Ansia, panico e paura: distinguerli ancor prima di gestirli
Ansia, panico e paura, l’importanza di una strutturata formazione. Negli anni ‘80 si cominciò a focalizzare nel nostro Paese quanto fosse necessario affrontare in maniera articolata una nuova organizzazione della protezione civile e della sicurezza, non solo dal punto di vista legislativo ed operativo, ma anche dal punto di vista relativo alla formazione psicologica.
L’essere umano infatti è sempre soggetto ad un continuo sforzo di adattamento nei confronti del suo ambiente psicosociale e ad un continuo plasmarsi bio-psicologico al mondo circostante (P. Pancheri, 1980).
Ansia, panico e paura: la soglia di tolleranza degli operatori d’emergenza
Solitamente gli operatori d’emergenza sviluppano una cosiddetta soglia di tolleranza relativamente elevata nei confronti di tutte quelle situazioni che potrebbero mettere a rischio il loro equilibrio psicologico (Psicologia dell’emergenza, L. Pietrantoni, G. Prati, Il Mulino, 2009).
Fondamentale per ogni operatore sanitario e soccorritore è quello di riuscire a riconoscere, ancor prima che gestire, reazioni quali: ansia, panico e paura. Imparare a riconoscere le manifestazioni, comprendere la differenza tra paura e panico, riconoscendo i segnali quali:
• Palpitazioni
• Aumento della frequenza del respiro
• Capogiri
ANSIA: COS’È, COME SI MANIFESTA
L’ansia è una complessa combinazione di emozioni come apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno (Sconfiggi l’ansia. Manuale pratico per liberarsi da paure, fobie, panico e ossessioni, 2018 di Martin M. Antony, Peter J. Norton, S. Bianco, EIFIS ed.)
COME SI MANIFESTA L’ANSIA:
Essendo l’ansia uno stato di attivazione generale dell’organismo che si prepara ad affrontare un compito abbiamo bisogno della massima energia:
– Il cuore batte più velocemente
– Aumenta la pressione del sangue
– La temperatura aumenta
– Effetto del sudore freddo
– I riflessi devono essere pronti quindi:
– I nervi sono più tesi
– Si pensa solo al compito da affrontare
– Non si riesce a stare fermi
PAURA: COS’È, COME SI MANIFESTA
La paura è sentimento derivante dall’essere esposto, o dal pensare di esserlo, a presunte situazioni di pericolo, reputate dall’individuo come minacciose o dannose.
La paura è quindi causata dalla percezione cognitiva di una minaccia; ed è di solito accompagnata da un’accelerazione del battito cardiaco e delle principali funzioni fisiologiche di difesa. È una risposta emotiva a una minaccia imminente.
Si associa alla cosiddetta “reazione di attacco o fuga” (fight or flight reaction), una reazione fisiologica del corpo umano che, davanti a una situazione di pericolo, ci mette in condizione di prepararci, appunto, a combattere o a fuggire (fu descritta per la prima volta da Walter Bradford Cannon).
PANICO: COS’È, COME SI MANIFESTA
Il panico può essere ricondotto a un mero stato di terrore per lo più collettivo e improvviso, non dominato dalla riflessione, che nasce a fronte di un pericolo reale o presunto, portando irresistibilmente ad atti avventati o inconsulti. Un improvviso timore che nasce senza motivo apparente, accompagnato da tentativi frenetici atti a garantirsi la sicurezza.
COME SI MANIFESTA IL PANICO:
Il panico è una reazione ansiosa acuta ed improvvisa dovuta ad una situazione pericolosa inaspettata, l’organismo non si è preparato e va in eccitazione:
– Il cuore batte fortissimo (cuore in gola)
– L’aumento della pressione provoca vertigini
– Il viso impallidisce
– Difficoltà a respirare, senso di asfissia
– Tremori provocati dall’improvvisa stimolazione muscolare
Di conseguenza la mente non preparata va in confusione avvertendo:
– Sensazione di catastrofe imminente
– Paura di perdere il controllo
– Le azioni sono confuse e illogiche, i pensieri confusi
Il panico, perciò, è causato da tutte quelle situazioni minacciose e impreviste nelle quali l’organismo si ritrova e che per salvarsi necessita di reazioni rapide e senza troppo tempo di riflessione.
Va da sé che la ragione viene sostituita dall’istintività e dall’emotività che hanno reazioni più veloci. Ciò porta la persona ad una perdita del controllo volontario delle proprie azioni.
Il sostegno emotivo è indispensabile per comprendere gli stati d’animo, le emozioni delle persone e aiutarle a gestire l’ansia.
I fattori ansiogeni possono essere valutati o come minaccia o come sfida, secondo le opzioni di gestione a disposizione.
I sostegni emotivi tendono a stimolare le energie per affrontare ciò che si può e deve affrontare ed a dare sollievo quando l’evento catastrofico non può essere né modificato né controllato (Gestire la crisi. Tecniche psicologiche e comunicative in emergenza M. Rampin, L. Anconelli, Libreria Militare Editrice, 2015).
Articolo scritto dalla dottoressa Letizia Ciabattoni
FONTI
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1447286/
- https://www.emergency-live.com/it/curiosita/attacco-di-panico-come-puo-gestirlo-il-soccorritore-118-limportanza-della-capnometria-e-del-capnografo/
- https://www.emergency-live.com/it/salute-e-sicurezza/emergenza-e-gestione-del-panico-i-concetti-fondamentali/
- Di Iorio R., La paura ed il panico: emozioni da gestire, in DPC informa, periodico del dipartimento della Protezione Civile, marzo 2001, anno VI n.36
- Infrasca R. ( 1995) l disturbo da attacchi di panico. Un approccio clinico psicodinamico, Quaderni italiani di Psichiatria, XIV,1-2
- Bracconier A., Piccoli o grandi ansiosi? come trasformare l’ansia in una forza, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003
- Gli operatori dell’emergenza. Fattori di rischio e di protezione, Calogero Iacolino, Brenda Cervellione Franco Angeli, 2019
PER APPROFONDIRE:
Emergenza e soccorso, il senso di colpa che pervade soccorritori e operatori sanitari ed il defusing
Operatori sanitari e soccorritori in burnout: i sintomi, la strada per uscirne
Noi soccorritori e operatori sanitari: impariamo le emozioni
Aggressione verso soccorritori e operatori sanitari, parte terza: come gestire lo stress postumo
Violenza a soccorritori e operatori sanitari, parte seconda: cosa fare durante l’aggressione?
Stress del soccorritore. Il Couseling sanitario non è una scelta, è un diritto