Migranti assiderati, la Croce Rossa: "L'UE si faccia carico di questa tragedia, vergogna e tristezza"
“Ancora morti in mare, morti per il freddo. Quanti ancora ne dovremo contare perché l’Europa si faccia realmente carico di questa tragedia continua? Provo vergogna e dolore per questa ennesima perdita di vite, una strage che poteva essere evitata e che pesa sulle coscienze di tutti. Di fronte a questo dramma ancora una volta torniamo a gridare con forza l’urgenza di definire un piano di accoglienza a livello europeo. Quanti morti ancora ci vorranno per ricordarci che si tratta di esseri umani che scappano dalle guerre e dalla fame, che hanno diritto ad un approdo sicuro e alla protezione umanitaria della comunità internazionale?”.
Così ha commentato Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, la tragedia dei ventinove migranti morti per il freddo ieri dopo essere stati recuperati dalle motovedette della Guardia Costiera mentre erano alla deriva su un gommone al largo della Libia.
“L’Operazione Mare Nostrum – ha sottolineato Rocca – andava implementata invece che chiusa. Triton, la missione gestita da Frontex, non serve ad evitare altre morti. E’ praticamente inutile e non dispone delle capacità adeguate, in termini di uomini e mezzi, per svolgere attività di soccorso in mare. Questi nuovi morti pesano sulle coscienze di tutti, nessuno escluso”.
A Lampedusa ieri pomeriggio al molo Favaloro a soccorrere i 105 superstiti sono accorsi anche i volontari della Croce Rossa Italiana che fanno parte del neo Comitato nato sull’isola. Solo tre giorni fa in Piazza Garibaldi c’era stata la cerimonia di consegna della Medaglia d’oro al Merito ai lampedusani da parte della CRI per la generosità e l’umanità mostrate ormai da anni nei confronti dei migranti. La Croce Rossa, ha prestato soccorso e prima assistenza ai superstiti. La squadra della CRI di Lampedusa ha garantito supporto logistico al personale medico dell’Asp.