Ischia, 118 indecoroso in questo Ferragosto di fuoco: nuovo episodio di aggressioni tra soccorritori, un ricovero al Rizzoli
Aggressioni ai soccorritori, un Ferragosto davvero da dimenticare, quello targato 2020. “Soccorso al cardio palma ad Ischia – racconta il quotidiano online Il Dispari, fonte dell’articolo -, lite e botte tra medici alla centrale operativa del 118 di Ischia”.
118 AD ISCHIA, UN EPISODIO INDEGNO DI UNA DIVISA
“Sono stati scaraventati giù dall’ambulanza della Misericordia di Caivano e di Rosa Iacono e aggrediti a calci e pugni proprio all’interno delle aree di soccorso dei presidi ischitani.
Ma a colpire un infermiere e un autista del servizio di pronto soccorso non sono stati, come accade non di rado in provincia di Napoli, i familiari di qualche paziente, bensì proprio i “colleghi” della centrale operativa del 118.
Un episodio agghiacciante, su cui adesso sono chiamati a fare piena luce i militari dell’arma”.
Già, come succede non di rado, rimarca correttamente il giornalista campano: non troppo tempo fa un operatore 118 aveva massacrato di botte un equipaggio a Castellamare di Stabia ( LEGGI QUI ), e non era che l’ultimo di una serie di eventi.
L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, una sorta di reazione immunitaria al virus della violenza ai soccorritori, in tal senso è sempre puntuale, nella narrazione.
ISCHIA, 118 NEL FANGO PER UN DIVERBIO PER FUTILI MOTIVI
“La lite sull’intervento – prosegue Il Dispari -, ed un diverbio accesosi per futili motivi, a scatenare il furibondo scontro avvenuto proprio il giorno di Ferragosto un’ordinaria richiesta d’aiuto partita da un’abitazione isolana e smistata dalla centrale operativa del 118 a un equipaggio di turno.
Qualcosa però è andato storto e, probabilmente, complice lo stress di questi mesi di Emergenza Coronavirus e l’eccessiva calura d’agosto, sono saltati gli equilibri ed il self control.
Una parola di troppo, qualche frase mal compresa, evidentemente, risultata sgradita agli operatori e la ridossa è pratica con inaudita violenza senza particolari spiegazioni.
L’aggressione ha visto protagonisti, a quanto ci è dato apprendere, un operatore dell’ambulanza e un infermiere del pronto intervento mobile delle due coop di istanza sull’isola verde.
Una violenza tale da richiedere addirittura un ricoverato e l’esposto ai Carabinieri.
La lite che ha visto coinvolta coinvolta sia la Misericordia e la Croce Rossa, ha causato lo stop delle ambulanze per molto tempo”.
E’ ORA DELLE PENE SEVERE, VERSO TUTTI
La speranza è che gli stessi militari dell’Arma facciano luce sulle responsabilità e inchiodino i colpevoli di questa inutile e vergognosa violenza, considerato che uno degli aggrediti è dovuto ricorrere alle cure mediche dei sanitari dell’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno e subire il ricovero.
E che l’altro operatore 118 coinvolto è dovuto ricorrere al Pronto soccorso.
Qui è decisamente ora di pene severe e dal significato inequivocabile, sia nei confronti di cittadini violenti, sia di membri a vario titolo del sistema 118 indegni di ruolo e divisa.