Incidente mortale per una ambulanza in Piemonte, muore il paziente a bordo
Per cause ancora in via di accertamento un’ambulanza della Croce Bianca del Canavese è uscita di strada nella serata di mercoledì vicino a Pertusio. Il paziente nel vano sanitario è morto
PERTUSIO (Torino) – Sono ancora al vaglio degli inquirenti le cause che hanno portato fuori strada un’ambulanza della Croce Bianca del Canavese nella serata di mercoledì, in località PIandane. Il veicolo è precipitato lungo una scarpata che costeggiava la stradina di montagna, e nell’impatto con il terreno è deceduto il paziente a bordo del mezzo, Michele Roscio di 74 anni. Ferite lievi per i volontari a bordo del mezzo.
Le uniche informazioni certe che si hanno al momento riguardano le condizioni meteo: la strada che arriva alla frazione di Pertusio era con scarsa visibilità per via della nebbia e del buio, e le temperature erano molto basse, con ampi tratti di carreggiata ghiacciata. L’uscita di strada è avvenuta attorno alle 19. L’autista del veicolo è ancora sotto choc. Sul posto è intervenuta subito una squadra di quattro ambulanze, con i Vigili del Fuoco di Ivrea e i carabinieri di Pont.
Guidare con ghiaccio e neve è estremamente pericoloso e rischioso. Soprattutto per chi non è abituato alla condotta del veicolo su strade innevate è necessario ricordare alcune norme fondamentali.
Oltre agli indispensabili pneumatici invernali, è importante ricordare che durante la marcia su neve è facile viaggiare anche sul giaccio, soprattutto nei
tratti di strada alberati o sui viadotti, dove la temperatura risulta più bassa e quindi il fenomeno ghiaccio può accentuarsi. In questi casi una delle prassi più importanti da applicare è quella dell’estrema cautela e dell’uso più itenso del freno motore, garantendosi sempre ampi spazi di frenata per evitare incidenti.
Se poi al ghiaccio si somma la combinazione della scarsa visibilità, con nebbia, è davvero estremamente difficile condurre il veicolo di emergenza.
La nebbia limita moltissimo la visibilità e diminuisce l’aderenza al terreno perché bagna l’asfalto. In montagna, la nebbia e la strada innevata possono diventare una combinazione estrema, da affrontare a velocità ridottissime.