Meno accessi al pronto soccorso in Italia nel 2012, lo rivela l'Emur
Si è passati così dai 14.479.595 del 2011 ai 13.433.427 del 2012. E’ ciò che è stato verificato attraverso le prestazioni erogate nell’ambito dell’emergenza-urgenza ‘passate per il 118’ e quindi trasmesse al sistema informativo Emur del Ministero della Salute. Si sono segnalate evidenti riduzioni in Veneto, circa (700 mila), Emilia-Romagna (400 mila) e Toscana (200 mila). In aumento, invece, in Calabria (250 mila) e Sicilia (600 mila).
Solo Sicilia e Calabria hanno fatto registrare raddoppi degli accessi tra il 2011 e il 2012, si precisa però che le due Regioni hanno messo a regime il flusso di dati solo lo scorso anno (2012; n.d.r.). Mancano comunque all’appello alcune regioni, soprattutto per quanto riguarda i dati relativi allo scorso dicembre.
Quest’interessante processo di monitoraggio è stato avviato dopo la pubblicazione nel numero 9 della Gazzetta Ufficiale datata 13 gennaio 200, del Decreto emanato il 17 dicembre del 2008 dall’allora ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Il titolo mette in evidenza in modo chiaro l’attività: “Istituzione del sistema informativo per il monitoraggio delle prestazioni erogate nell’ambito dell’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza”.
La lettura del disciplinare, all’articolo 3, offre spunti interessanti. Si potrebbe anzi ritenere che l’elaborazione sia stata puntigliosa, allo scopo di scongiurare alibi a qualsiasi ufficio periferico. Ecco il quadro nel dettaglio del flusso informativo sul quale si è basato il monitoraggio:
- identificazione della Centrale Operativa del 118;
- dati relativi alla chiamata telefonica al numero 118;
- dati relativi alla missione di soccorso attivata dalla Centrale Operativa del 118;
- identificazione dell’assistito;
- dati relativi alle prestazioni erogate nell’ambito della missione di soccorso;
- dati relativi all’esito dell’intervento; per il Pronto Soccorso:
- identificazione della struttura erogatrice;
- dati relativi all’accesso ed alla dimissione;
- identificazione dell’assistito;
- dati relativi alle diagnosi ed alle prestazioni erogate;
- dati relativi alla valorizzazione economica dell’accesso.