Lecco, gli Opsa 118 chiedono un’idroambulanza: si cercano sponsor
Gli Opsa 118 della Croce Rossa, ovvero gli Operatori polivalenti del soccorso in acqua, sognano una idroambulanza cabinata con cella chiusa, vale a dire una vera e propria ambulanza per il soccorso in acqua e lungo le coste.
IDROAMBULANZA , OPSA DEL 118 DI LECCO NE AVREBBE PROPRIO BISOGNO
Già, lungo le coste. Perché uno dei temi di operare in emergenza delle zone lacustri è il raggiungimento in tempi celeri del target, quindi del luogo dell’intervento.
Quando il lago è sovrastato da montagne lo scorrimento stradale non si deve solo confrontare con le code dei turisti, ma anche con smottamenti e interruzioni della sede stradale.
Va da sé che quindi intervenire per il soccorso di un paziente lungo i 160 km delle strade dell’Alto Lario diventi nettamente più agevole e rapido con un mezzo di soccorso acquatico, quindi con un’idroambulanza, rispetto che con l’ambulanza tradizionale.
Quelle già adottate, peraltro, prevedono una movimentazione della barella sicuramente ad hoc, ma non troppo dissimile a quella cui sono abituati normalmente i soccorritori con l’ambulanza di tutti i giorni.
Né del resto le barelle devono essere modificate per sopperire al cambio di destinazione d’uso.
“Sarebbe utile un’imbarcazione allestita in maniera tale da rendere confortevole il brevissimo trasporto da una sponda all’altra di un paziente”, ha spiegato alla stampa locale Giovanna Gomarabico Brambilla, presidente della Cri provinciale.
Adesso occorrono soldi e benefattori.
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