Aspirante vigile del fuoco arrestato per un coltellino da primo soccorso
Il suo sogno adolescente di diventare un vigile del fuoco professionista rischia di schiantarsi contro l’accusa di un reato punito piuttosto severamente negli Stati Uniti: la detenzione di armi all’interno del perimetro scolastico. Il giovane Jordan Wiser – intervistato dall’Huffington Post – ha raccontato la sua storia.”Se sarò condannato per questo reato non potrà fare l’agente di polizia, non potrò mai essere un Firefighter, nè un militare. Nemmeno un bidello. Ho 18 anni e questa azione potrebbe rovinare tutta la mia vita”.
Jordan Wiser è iscritto all’Ashtabula County A-Tech Campus, una scuola di formazione tecnica per aspiranti vigili del fuoco, paramedici e tecnici del soccorso. I responsabili della scuola, a dicembre 2013, hanno deciso di ispezionare l’auto e gli indumenti di Jordan dopo aver visto alcuni suoi video caricati su YouTube. Jordan in questi video faceva recensioni di videogiochi, merchandising e alcuni video riguardavano l’autodifesa in caso di estranei in casa o in caso di colloquio con agenti di polizia.
La perquisizione dell’auto di Jordan è avvenuta – secondo la ricostruzione del ragazzo – in modo molto concitato e aggressivo. E quando nel suo kit da primo soccorso è stato rinvenuto un coltello, l’accusa è partita in modo automatico. Jordan è stato portato in carcere per 13 giorni, ha dovuto sostenere un test psicologico per dimostrare di non essere un aspirante suicida, omicida o violento. Per essere liberato dovrà versare una cauzione di 50 mila dollari, ed è ai domiciliar con indosso un bracciale di controllo. “Ora però la mia scuola di specializzazione mi ha cacciato, in una scuola normale non mi accettano e persino il programma a cui mi ero iscritto, quello per il futuri soldati, mi ha scaricato in attesa del giudizio. Nella mia vecchia scuola ci sono ragazzi che portano coltelli e armi tutto il giorno e ricevono solo sospensioni”. Jordan ammette di aver commesso un errore nel portare un coltello da primo soccorso nella sua auto, all’interno del parcheggio scolastico. “Ma essere paragonato a tutti quei casi in cui si parla di stragi e omicidi è offensivo. Io mi sono iscritto all’A-Tech perché voglio diventare o poliziotto o vigile del fuoco, non sono un potenziale killer. Perché mi dipingono così?”.
Il giudice della contea però non la vede allo stesso modo, e non ha voluto ridurre la cauzione. Ora si attende il processo per Wiser, che è previsto per i primi di giugno.
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