei momenti di crisi per il benessere delle comunità”. Secondo Antonio Fici è poi necessario investire sulla cultura giuridica del terzo settore e sul lavoro nella combinazione di economico e sociale.
“Ci siamo tutti i giorni e nel quotidiano insieme possiamo fare tante. Ci sono aspetti che ci inquietano e per questo stiamo facendo un’azione di lobby a livello europeo anche con Samaritan International sulle incertezze sull’affidamento diretto”ha concluso Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “C’eravamo prima della 266 e c’eravamo prima della nuova prima Riforma. Il nostro ruolo è quello di non appiattirsi sui servizi”.
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