Sicurezza stradale, l'italiano si ferma davanti a un pedone?
Gli automobilisti italiani e il “dovere” di fermarsi davanti agli attraversamenti pedonali: pochi lo fanno, persino in presenza di un impianto semaforico dedicato. Il monitoraggio di Asaps su 5 capoluoghi di regione: “migliore” Milano, peggiore Roma
Dopo il monitoraggio sull’utilizzo del cellulare alla guida del dicembre 2013, quest’anno l’ASAPS ha voluto monitorare il rispetto del diritto di precedenza dei pedoni negli attraversamenti pedonali. Quanti sono gli automobilisti italiani che si fermano quando si trovano di fronte a un pedone che sta attraversando la strada sulle cosiddette “strisce pedonali”? quanti si fermano dove esistono impianti semaforici pedonali e quanti dove ci sono semplicemente gli attraversamenti? Pochi, davvero pochi. E’ questo il risultato della consueta indagine natalizia che ha realizzato l’ASAPS – l’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale – in 5 più fra le più importanti città italiane: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo.
Complessivamente sono stati presi in esame nel mese di dicembre esattamente 2.000 “tentativi” di attraversamento (400 per ciascuna città) e di questi ne sono stati esaminati 200 in prossimità di un passaggio pedonale regolato da impianto semaforico dedicato (cioè un semaforo di utilizzo esclusivamente pedonale) e 200 in prossimità di un attraversamento pedonale cosiddetto “libero”, cioè con strisce e non regolato. Nei momenti del rilevamento, ovviamente, non erano presenti nelle vicinanze agenti della Polizia Locale questo per certificare la spontaneità del gesto. Ecco i risultati registrati nelle ore diurne dai referenti e volontari dell’ASAPS, tutti adulti sia maschi che femmine (correndo anche qualche rischio).
Località |
Automobilisti presi in esame |
Automobilisti che hanno dato la precedenza su attravers. regolati da impianto semaforico pedonale |
% |
Automobilisti che hanno dato la precedenza su attravers. pedonali segnalati (zebre) ma non regolati da impianto semaforico |
% |
Percentuale complessiva degli automobilisti che hanno dato la precedenza ai pedoni in fase di attraversamento |
MILANO
|
400 |
144 su 200 |
72% |
44 su 200 |
22% |
47% |
FIRENZE
|
400 |
136 su 200 |
68% |
36 su 200 |
18% |
43% |
ROMA
|
400 |
90 su 200 |
45% |
30 su 200 |
15% |
30% |
NAPOLI
|
400 |
118 su 200 |
59% |
36 su 200 |
18% |
38% |
PALERMO
|
400 |
132 su 200 |
66% |
24 su 200 |
12% |
39% |
Fra i 5 capoluoghi di regione monitorati la città nella quale, complessivamente, gli automobilisti si sono maggiormente fermati a dare la precedenza ai pedoni è Milano con il 47%; segue Firenze con il 43%, Palermo con il 39%, Napoli con il 38%, mentre la maglia nera spetta alla Capitale con 30%.
Se poi differenziamo le percentuali a seconda del tipo di attraversamento, è stato rilevato che sempre a Milano si è fermato il maggior numero di automobilisti quando si sono trovati di fronte a un impianto semaforico pedonale (72%); segue Firenze con il 68%, Palermo con il 66%, Napoli con il 59% e di nuovo Roma si pone all’ultimo posto con una percentuale inferiore alla metà degli esaminati, cioè il 45%.
Notevolmente più basse, invece, le percentuali di automobilisti “corretti” se si analizzano i dati della precedenza su semplici attraversamenti pedonali “zebrati”, cioè non regolati da un semaforo: a Milano soltanto il 22% dei conducenti si è fermato, a Firenze e Napoli il 18% a Roma il 15% ed a Palermo il 12%.
La classifica, sia ben chiaro, non è affatto positiva per nessuna delle città coinvolte e nemmeno se differenziata per tipologia di attraversamento (cioè se regolato da semaforo o meno), basti notare le percentuali dei conducenti che non si sono fermati davanti a un pedone.
Nel complesso solo 790 conducenti su 2000 attraversamenti registrati si sono fermati. Come dire che il 60,5% degli automobilisti non concede il dovuto diritto di precedenza ai pedoni neppure negli attraversamenti protetti e a loro dedicati.
Sarebbe interessate, tuttavia, poter analizzare anche i dati contravvenzionali delle forze di polizia nelle stesse città prese in esame, cioè quante “multe” sono state elevate a carico di automobilisti che non rispettano la precedenza del pedone sugli appositi attraversamenti.
A tal proposito vale la pena ricordare che secondo l’articolo 191 del Codice della Strada, il conducente di un veicolo che non dà la precedenza ad un pedone che attraversa (o è nell’imminenza di farlo) sulle “strisce” è passibile di una contravvenzione da 162 a 646 euro e della decurtazione di 8 punti dalla patente di guida.
Una sanzione questa, che crediamo potrebbe avere un’indubbia efficacia se fosse attuata costantemente e se rientrasse negli obiettivi che le amministrazioni centrali e periferiche si pongono di raggiungere nel campo della prevenzione e sicurezza stradale.
I frequenti investimenti di pedone hanno quasi sempre conseguenze tragiche. Sono 549 i morti e 21.234 i feriti complessivi nel 2013 e quasi il 30% travolti proprio sugli attraversamenti protetti. Inoltre nei primi 11 mesi del 2014 sono già 43 i morti e 363 i feriti (solo fra i pedoni) causati dai pirati della strada che poi si sono dati alla fuga.
Insomma il monitoraggio dell’ASAPS conferma la triste abitudine italiana, cioè quella degli automobilisti e motociclisti di non fermarsi in presenza di un pedone che attraversa la strada e magari di pretenderlo poi quando sono quegli stessi conducenti nell’opposta e invertita situazione.
FONTE: ASAPS