R.D. Congo, dall'Onu una nuova ambulanza per i malati della prigione di Bunia
R.D. Congo che narra di una pagina felice di cronaca: i detenuti della prigione centrale di Bunia potranno beneficiare di un’ambulanza nuova.
Chi conosce le loro condizioni igieniche e di vita, sa quanto essa arrivi come una boccata di aria fresca.
R.D. Congo, l’ambulanza ONU per il carcere di Bunia
L’ambulanza è un dono del MONUSCO, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo, in collaborazione con il governo provinciale dell’area di Bunia, in Ituri.
La zona non è troppo lontana da dove sono stati assassinati l’Ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci.
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Le condizioni igienico-sanitarie del carcere sono tristemente note da molti anni: progettato per contenere 220 persone, ospita oggi oltre 1.300 reclusi.
Il medico della prigione ovviamente fa il possibile per mantenere la salute dei propri pazienti migliore possibile, ma è naturale che senza un’ambulanza i casi da trattare in emergenza-urgenza si trasformino in decessi, spesso.
Prima dell’arrivo dell’autoambulanza, infatti, il centro medico doveva trasportare i malati ed i morti su taxi a due o tre ruote.