La befana a Grottaminarda
Articolo di Rosanna Morelli, pubblica assistenza Grottaminarda
Per la Pubblica Assistenza Grottaminarda il giorno della Befana è sinonimo del Centro Padre Pio. Più di cento pacchetti confezionati grazie all’aiuto di chi come sempre resta dietro le quinte a passare gli abiti di scena. Un pulmino pieno: pacchi, pacchetti, vestito di Babbo Natale. Per quello della Befana ci si deve ancora attrezzare, divise, volontari e sorrisi.
Neanche scendo dal pulmino che c’è Luigino ad aspettarci. Il suo regalo è differenziato da un cartellino “amico mio”. Gli “Luigì quest’anno t’ho portato il pigiama, per prenderlo in giro e non vi dico come si arrabbia lui che vuole sempre “u cappucc” (una felpa col cappuccio).
C’è Cesare che non è più quello di un tempo e cerco di non pensarci, almeno non ora. Qualche balletto con Elia, tra sorrisi e regali, quattro chiacchiere scambiate con chi ha fame di parole e calore umano. Su una sedia a rotelle in fondo alla sala, in disparte una vecchina distinta con trucco e capelli perfetti a guardarci da dietro gli occhiali fumè come se tutto ciò non le appartenesse, come dipinto lasciato al buio, scarta il suo regalo come una reliquia sacra, con una lacrima solitaria dice: “E’ per me?” con stupore, quasi come non se lo aspettasse.
Prima di andare via andiamo in corsia, dove ci sono i malati più gravi e quelli che non sanno più cos’è il mondo e chissà se un mondo ce l’hanno mai avuto, entro in una stanza in punta di piedi senza accendere la luce intravedo la sagoma di una vecchina che mi ricorda molto mia nonna, ho quasi paura di disturbare, le dico: “Signora lei è stata buona quest’anno e la befana le ha mandato questo”. Lei mi guarda un attimo e mi risponde “Siete voi che siete buoni” e si riperde nel suo mondo.
Ieri, in associazione, mentre impacchettavamo regali e calze, Teodoro il nostro volontario di 6 anni mi dice: “zia ma perché state facendo queste cose?”
Gli dico “Teo, la befana è vecchietta tu lo sai,ci ha portato tutta questa roba per farsi aiutare”