AMBU: l’incidenza della ventilazione meccanica sull’efficacia della RCP
L’AMBU è un “pallone autoespandibile”, utilizzato da sanitari e soccorritori per il supporto dell’attività respiratoria, ed è uno dei presidi impiegati nel primo soccorso durante la rianimazione cardio-polmonare
AMBU è l’acronimo di “Auxiliary Manual Breathing Unit”, ovvero “Unità di respirazione manuale ausiliaria”
La sua ideazione e commercializzazione risale al 1956.
L’AMBU è composto da materiale plastico autoespandibile che si connette alle sue estremità a due valvole unidirezionali.
La valvola prossimale possiede un raccordo universale da 15 mm che serve per collegarlo a diversi presidi per la gestione delle vie aeree.
L’AMBU viene impiegato maggiormente con le mascherine facciali, disponibili in varie misure e forme per garantire una perfetta aderenza sul volto del paziente.
La maschera facciale deve essere posizionata sul viso del paziente attraverso la manovra a “CE”: 3 dita sotto il mento per ottenere una posizione iperestesa del capo e 2 dita sopra la maschera per mantenerla applicata ed evitare perdite di aria durante l’insufflazione.
La mascherina facciale dell’AMBU deve essere posizionata a premuta sulla bocca del paziente. L’operatore potrà quindi effettuare le insufflazioni con un rapporto di 30:2 durante le manovre RCP, ovvero 2 ventilazioni ogni 30 compressioni (nell’adulto).
Premendo sul pallone nella parte rigonfia e autoespandibile, l’aria al suo interno viene spinta attraverso la valvola e quindi nei polmoni.
Durante l’espirazione invece, la valvola blocca il ritorno dell’aria ricca di anidride carbonica.
DEFIBRILLATORI E PRESIDI PER LA RIANIMAZIONE: VISITA LO STAND EMD112 IN EMERGENCY EXPO
L’AMBU è disponibile nelle versioni pediatrico e adulto
La versione pediatrica in genere ha una capacità di circa 500ml, mentre la versione per adulto ha una capacità di 1.300-1600ml.
Tuttavia, è importante tenere presente, che la compressione effettuata (in genere con una mano), somministra al paziente adulto i 500-800ml necessari.
L’AMBU può essere realizzato in vari materiali, i più comuni sono: silicone, PVC, SEBS
Nella parte inferiore il pallone è predisposto un attacco per connettere il reservoir e per il collegamento con una fonte di ossigeno.
Il reservoir è una sacca (circa 1.600ml di capacità) che ha lo scopo di accrescere la percentuale di ossigeno presente nella miscela in arrivo al paziente tramite quello fornito dalla bombola, in modo che la ventilazione risulti maggiormente efficace.
Il reservoir viene impiegato solo in presenza di una fonte di ossigeno senza la cui pressione non sarebbe in grado di espandersi ed esercitare la propria funzione.
Veniamo l’incidenza della ventilazione meccanica con AMBU sull’efficacia della RCP
Di seguito riportiamo i 3 differenti scenari possibili e la relativa percentuale di efficacia, in termini di capacità di ossigenare il sangue:
- Solo AMBU: 21%
- AMBU collegato a O2: 40-50%
- AMBU e reservoir con O2 (10-12 L/min) : 90%
Si comprende quindi quanto vari l’efficacia delle insufflazioni erogate durante una RCP n funzione dei presidi integrativi utilizzati.
Per approfondire:
Emergency Live ancora più…live: scarica la nuova app gratuita del tuo giornale per iOS e Android
Va e vieni: quando si usa? Che differenze rispetto al comune AMBU?
Soccorso vitale al traumatizzato: ecco quali procedure vanno adottate
Pallone Ambu: caratteristiche e come si usa il pallone autoespandibile