Vaccino Covid, il 118 per le dosi ai più fragili direttamente a domicilio: il dialogo Figliuolo-Balzanelli
La campagna per la somministrazione del vaccino Covid potrebbe avere nel prossimo futuro un nuovo protagonista: il servizio 118. E’ quanto si evince dal dialogo intercorso tra il Commissario per l’emergenza generale Francesco Paolo Figliuolo e il presidente della Sis 118, dottor Mario Balzanelli
Vaccino anti Covid a domicilio grazie al 118? La proposta di Mario Balzanelli
La proposta di Mario Balzanelli è stata di vaccinare a domicilio i fragili e le persone non autosufficienti con l’uso di automediche e medici e infermieri fuori servizio, 24 ore al giorno, 7 giorni su sette e anche durante i festivi.
Nella lettera della struttura commissariale, l’aiuto offerto dal 118 viene tenuto in conto poiché, si legge, “c’è l’obiettivo di realizzare un fronte d’arresto alla diffusione del virus concentrandosi su grandi hub per garantire la somministrazione di ingenti quantità di vaccini, e si rende necessario sostenere anche uno sforzo più capillare di penetrazione sul territorio.
In tale ambito, la proposta del 118 sarà presa in considerazione e messa in sistema con le ulteriori disponibilità pervenute”.
“Gli equipaggi del 118 – spiega il presidente della Sis 118 – rappresentano la migliore garanzia di sicurezza in caso di eventi avversi rilevanti.
Possiamo vaccinare a casa non solo i soggetti anziani con polipatologie, ma anche pazienti con malattie neurodegenerative, diversamente abili, le persone con malattie neoplastiche, tutti gli allettati”.
Vaccino Covid grazie al servizio 118 a “tutti coloro che non sono in grado di raggiungere i punti vaccinali”
Il presidente di Sis 118 aggiunge anche la disponibilità “a vaccinare tutti coloro che sono in grado di raggiungere i punti vaccinali all’interno delle postazioni medicalizzate fisse (Punti di primo intervento), all’interno dei quali si dispone di spazi e letti tecnici per eventuali esigenze di breve monitoraggio clinico”.
Società italiana sistema 118 intanto annuncia che per la metà di aprile presenterà le sue nuove “Linee di indirizzo nella strategia di contrasto sul territorio alla Covid-19”, anche sulla base della diffusione delle varianti.
In particolare sono due le indicazioni per contrastare il contagio, la prima riguarda la protezione dal virus, l’altra i tempi della campagna vaccinale.
“Rinforzare, particolarmente in questa fase 3, la protezione individuale rendendo obbligatorio per tutti i cittadini l’uso di mascherine davvero efficaci nel filtrare il passaggio del virus, ossia le Ffp2, e abolendo l’utilizzo di tutte le altre.
Proteggere gli occhi con gli occhiali o visiere anti goccioline in tutti i contesti in cui non si può mantenere la distanza di sicurezza di un metro (bus, metropolitana, scuola, contesti lavorativi) perché gli occhi sono una delle vie di maggiore possibile contagio”.
La Sis 118 insiste inoltre sulla necessità di “varare ritmi di vaccinazione di massa intensivi”.
Balzanelli infine sottolinea: “Ho contratto il virus in servizio, assistendo i pazienti nella stazione Covid del 118 presso dell’ospedale Moscati di Taranto e sviluppando una polmonite bilaterale grave.
Non ho fatto in tempo a recuperare e il Covid si è portato via mia madre.
Personalmente se verrò coinvolto intendo vaccinare gratuitamente tutti coloro che ne hanno bisogno con un pensiero proprio a mia madre”.
L’ufficio di Gabinetto del Commissario per l’emergenza ha recepito e fatto propria la lettera, annunciando, nella risposta, “l’obiettivo di realizzare un fronte d’arresto alla diffusione del virus concentrandosi su grandi hub per garantire la somministrazione di ingenti quantità di vaccini, e si rende necessario sostenere anche uno sforzo più capillare di penetrazione sul territorio.
In tale ambito, la proposta del 118 sarà presa in considerazione e messa in sistema con le ulteriori disponibilità pervenute”.
Automediche con personale infermieristico e medico in servizio 24h e destinate a questo scopo?
Pare più che una boutade, e certamente, organizzata in modo adeguato, anche una soluzione di grande impatto alla affannosa marcia dell’Italia verso una copertura vaccinale di massa rispetto a Covid-19.