Il mistero del cuore umano: dopo 500 anni gli scienziati scoprono la funzione delle trabecole
Sembra una fake news, ma oggi diversi scienziati hanno annunciato di aver raggiunto un importante punto di svolta nella ricerca scientifica sul cuore umano.Tutto è iniziato 500 anni fa, con alcuni indizi lasciati da Leonardo Da Vinci sul “mistero” dei muscoli presenti sulla superficie del cuore. Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori.
Le superfici interne del cuore umano sono coperte da una complessa rete di fili muscolari che si pensa sia un residuo dello sviluppo embrionale. La funzione di queste trabecole negli adulti e la loro architettura genetica sono ancora sconosciute. Il primo indizio di questa parte del corpo umano ci è giunto da Leonardo Da Vinci, nelle sue ricerche scientifiche. Il progetto di sviluppo della conoscenza di queste funzioni è stato condotto dai collaboratori dell’Istituto Europeo di Bioinformatica dell’EMBL (EMBL-EBI), del Cold Spring Harbor Laboratory, dell’MRC London Institute of Medical Sciences, dell’Università di Heidelberg e del Politecnico di Milano.
Il mistero del cuore umano di Leonardo Da Vinci: ora gli scienziati hanno raggiunto un punto di svolta
Il sito web dell’EMBL-EBI riporta la notizia e afferma che Leonardo da Vinci fu il primo a disegnare le trabecole e le loro sagome fatte a forma di “fiocchi di neve” nel XVI secolo. Secondo lui, riscaldano il sangue mentre scorre nel cuore, ma non è stato in grado di riconoscere la loro vera importanza.
La rivista scientifica “Nature” ha pubblicato questa ricerca. Gli scienziati hanno condotto uno studio di associazione a livello genomico per indagare i fenotipi derivati da immagini di trabecole utilizzando l’analisi frattale della morfologia trabecolare in 18.096 partecipanti della Biobanca del Regno Unito.
Essi hanno identificato 16 ‘loci’ significativi che contengono geni associati ai fenotipi emodinamici e alla regolazione dell’arboricoltura citoscheletrica. Hanno dimostrato che la morfologia trabecolare è un importante fattore determinante delle prestazioni cardiache, grazie a simulazioni biomeccaniche e ai dati di osservazione dei partecipanti umani. In particolare, la ricerca suggerisce che la superficie ruvida dei ventricoli cardiaci permette al sangue di fluire in modo più efficiente durante ogni battito cardiaco.
Il rapporto con le malattie cardiovascolari
Attraverso studi di associazione genetica con i fenotipi delle malattie cardiache e la randomizzazione mendeliana, hanno trovato una relazione tra la morfologia trabecolare e il rischio di malattie cardiovascolari. Questi risultati suggeriscono un ruolo precedentemente sconosciuto per le trabecole miocardiche nella funzione del cuore umano adulto, identificano percorsi conservati che regolano la complessità strutturale e rivelano l’influenza delle trabecole miocardiche sulla suscettibilità alle malattie cardiovascolari.
LEGGI ANCHE L’ARTICOLO IN INGLESE
PER APPROFONDIRE
Soffio al cuore: storia di un sussurro che può rivelare tanto
Banca del Cuore, perché fare uno screening gratuito?
Giornata Mondiale del Cuore: a Pavia parte il nuovo progetto salvavita
Emergency Extreme: un servizio 118 nel cuore dell’Africa? E perché no!
FONTE DELL’ARTICOLO