La sirena si ascolterà via radio, novità sulle ambulanze in Qatar
Entro il 2018 lo stato arabo doterà i suoi mezzi di soccorso di uno speciale trasmettitore: nessuno potrà più dire “non ho sentito l’ambulanza”
Mai più “non ho sentito la sirena” in Qatar. Incidenti simili diventeranno un lontano ricordo?
DOHA – Nessun potrà più dire “non ho sentito la sirena” per le strade del Qatar. L’emirato arabo che si affaccia sul Golfo Persico è già fra i più famosi del mondo per la qualità del suo servizio di emergenza e per i servizi effettuati fra deserto e metropoli (mentre i “vicini” di Dubai sono famosi per le supercar automediche). Ma da domani sarà anche il più importante esempio di innovazione nei sistemi di sirene del mondo. Le ambulanze dell’Hamad Ambulance Service saranno infatti equipaggiate con uno speciale sistema di occupazione delle frequenze radiofoniche che, nell’arco di 200 metri attorno all’ambulanza in emergenza, manderanno un avviso di allarme captabile da tutte le autoradio in zona. Se quindi l’automobilista che occupa la corsia centrale di un’autostrada starà viaggiando con l’autoradio accesa, sentirà immediatamente degli altoparlanti del suo veicolo il messaggio:” Un’ambulanza in emergenza è nelle vicinanze, dai strada a chi è dietro di te!”
Il servizio è sicuramente una variante molto interessante per aggiungere avviso ad avviso. Non saranno dismesse sirene e lampeggianti, ma questi due sistemi saranno supportati da un più invasivo metodo di comunicazione con gli altri utenti della strada. Sicuramente l’indisciplina non sarà eradicata completamente, ma molti dei comportamenti poco attenti che gli automobilisti commettono sulla strada potrebbero essere ridotti. L’esperienza infatti insegna a tutti i soccorritori che le sirene non vengono udite all’interno dell’ambulanza, se l’autista sta ascoltando a un volume troppo elevato una canzone alla radio. Si spera che questo sistema possa essere affinato sempre più e possa quindi diventare un valido aiuto per gli autisti soccorritori di altre zone del pianeta.