Ecuador, la Croce Rossa attiva un protocollo di pronto intervento per le popolazioni colpite dalle eruzioni del vulcano Sangay
Il Vulcano Sangay ha iniziato ad emettere fumi da giorni ormai e ora la sua attività sta aumentando e provocando molte difficoltà ai residenti di quelle zone. Per questo motivo la Croce Rossa in Ecuador ha attivato il Protocollo di pronto intervento (Early Action Protocol) per più di 1.000 famiglie che vivono lì attorno.
Ecuador – Dal 20 settembre, la Sangay Vocalno ha iniziato a espellere cenere e fumi tossici.
La Croce Rossa ecuadoriana ha attivato il protocollo Early Action Protocol – EAP con fondi di emergenza della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC).
Croce Rossa in Ecuador – Soccorso e risposta per le famiglie che vivono intorno al vulcano Sangay
“Le prime azioni dei nostri volontari a Chimborazo, Bolívar e Guayas sono state quelle di partecipare ai comitati locali per le operazioni di emergenza.
Dalle sedi provinciali sono state attivate squadre di volontari per la valutazione dei danni e l’analisi dei bisogni della popolazione.
A Bolivar, una delle province più colpite, sono stati consegnati rifornimenti come le maschere”, dice Roger Zambrano, Coordinatore nazionale della gestione del rischio e della risposta alle emergenze e ai disastri della Croce Rossa ecuadoriana.
A causa della soglia di deposito della cenere, la Croce Rossa ecuadoriana consegnerà un migliaio di kit per preservare la salute delle famiglie, che comprenderanno maschere N95 e occhiali di protezione sia per adulti che per bambini, e un migliaio di kit per la protezione degli animali, costituiti da teloni di plastica e strumenti in modo che le comunità possano proteggere i loro animali e/o i loro raccolti dalla cenere e dai fumi”.
Dal 2019, l’EAP permette alla Croce Rossa ecuadoriana di accedere a fondi per un evento naturale di questo tipo e di poter intervenire tempestivamente.
ECUADOR, ERUZIONE DEL VULCANO SANGAY: GLI OBIETTIVI DELLA CROCE ROSSA
L’obiettivo è quello di stabilire adeguate azioni precoci, utilizzando previsioni di dispersione e deposizione di ceneri vulcaniche, che consentano di intervenire per proteggere le famiglie più vulnerabili e i loro mezzi di sussistenza nelle aree più potenzialmente colpite dalle ceneri vulcaniche.
Con questo tipo di intervento, l’obiettivo è quello di comprendere meglio il comportamento dei rischi di calamità, prevenire i loro impatti, se possibile, e ridurre le sofferenze e le perdite umane.
“Non possiamo prevenire il verificarsi di rischi naturali, ma possiamo utilizzare le informazioni disponibili per anticiparne le conseguenze, se possibile”, aggiunge Ines Brill, capo della delegazione dell’IFRC per i Paesi andini.
“Un’azione tempestiva e una preparazione efficace possono salvare le persone e i loro mezzi di sussistenza”.
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PER APPROFONDIRE:
IL VULCANO TAAL NELLE FILIPPINE