Vita da soccorritore, cosa si intende per ambulanza infermieristica? Scopriamo assieme il MSAB, o ambulanza India
Molto spesso si sente parlare, più o meno impropriamente, di ambulanza infermieristica. Nella realtà l’espressione include autoambulanze che altrove vengono denominate in modo leggermente diverso, ma ha la qualità di mettere al centro una sua caratteristica peculiare: quella della presenza dell’infermiere. Parliamo quindi del MSAB, o ambulanza India
Con la riorganizzazione del sistema di Emergenza Territoriale (D.P.R. 27 Marzo 1992) e l’istituzione delle Centrali Operative, allora riconducibili al sistema 118, nel futuro in misura maggiore al 112 (non fosse altro che per la diffusione europea del NUE112), l’infermiere in ambulanza è stato investito di una notevole serie di responsabilità.
AMBULANZA INFERMIERISTICA O AMBULANZA INDIA? DIPENDE A CHI LO CHIEDI
La Regione Toscana, nei propri ormai mitici algoritmi del 118 ( PER APPROFONDIRE LEGGI ), ci ha tenuto a sottolineare che “Costituisce una tipologia di mezzo di soccorso assimilabile al mezzo medicalizzato.
L’ambulanza infermieristica, pur nella sua autonomia operativa, non è sostitutiva delle risorse medicalizzate, intendendo con ciò che si tratta di uno strumento integrativo nell’ambito del sistema operativo ed organizzativo ”.
Al tempo tra infermieri, medici e volontari scoppiarono numerose discussioni, non troppo dissimili da quelle cui assistiamo oggi rispetto ad infermiere scolastico, medico scolastico e personale addetto al controllo, rispettivamente.
In Italia andare d’accordo ragionando su evidenze di buon senso, del resto, non è storicamente frequente: c’è sempre una polemica da innestare, quasi non si facesse parte dello stesso mondo.
AMBULANZA INFERMIERISTICA: IL MEZZO DI SOCCORSO DI BASE AVANZATO, O “INDIA”
Nella realtà l’espressione “ambulanza infermieristica” è informale e non del tutto omnicomprensiva.
Si può usare, e non v’è nulla di male, ma non è probabilmente la definizione più corretta sul piano formale.
In Italia i mezzi di soccorso utilizzabili variano a seconda della criticità dell’intervento (valutazione effettuata del personale infermieristico della C.O.), ed in soldoni possono essere sia terrestri che aerei, con a bordo un team medico – infermieristico, solo infermieristico, di volontari del soccorso o misti.
La composizione è dettata talvolta dall’organizzazione del servizio, altre volte dalla contingenza del momento.
Il soccorritore che si è confrontato con maxi emergenze sa al volo a cosa ci si possa riferire.
Il mezzo con a bordo l’infermiere è denominato Mezzo di Soccorso di Base Avanzato (MSAB) o “India”.
INFERMIERE A BORDO = UN SACCO DI COMPETENZE IN PIU’
La presenza dell’infermiere delimita entro confini definiti la possibilità di intervento dell’equipaggio di ambulanza, che comunque proprio in virtù delle capacità e delle conoscenze professionali dell’infermiere, vanno considerate esaustive di una vasta fetta delle missioni, percentualmente parlando rispetto al totale.
Inutile sottolineare quanto essenziale sia la presenza di un infermiere su un’ambulanza, e quindi la presenza di un’ambulanza India in situazioni come la Morte Cardiaca Improvvisa (MCI).
MCI è situazione che comprende tutta una serie di patologie cardiache.
Per intenderci, la principale MCI, la Cardiopatia Ischemica rappresenta da sola l’80% delle cause di morte improvvisa, mentre le Cardiomiopatie coprono un ulteriore 10-15%.
Sono quadri del paziente che donano una finestra temporale per la risoluzione di 3 o 4 minuti, e l’unica terapia risolutiva è rappresentata dalla defibrillazione.
Fino all’avvento dei defibrillatori semiautomatici, essa era ad appannaggio del solo medico del 118.
Oggi le cose sono un po’ migliorate, e l’infermiere in ambulanza è stato investito di maggiori e più appropriate competenze.
Ma tornando al tema dell’ambulanza infermieristica, è tutto chiaro?
Quando sentite parlare di ambulanza India vi deve essere noto che essa comprende l’infermiere a bordo, e quindi che ci si riferisce a mezzi di soccorso il cui equipaggio è costituito da un infermiere, due soccorritori ed un autista soccorritore (anch’egli, quindi, soccorritore).
(Credits photo: foto modificata e biecamente rubata ad OPI Firenze e Pistoia, che ringraziamo)
PER APPROFONDIRE:
VITA IN AMBULANZA, VALUTAZIONE DEL PAZIENTE: CHE COS’E’ LA SCALA DI RANKIN?