Senato, approvata la “Legge del Buon Samaritano”: “immunità” per chiunque usi un defibrillatore

Defibrillatori, è stata votata la cosiddetta “Legge del Buon Samaritano”, la normativa che modifica l’utilizzo dei dispositivi salvavita: sono escluse responsabilità legali per chi presti soccorso

Senato, approvata la Legge del Buon Samaritano su defibrillatori automatici esterni (Dae)

La Commissione Affari Sociali della Camera è chiamata a dare il via libera definitivo, ma de facto il “via libera” del Senato, da poco avvenuta, è un passo fondamentale nell’iter della legge che introduce l’ “immunità” per chiunque utilizzi i defibrillatori automatici esterni (Dae) per prestare soccorso.

Forte spinta verso l’approvazione di questa legge è arrivata da Irc (Italian resuscitation council) e da altre organizzazioni scientifiche e di volontariato.

È l’immunità la novità più importante introdotta dal disegno di legge 1441 sui defibrillatori (Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero).

Ma con la legge del Buona Samaritano viene anche introdotto l’obbligo di insegnamento di manovre salva-vita nelle scuole.

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In Europa, 400mila arresti cardiaci l’anno. In Italia, 60mila

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Legge del Buon Samaritano: la ferma convinzione di IRC

In Europa si verificano ogni anno circa 400mila arresti cardiaci (60mila in Italia) e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore.

La percentuale di sopravvivenza è dell’8%. Le misure previste dalla nuova legge si propongono pertanto di coinvolgere maggiormente i cittadini nel primo soccorso e di dare loro gli strumenti per farlo: oltre ai 10 milioni di euro per l’installazione dei Dae in luoghi pubblici molto frequentati, all’obbligo di insegnamento a scuola delle manovre di primo soccorso e all’obbligo per le società sportive di dotarsi di defibrillatore, è previsto per esempio l’obbligo per il 118 di fornire ai cittadini le istruzioni telefoniche per riconoscere l’arresto cardiaco, per fare il massaggio cardiaco e per utilizzare il Dae e l’introduzione di applicazioni per la geolocalizzazione dei Dae.

La legge inoltre stabilisce che, in assenza di personale sanitario o di personale non sanitario, ma formato sul primo soccorso, anche i cittadini comuni, che non hanno ricevuto una formazione specifica, siano autorizzati a utilizzare i Dae.

Molte di queste innovazioni sono presenti anche nelle nuove linee guida europee sul primo soccorso recentemente aggiornate e pubblicate da European Resuscitation Council (ERC), di cui IRC è parte, sulla base delle raccomandazioni di International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR).

Irc ha curato la traduzione in italiano del documento.

La nuova legge colloca pertanto l’Italia all’avanguardia sul piano della riforma del primo soccorso.

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Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Corriere della Sera

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