Elisoccorso ed emergenza: il Vade Mecum EASA per gestire in sicurezza una missione in elicottero
Elisoccorso, le indicazioni di EASA: ecco quali misure adottare per gestire in sicurezza le richieste di emergenza tramite interventi in elicottero e quali le certificazioni da richiedere all’EASA
Imparare a gestire in sicurezza le attività di elisoccorso è fondamentale per il personale che opera in prima linea di emergenza.
Elisoccorso: quando arriva una richiesta di aiuto è necessario saper agire secondo le procedure richieste dal protocollo operativo, il Mission Request Vade Mecum, edito da EASA
Tale strumento è stato sviluppato per tutti coloro che, lavorando nel settore della sicurezza e dell’emergenza, potrebbero trovarsi coinvolti nella gestione di una missione in elicottero.
Rispondere nell’immediato a una richiesta di aiuto in elicottero non è semplice.
Normalmente, prima di partire per una missione, il personale presente in zona – passanti, persone coinvolte, Forze dell’Ordine – allerta la sala operativa, la quale a sua volta (a seconda delle informazioni recepite) valuta l’appropriatezza o meno di un intervento in elicottero.
Si tratta di un’operazione fondamentale; la sala operativa deve essere opportunamente messa al corrente del luogo in cui si è verificata l’emergenza: solo in questo modo potrà esaminare la situazione e l’eventuale area di atterraggio dell’elicottero.
Il personale coinvolto nell’incidente deve comunicare, in modo chiaro e preciso, la posizione in cui si trova, la qualità dell’area di atterraggio, le condizioni atmosferiche (la presenza di nubi può interferire con la visibilità dell’accaduto) e la presenza di ostacoli e di linee elettriche nelle vicinanze (devono essere almeno a un raggio di 100 m di distanza dall’elicottero).
Nel momento in cui la sala operativa decide di attivare l’intervento in elicottero, è necessario che il pilota venga messo al corrente di alcune informazioni essenziali per raggiungere il luogo dell’emergenza e poter atterrare in sicurezza.
Tuttavia, sebbene possa per alcuni versi sembrare facile, il passaggio delle informazioni corrette fra il personale coinvolto e la centrale operativa non è sempre immediato: stress emotivo a parte, il punto di vista di una persona a terra e di una che arriva dall’alto tende a cambiare radicalmente.
Per questo motivo, è ben importante avere delle informazioni il più dettagliate possibile.
Qualora questo non accada, il pilota potrebbe non trovare subito il luogo dell’incidente e ritardare il suo intervento.
Elementi che possono aiutare il pilota nell’identificare il sito sono le coordinate geografiche, i social media (come WhatsApp, tramite cui è possibile inviare la posizione attuale), paesi, città e strade di riferimento e la presenza o meno di ponti e fiumi.
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Vade Mecum EASA per l’elisoccorso: un’altra importante condizione da sottolineare è l’idoneità della zona di atterraggio
Non sempre, infatti, il luogo in cui avviene l’incidente è adatto a ospitare un elicottero, a volte perché il sito è troppo piccolo (l’ideale è uno spazio di 25X25 metri o in alcuni casi di 50×50 metri, entrambi privi di ostacoli) oppure perché potrebbe non essere sicuro.
Tuttavia, in alcuni casi, potrebbero essere disponibili, nelle vicinanze, larghe piazzole, campi sportivi o aree di parcheggio vuote, in cui poter fare atterrare l’elicottero in sicurezza.
Spesso, inoltre, questi luoghi sono chiusi al pubblico, rendendo le operazioni con l’elicottero maggiormente protette.
Dopo aver individuato l’area di atterraggio, questa deve essere opportunamente predisposta all’elicottero.
Le persone devono rimanere a una distanza di almeno 50 metri dal mezzo, i veicoli come le moto e le automobili devono essere allontanate per evitare danni e, qualora l’elicottero atterrasse su una strada o in prossimità di essa, diviene fondamentale bloccare il traffico.
Ogni qualvolta si organizza un’attività di elisoccorso è necessario compilare un modulo in cui inserire le informazioni principali, quali, lo ricordiamo, il tipo di missione, la presenza di ostacoli, le condizioni meteorologiche e l’area di atterraggio.
Certificazioni e omologazione, le indicazioni per l’elisoccorso del VADE MECUM EASA
Oltre a ciò, da tenere in considerazione quando si eseguono trasporti o missioni in elicottero sono gli attestati di omologazione.
Responsabile di fornire la certificazione necessaria per ciò che riguarda gli elicotteri è l’EASA – European Union Aviation Safety Agency.
Ma che cos’è l’omologazione?
L’omologazione è il processo attraverso il quale si dimostra che un prodotto, cioè un aeromobile, un motore o un’elica, soddisfa i requisiti applicabili, inclusivi delle previsioni del Regolamento (UE) 2018/1139 e delle rispettive regole di implementazione ovvero la parte 21 del Regolamento (UE) 748/2012 (Sottoparte B) e relativo materiale interpretativo (AMC & GM to part 21 – nella sezione Initial Airworthiness).
La richiesta di certificazione deve essere inoltrata all’EASA secondo le istruzioni fornite nel sito alla pagina specifica e il richiedente dovrà corrispondere all’Agenzia dei diritti secondo quanto stabilito dal Regolamento (EU) della Commissione, ultimo emendamento sui fees and charges dovuti all’Agenzia (EASA) disponibile sull’omonimo sito.
Elilombardia, ad esempio, è stata riconosciuta tra le prime società del settore idonea a operare secondo le norme EASA 965/2012 garantendosi uno standard riconosciuto a livello europeo per tutte le attività operative che la società svolge.
Pianificare una missione in elicottero non è un’operazione da sottovalutare: tante sono le procedure e le regole da rispettare per la sicurezza di tutte le persone coinvolte.
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