Elisoccorso, a HEMS 2019 l'unione ha dato voce al futuro
L’intervento del 118 migliora se il sistema di elisoccorso è unito e standardizzato in tutta Italia.
Ci sono state importanti novità nell’ottava edizione di HEMS Congress. L’aeroporto di Massa Cinquale dal 2003 ospita l’evento biennale voluto dalla HEMS Association e fondato dal direttore dell’elisoccorso Pegaso 3 Alberto Baratta. Per la prima volta qui si è presentato in modo unito e compatto tutto il mondo sanitario che sale sugli elicotteri per fornire “la punta di diamante” dei servizi sanitari di emergenza. Medici specializzati in emergenza-urgenza, anestesisti rianimatori, medici dell’emergenza territoriale, infermieri, tecnici di elisoccorso e direttori di centrale 118 si sono confrontati con la fondamentale componente aeronautica per capire cosa funziona e cosa può essere migliorato.
Ecco perché HEMS Congress 2019 è stato un successo
Più di 45 fra interventi, tavole rotonde, confronti aperti e dibattiti hanno animato la base del Cinquale. Nella sala espositiva inoltre, le aziende che forniscono le migliori tecnologie disponibili hanno mostrato i loro prodotti sia per il lato aeronautico che per il lato sanitario, confrontandosi e discutendo insieme ad appassionati e professionisti di questo settore.
Unire nello stesso luogo i professionisti sanitari, aeronautici e industriali, parlandosi senza preconcetti
La grande novità del 2019 è il coinvolgimento della SIAARTI durante HEMS Congress. La società scientifica che rappresenta gli anestesisti-rianimatori ha contribuito alla realizzazione della sessione medicale, e si è mostrato con chiarezza un forte intento comune nel migliorare e standardizzare il settore dell’elisoccorso. In Italia ancora oggi l’eliambualanza è gestita in modalità frammentaria e non del tutto complementare.
“Abbiamo lavorato per creare un gruppo di lavoro coeso – ha spigato il Presidente Scientifico di HEMS Congress Alberto Baratta – affinché in occasione del congresso si discuta, ci si confronti e si cerchino soluzioni migliori. Il segreto delle ultime edizioni è solo questo. HEMS Congress è l’unico luogo in Italia in cui tutti gli attori del servizio elisoccorso si trovano insieme. A prescindere dalle cose che si dicono in aula, che quest’anno hanno notevole impatto scientifico, il vero Congresso è nella sala espositiva. Ci sono tutti gli attori più importanti del settore che si parlano. Questo significa che il nostro è un evento da continuare, perché effettivamente può dire qualcosa nell’ambito del servizio”.
Un comitato paritetico per decidere insieme cosa è meglio per i pazienti soccorsi in elicottero
A Massa ha spiccato la presenza delle forze nazionali, che in ogni edizione portano le esperienze più complesse e avanzate del servizio elicotteristico sia militare che di ordine pubblico. Mentre è rimasto sullo sfondo il problema del riconoscimento aeronautico delle caratteristiche del servizio elisanitario. L’assenza di ENAC che ha evidenziato come questa unità totale ancora manchi: “Questa collaborazione con SIAARTI spero porti a risultati utili per il servizio di elisoccorso. Ho un sogno che è rappresentato dal fatto che la HEMS Association, di cui sono stato fondatore, la SIAARTI, e la Società SIS118 si uniscano. Mi piacerebbe che ci fosse un comitato paritetico fra queste associazioni che non hanno fini di lucro, affinché venga costruito il futuro dell’elisoccorso. Credo che ci sia bisogno di una linea guida nazionale che non sia solo di tipo medico, ma che sia organizzativa sul servizio HEMS.
L’autorità aeronautica chi sta ascoltando per definire l’ elisoccorso di domani?
“Le autorità non possono – continua Baratta – basarsi su conoscenze personali, magari con iscritti a delle associazioni, e che non hanno un giorno di lavoro sugli elisoccorso. Persone che non hanno che conoscenze politiche. L’autorità aeronautica deve ascoltare chi fa il servizio di elisoccorso. E il servizio elisoccorso lo fanno gli appartenenti alla HEMS Association. SIAARTI ha una grandissima capacità di aggregazione dgli anestesisti, che sono i professionisti che vanno nel 99% dei casi in elisoccorso, e il SIS118 a sua volta fornisce le competenze e conoscenze di come si sviluppa il servizio automedicale e di ambulanze sul territorio. Le autorità aeronautiche devono sentire tutte queste persone, altrimenti non arriveremo a nulla di buono”.