Sicurezza in spiaggia e piscina - Sapete di cosa ha bisogno uno stabilimento per essere sicuro al 100%?
L’estate è alle porte e tutti noi non vediamo l’ora di fare una scappata al mare o in piscina, anche per poche ore. Le prime cose che vengono in mente quando si pensa ad una giornata assolata da trascorrere in acqua sono relax e divertimento. Ma avete mai pensato che anche una giornata all’insegna del buon umore potrebbe trasformarsi in una brutta esperienza? Siete preparati per ogni evenienza?
Congestioni, infarti, insolazioni, punture di meduse…ognuno di noi può essere soggetto a esperienze di questo tipo durante una giornata a contatto con l’acqua e il sole. Le situazioni peggiorano se in quei momenti si è completamente immersi in acqua e, soprattutto, se si è completamente da soli.
Indispensabile, oltre alle richieste d’aiuto delle persone attorno, è la presenza di specialisti del salvamento, i quali conoscono tutte le buone pratiche di soccorso in acqua, ma soprattutto, sanno riconoscere i sintomi di crampi, congestioni o traumi, anche se si trovano relativamente lontani dalla persona in difficoltà.
Ma per una perfetta sicurezza in spiaggia o in piscina occorre che lo stabilimento disponga di tutti i presidi giusti, per garantire al personale formato di soccorrere i pericolanti. Vediamo insieme di quali dispositivi ha bisogno uno stabilimento balneare o una piscina per garantire la massima sicurezza ai suoi ospiti.
Gli strumenti che non devono mai mancare in una piscina o su una spiaggia sono:
1. IL SALVAGENTE – A prima vista sembra uno strumento banale, ma il salvagente è l’elemento fondamentale per aiutare un bagnante in difficoltà, sia che egli stia perdendo i sensi, o che sia particolarmente agitato e in preda al panico. A seconda della condizione in cui versa il pericolante, il bagnino capisce se è meglio tuffarsi in acqua e aiutare la persona in difficoltà accompagnandolo fisicamente a terra, oppure agire diversamente. Ci sono diversi tipi di salvagente, in particolare: anulare (detto anche “ciambella”) e stile rescue tube (chiamato in gergo “a ferro di cavallo”). Oltre a queste due tipologie di salvagente flessibili e morbidi, troviamo anche il galleggiante di soccorso rigido, stile rescue can, dotato di maniglie e cima galleggiante attaccata ad un’ estremità. I salvagente sono le “braccia” delle braccia del bagnino, e cioè i mezzi che serviranno al pericolante come appoggio, se cosciente, e al soccorritore per “agevolare” se stesso nel trasporto.
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2. IL DEFIBRILLATORE – I dati parlano chiaro: i litorali del nostro paese ogni anno si popolano di milioni di persone, e non solo di giovani in buona salute. E quando c’è da salvare una vita bisogna sapere cosa fare e avere gli strumenti giusti per farlo. Molte persone si riversano sulle coste senza conoscerle e l’arresto cardiaco è una delle problematiche più significative che i bagnini devono affrontare. Protezione e formazione sono quindi le parole chiave per poter utilizzare un defibrillatore nel modo corretto, ma c’è anche da dire che tutte le strutture e stabilimenti balneari dovrebbero essere dotati di uno strumento salvavita affidabile ed efficace. Scegli di equipaggiare il tuo stabilimento in modo sicuro.
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3. LA TAVOLA DI RIANIMAZIONE – Se si è fortunati, il bagnante in difficoltà che viene recuperato mostra le sue normali funzioni vitali. Ma potrebbe accadere di dover trascinare fuori dall’acqua una persona priva di sensi, spesso dovuta all’ingerimento di acqua per un tempo prolungato. A quel punto è necessario un massaggio cardiopolmonare e la tavola di rianimazione è lo strumento ideale per ottimizzare le manovre di cpr. La sua forma anatomica consente di posizionare correttamente il paziente, mantenendo pervie le vie aeree, e contemporaneamente di rendere più efficace il massaggio cardiaco esterno. La superficie superiore è strutturata per ridurre lo scivolamento e supportare la colonna, mentre quella inferiore presenta delle nervature per stabilizzare la tavola durante la rianimazione. Le maniglie la rendono estremamente maneggevole e trasportabile, consentono di facilitare le operazioni di ancoraggio e trasferimento del paziente. Ideale per il primo soccorso in spiagge, palestre e piscine.
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4. LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO – Un altro elemento importantissimo che non può mancare in uno stabilimento balneare o piscina è la cassetta di pronto soccorso. Un cassetta che deve contenere tutto il necessario per poter trattare sia piccole ferite, che ferite più importanti, in attesa che arrivi un’ambulanza. Essenziale è che il contenuto della cassetta sia a norma del DM 388 del 15/07/2003 allegato 1 e D.L. 81 del 09/04/08 art.45 e che contenga, quindi, diversi presidi, spesso monouso, come guanti sterili, flaconi di soluzione fisiologica, compresse di garza sterile, cotone idrofilo, apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa e tanti altri componenti.
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5. LA TAVOLA SPINALE – Cadute da scogli o da bordo piscina…possono accadere eventi pericolosi che rischiano di trovare gli spettatori o gli assistenti dei bagnanti in difficoltà. Una sospetta lesione della colonna vertebrale ad esempio. Bagnanti che cadono, urtando la schiena contro superfici spigolose e irregolari rischiano gravi traumi. Per questo la tavola spinale è un presidio fondamentale per soccorrere questa tipologia di traumatizzato. Grazie anche al sistema di cinture “a ragno” gli esperti possono immobilizzare nel modo migliore il paziente evitando ulteriori danni alla colonna vertebrale, ove si sospetta il trauma.
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6. CIME E FUNI GALLEGGIANTI – Immancabile strumento di salvataggio, soprattutto quando si tratta di equipaggiare motovedette e gommoni durante il recupero di pericolanti. Di grande leggerezza eflessibilità, le funi sono galleggianti e il loro uso è polivalente: sopportano il traino di pesi considerevoli, possono essere agganciate a tutti i tipi di salvagente per facilitarne l’uso e il recupero delle persone in acqua, e, cosa molto importante, il polipropilene impedisce a queste cime di non essere intaccate da muffe e agenti chimici.
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7. IL FISCHIETTO – Ultimo ma non meno importante è il ruolo del fischietto. Ogni assistente bagnanti ne deve possedere almeno uno per avvertire i bagnati di qualsiasi problematica, che sia per richiamare l’attenzione di una persona che sta tenendo un comportamento pericoloso per se e per gli altri, sia per fornire comunicazioni non elaborate ma molto efficaci anche a grande distanza, poiché emettono suoi con un elevato volume di decibel.
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