Drone e ambulanza, dall'India un interessante studio di due Università
Drone e ambulanza, un’abbinata di cui si parla spesso, da qualche anno in qua. Dall’India un interessante utilizzo, inserito in un programma procedurale chiamato ODIA.
Già, India. Perché non esiste solo uno scenario d’intervento, quando si parla di autoambulanza, e lo sa ogni soccorritore: intervenire in aree metropolitane o in paesi di montagna comporta procedure completamente differenti, e anche mezzi di soccorso diversi, in effetti.
Così accade che quando si parla di drone e ambulanza, non esista una risposta univoca, rispetto alla domanda se gli i sapr a controllo remoto siano utili o meno.
Dipende. Da dove, da quando, dallo scenario.
DRONE E AMBULANZA, LO SCENARIO PREFIGURATO DA DUE UNIVERSITA’ IN INDIA
In India due Università di tipo tecnico (Koneru Lakshmaiah Education Foundation e VSS University)hanno analizzato un contesto di intervento sanitario molto specifico, e quale utilità possa avere il drone in tale contesto.
Nello specifico, le aree congestionate di traffico automobilistico e popolazione dei grandi centri urbani.
Basta rinfrescare i ricordi delle immagini dei sobborghi di Bombay, Nuova Dheli e similari per capire la ratio della ricerca.
Soprattutto in considerazione del fatto che, citando gli autori dello studio, “da qui al 2030 si calcola che il 70% della popolazione indiana preferirà vivere in aree urbane”.
Come intervenire quindi in alcune aree particolarmente complesse, caratterizzate da viuzze piccole e congestionate?
Ecco, in questo caso specifico pare proprio che droni e ambulanze costituiscano un’ottima combinazione.
Perché il drone, a leggere lo studio, può consentire al medico di emergenza e urgenza di inquadrare con esattezza lo scenario di un incidente, piuttosto che di un intervento per paziente su strada, e organizzare l’intervento di soccorso.
Il drone, oltretutto, verrebbe dotato di scorte mediche minime, per un primo intervento tempestivo.
E “questo può aiutare a mantenere in vita la vittima sino all’arrivo dell’ambulanza”.
DRONE NON SEMPRE UTILE, MA QUANDO L’AMBULANZA DEVE AFFRONTARE IL TRAFFICO…
“Quasi un milione di indiani – racconta lo studio a tal proposito – subisce incidenti ogni anno e solo l’8% sopravvive.
Questo accade principalmente perché nella maggior parte delle volte le ambulanze non sono in grado di raggiungere in tempo la vittima, a causa del traffico automobilistico intenso.
Evitando il traffico stradale, il drone può volare fino al punto target e fornire assistenza medica alla vittima.
Il vantaggio principale del trasporto aereo è, quindi, che può raggiungere le zone inaccessibili.
Come ogni moneta, anche il trasporto aereo di medicinali ha due facce, presentando non pochi vincoli: dipende infatti dalle condizioni meteorologiche, è compatibile solo con trasporti a basso carico ed è molto costoso.
Quindi, il trasporto basato su droni non può essere conveniente per usi quotidiani mentre può essere utilizzato in caso di emergenza”.
LEGGI LO STUDIO COMPLETO SU DRONE ED AMBULANZA IN INDIA:
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