Trasporto organi, il primo “drone ambulanza” europeo debutta a Torino: trasporterà reni
Drone ambulanza per il trasporto d’organi: con l’autunno il tanto atteso progetto INDOOR diverrà realtà: inizieranno infatti nelle prossime settimane, a Torino, i test di trasferimento di organi per trapianto promosso da Fondazione D.O.T.
È al via il progetto INDOOR (usING Drones fOr Organ tRansplantation): promosso da Fondazione D.O.T. con la collaborazione del Politecnico di Torino, della Città della Salute e dell’Università di Torino intende testare l’efficacia, la sicurezza, la fattibilità dell’utilizzo di Aeromobili a Pilotaggio Remoto – ovvero i droni – nella medicina di trapianti.
Drone ambulanza, obiettivo velocizzare il trasporto di materiale biologico e degli organi
Una innovazione high-tech che consentirà di velocizzare il trasporto di materiale biologico e degli organi tra le strutture ospedaliere piemontesi, preservando l’ottima qualità e conservazione dei materiali.
Drone ambulanza, un valore aggiunto: la sensibile riduzione dei costi di trasporto
Sono partner istituzionali del progetto il Centro Nazionale Trapianti, il Centro Regionale Trapianti, l’AOU Città della Salute, il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi della stessa città.
Al loro fianco ci sono ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), PIC4SeR (PoliTo Interdepartmental Center for Service Robotics), ProS3 specializzata nella progettazione di sistemi aerei a pilotaggio remoto e Mavtech, società il cui “core” è lo sviluppo di prodotti innovativi per la sorveglianza aerea e per il supporto operativo rivolto ad applicazioni civili, senza i quali i droni non sarebbero stati implementati.
«Grazie a questo progetto – asserisce il professor Antonio Amoroso, Coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte – abbiamo la possibilità di sperimentare (e auspicabilmente trovare) soluzioni di trasporto più efficaci per la movimentazione di provette ed organi che oggi avviene abitualmente su gomma, con i limiti di tempo e di imprevisti dovuti al traffico.
Una sfida che ci sentiamo di intraprendere per aumentare la sicurezza e la qualità dei nostri e di tutti i pazienti in attesa di trapianto».
Il progetto ingegneristico sarà sviluppato grazie ad una borsa di studio bandita dalla Fondazione D.O.T cui si prevede ne possano seguire altre da parte dell’Università di Torino e del Politecnico.
Per approfondire:
Studio su European Heart Journal: droni più veloci delle ambulanze nel consegnare defibrillatori