Brasile, San Paolo chiede il ‘passaporto vaccinale’ per eventi con più di 500 persone
Brasile ed il passaporto vaccinale: a partire da ieri, primo settembre, i cittadini di San Paolo che vogliono frequentare eventi pubblici dove è prevista la presenza di più di 500 persone saranno obbligati a presentate un certificato di vaccinazione dal Covid-19
San Paolo, ’accesso alle manifestazioni con più di 500 persone per gli abitanti della città più popolosa del Brasile sarà garantita solo per color che avranno ricevuto almeno una dose del siero ed esibiranno il passaporto vaccinale
Denominato ‘passaporto vaccinale’, l’attestato, cartaceo o digitale, è stato reso obbligatorio da un decreto pubblicato dal sindaco Ricardo Nunes sabato scorso.
Il decreto suggerisce inoltre che i negozi, i bar, i centri commerciali e i ristoranti richiedano il documento, senza però renderlo obbligatorio per queste attività.
Dalla fine di luglio, non sono più in vigore restrizioni di orario per le attività commerciali né limitazioni alla capacità dei luoghi che ospitano eventi pubblici.
Chi non adempie alle norme relative al passaporto vaccinale, sarà soggetto a penalità che variano dalla multa all’interdizione o addirittura la cessazione della licenza.
A Rio de Janeiro, seconda città più grande del Brasile, l’utilizzo del ‘passaporto vaccinale’ è stato posticipato a partire dal 15 settembre
E’ quanto si legge in una nota del municipio, a causa di alcuni problemi riscontrati dalla piattaforma ConecteSus nella raccolta dei certificati di vaccinazione.
Nel periodo che anticipa questa data verranno portati avanti dei programmi educativi sul tema nei luoghi dove verrà poi applicato il provvedimento.
Le restrizioni per coloro che ancora non si sono vaccinati nella città ‘fluminense’ saranno ancora più severe di quelle previste a San Paolo.
Ai ‘senza passaporto’ sarà proibito di frequentare spazi pubblici come musei, università, teatri e cinema, oltre che frequentare eventi di grande afflusso come quelli che si svolgono negli stadi o di andare alle conferenze.
Il presidente Jair Bolsonaro dal canto suo non si è mostrato favorevole alla necessità di essere vaccinati per poter accedere a luoghi pubblici.
Il capo di Stato, che ancora non si è immunizzato contro il Covid-19, è arrivato ad affermare che imporrà un veto su una legge al riguardo nel caso in cui questa venisse approvata dal Congresso Nacional.
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