Sei magro ma hai la pancia? Il rischio di malattie coronariche e ictus raddoppia
La classica “pancetta” è più pericolosa dell’obesità? Secondo gli studi dell’Annals of Internal Medicine pare proprio di si.
Uomini “quasi” in forma con qualche chilo di sovrappeso al girovita, state attenti: Secondo una ricerca su 15 mila soggetti, il grasso addominale raddoppia nei maschi la possibilità di morte prematura dovuta a infarto, diabete, ictus, malattie coronariche e altri problemi cardiaci. Lo raccontano su Cardiopeople’s Community e su altri magazine i dati raccolto da uno studio di Francisco Lopez-Jimenez, medico cardiologo del Mayo Clinic Centre specializzato in prevenzione cardiovascolare.
In estrema sintesi avere la pancia nonostante un indice di massa corporea standard o magro mette maggiormente a rischio la circolazione syuna serie di gravi malattie, anche rispetto alle condizioni di obesi o diabetici.
Tasso di mortalità raddoppiato
Lo studio visto su Annals of Internal Medicine spiega come l’eccesso di grasso sulla pancia diventa “letale”. Essere obesi aumenta la probabilità di avere un attacco cardiaco, un ictus, il diabete o addirittura il cancro, ma dall’analisi dei dati di oltre 15mila persone, i ricercatori hanno notato che gli uomini con ventre “gonfio” hanno rischio doppio di mortalità rispetto alle persone che sono semplicemente in sovrappeso od obese. Le donne con una distribuzione del grasso simile corrono una volta e mezzo in più il rischio di andare incontro a morte prematura.
Francisco Lopez-Jimenez lavora come medico nella divisione di cardiologia presso la Mayo Clinic nel Minnesota ed è un autore dello studio: «“Non sono grasso”, mi dicono alcuni miei pazienti che hanno un indice di massa corporea (BMI) normale. Mi chiedono: “Perché devo fare ginnastica? Dovrei poter mangiare quello che voglio”», riferisce Lopez-Jimenez. Il dottore consiglia ai suoi pazienti una dieta sana, come quella mediterranea, ma soprattutto tanto movimento: camminare per 50 minuti tre volte alla settimana o 30 minuti sei giorni alla settimana. «Anche ridurre lo stress può essere di grande aiuto – dice Lopez-Jimenez – . Altre ricerche hanno mostrato che le persone stressate tendono ad avere una quantità elevata di grasso sulla pancia».
Studi precedenti avevano già dimostrato che le persone con un’ampia massa adiposa a livello dell’addome (detto anche “grasso viscerale”) corrono maggiore rischio di diabete, ictus, malattie coronariche e altri problemi cardiaci. Questo è il primo studio che però quantifica anche il rischio di morte prematura.
Come «lavora» il grasso addominale
Ma cos’è che rende il grasso addominale così letale? A differenza, ad esempio, delle “maniglie dell’amore”, che sono agganciate allo strato di pelle, la pancia è fatta di un tipo di grasso che penetra in profondità all’interno del corpo e avvolge gli organi vitali. Il fegato prende in prestito questo grasso trasformandolo in colesterolo che può scivolare nel flusso sanguigno e iniziare a raccogliersi lungo le arterie. Troppo colesterolo e le arterie iniziano a indurirsi: il che può portare a infarto o ictus. Questo profondo strato di grasso potrebbe anche indurre un insulino-resistenti e favorire, quindi, lo sviluppo di un diabete di tipo 2 o di un’infiammazione cronica, a sua volta alla base di una serie di altre patologie. Questo tipo di grasso infine può anche aumentare i livelli di glucosio e far diminuire la massa muscolare.Il grasso addominale raddoppia negli uomini la possibilità di morte prematura dovuta a diabete, ictus, malattie coronariche e altri problemi cardiaci. Ricerca su 15mila persone con indice di massa corporea normale. Il girovita è davvero importante per la salute: avere la pancia anche su un corpo magro mette maggiormente a rischio per una serie di gravi malattie rispetto a essere genericamente sovrappeso od obesi.
Rischio doppio di morte
Un nuovo studio pubblicato su Annals of Internal Medicine ha infatti dimostrato come l’eccesso di grasso sulla pancia, anche se uno è magro ovunque, può essere “letale”: già essere obesi aumenta la probabilità di avere un attacco cardiaco, un ictus, il diabete o addirittura il cancro, adesso, dopo aver esaminato i dati di oltre 15mila persone, i ricercatori stimano che gli uomini con ventre “gonfio” hanno rischio doppio di mortalità rispetto alle persone che sono semplicemente in sovrappeso od obese. Le donne con una distribuzione del grasso simile corrono una volta e mezzo in più il rischio di andare incontro a morte prematura.
Magri con la pancia
Francisco Lopez-Jimenez lavora come medico nella divisione di cardiologia presso la Mayo Clinic nel Minnesota ed è un autore dello studio: «“Non sono grasso”, mi dicono alcuni miei pazienti che hanno un indice di massa corporea (BMI) normale. Mi chiedono: “Perché devo fare ginnastica? Dovrei poter mangiare quello che voglio”», riferisce Lopez-Jimenez. Il dottore consiglia ai suoi pazienti una dieta sana, come quella mediterranea, ma soprattutto tanto movimento: camminare per 50 minuti tre volte alla settimana o 30 minuti sei giorni alla settimana. «Anche ridurre lo stress può essere di grande aiuto – dice Lopez-Jimenez – . Altre ricerche hanno mostrato che le persone stressate tendono ad avere una quantità elevata di grasso sulla pancia».
Studi precedenti avevano già dimostrato che le persone con un’ampia massa adiposa a livello dell’addome (detto anche “grasso viscerale”) corrono maggiore rischio di diabete, ictus, malattie coronariche e altri problemi cardiaci. Questo è il primo studio che però quantifica anche il rischio di morte prematura.
Come «lavora» il grasso addominale
Ma cos’è che rende il grasso addominale così letale? A differenza, ad esempio, delle “maniglie dell’amore”, che sono agganciate allo strato di pelle, la pancia è fatta di un tipo di grasso che penetra in profondità all’interno del corpo e avvolge gli organi vitali. Il fegato prende in prestito questo grasso trasformandolo in colesterolo che può scivolare nel flusso sanguigno e iniziare a raccogliersi lungo le arterie. Troppo colesterolo e le arterie iniziano a indurirsi: il che può portare a infarto o ictus. Questo profondo strato di grasso potrebbe anche indurre un insulino-resistenti e favorire, quindi, lo sviluppo di un diabete di tipo 2 o di un’infiammazione cronica, a sua volta alla base di una serie di altre patologie. Questo tipo di grasso infine può anche aumentare i livelli di glucosio e far diminuire la massa muscolare.
Fonte: Cardiopeople’s Community