Elisoccorso in Liguria, c'è aria di nuovo affidamento? I sindacati di base dei Vigili del Fuoco alzano le barricate
In Regione Liguria il servizio di Elisoccorso è affidato ai Vigili del Fuoco. Un servizio speciale che si differenzia da quanto accade in Piemonte, in Lombardia o in Emilia Romagna, dove l’azione delle eliambulanze e dei servizi HEMS è demandata ad affidamenti in ambito sanitario e di soccorso alpino. Nei mesi scorsi si è parlato di privatizzazione, con un servizio coordinato fra Liguria e Lombardia. Ma le proteste dei sindacati hanno scongiurato il cambiamento. Ora però sembra che la situazione stia tornando a guardare verso un servizio sanitario organizzato in maniera differente, e potrebbe riaprirsi la possibilità di dotare la Liguria di un servizio di emergenza sanitario dedicato. Per questo motivo il Coordinamento Nazionale Vigili del Fuoco dell’Unione Sindacale di Base si è mossa per difendere l’attuale organizzazione dell’elisoccorso in Liguria. Davanti alla possibilità che il servizio venga appaltato ad un soggetto privato, USB VVF ha scritto una lettera aperta ai cittadini liguri per difendere un servizio che – scrivono nel comunicato – “risulta essere il più alto a livello di sicurezza su tutto il territorio nazionale”.
Pubblichiamo la lettera del sindacato USB VVF e lavoreremo per capire in che modo e con quali mezzi in Liguria verrà svolto in futuro l’attività di elisoccorso puramente sanitario, l’attività HEMS di ricerca e soccorso dispersi, e l’attività di soccorso alpino. Ad oggi infatti è stata attivata la Guardia Costiera nelle 5 Terre, e dovrebbe essere tornato in pieno servizio effettivo l’A109 “Carige” che era rimasto parcheggiato anni all’aeroporto di Genova per una lunga diatriba relativa alla manutenzione.
Cittadini Liguri,
è importante avere ben chiaro cosa significa servizio pubblico, fondamentale in un paese che divora i diritti, lo stato sociale in nome di una ottimizzazione mascherata dal profitto.
Siamo usciti con una forte denuncia relativa al servizio dell’eliambulanza in regione, in quanto si stava “regalando tutto il pacchetto” ad un soggetto privato, generando costi aggiuntivi ai contribuenti già svuotati dalle esigue risorse come da comunicato stampa dell’assessore Sanità Viale.
Abbiamo appreso con positività la dichiarazione del governatore “Toti” che, guarda caso dopo la nostra denuncia, dichiara che il pubblico è meglio che privato.
Lavoratore, cittadino per riprendere la nostra dignità è necessario essere consapevoli che oggi gli interessi economici prevaricano quelli della cittadinanza e per ovviare a questa disfatta è necessario opporsi e lottare contro un sistema che non deve appartenere al nostro paese.
Attenzione quando si parla di privatizzazione perché essa cela la morte del servizio pubblico e introduce definitivamente la fine del diritto alla sanità, all’istruzione, alla salvaguardia, alla prevenzione e protezione di una terra come la Liguria estremamente fragile in tutti i suoi aspetti.
La Liguria è l’esempio concreto di come le amministrazioni pubbliche possono essere efficienti quando c’è una volontà politica con investimenti economici decisamente inferiore da quelle realtà privatistiche.
Per questo chiediamo con forza e con estrema chiarezza, di presentare questo accordo per rendere partecipe la cittadinanza nelle scelte della politica, sino a prova contraria ad oggi l’art. 1 della Costituzione è ancora vigente:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
Il governo della Regione Liguria attua imperterrito la volontà di una politica centrale con l’obbiettivo di smantellare il pubblico per una privatizzazione.
I contribuenti non devono e non possono subire queste scelte che ricadono inevitabilmente nella qualità di un servizio scadente a causa del risparmio e del profitto introdotto già nella scuola, nella sanità e per concludersi anche nei Vigili del Fuoco.
Riteniamo inaccettabile privatizzare un servizio pubblico già in essere attraverso una convenzione con i Vigili del Fuoco, 118 e Regione Liguria; un servizio pubblico unico in Europa per la sua professionalità e versatilità d’intervento.
In questa convenzione si svolge sia attività di puro soccorso che trasporto sanitario urgente chiamato eliambulanza. Occorre ricordare che l’elicottero Augusta A109S, menzionato dall’assessore Viale, di proprietà della Regione Liguria, era stato donato dalla fondazione Carige. La donazione prevedeva un ampliamento della flotta VVF, corsi per piloti, tecnici e le spese di manutenzione a carico della Regione Liguria.
L’elicottero è da tempo dislocato presso una società di manutenzione in attesa dei fondi che non sono più arrivati dalla regione, con un notevole sperpero di denaro in quanto sono mezzi che più rimangono fermi più i costi lievitano.
La privatizzazione di un servizio pubblico e soprattutto di questo servizio, non è mai a vantaggio del cittadino ma bensì dei soggetti imprenditoriali e lobby con l’obbiettivo del profitto causando una moltiplicazione di figure e costi a carico del cittadino.
Tutta questa operazione è avvenuta tramite un articolo stampa nella piena omertà della politica e della nostra amministrazione, che sino ad oggi non ha mostrato nessun atto a riguardo. Occorre ricordare che l’elisoccorso ligure integrato, frutto di accordi risalenti agli anni 90, è stato menzionato anche a livello europeo come un fiore all’occhiello in materia; l’unico hemst (helicopter Emergency medical service technical) realmente esistente. Un modello che dovrebbe essere esteso in tutto il territorio nazionale che, oltre a garantire un’alta professionalità, abbasserebbe anche i costi della pubblica amministrazione.
Lotteremo come lavoratori e cittadini affinché questa privatizzazione non sia attuata e soprattutto affinché lo stato sociale rimanga un bene comune e non di imprese private.
Smentiamo alcune dichiarazioni fatte nell’articolo del 10 ottobre ’16 nel giornale IL SECOLO XIX:
– gli elicotteri dei Vigili del Fuoco sono abilitati al volo notturno ed in regola in tutte le sue parti;
– ci sono piloti abilitati al volo notturno e altri stanno facendo il corso, per arrivare al 100% di copertura sul territorio;
Ora si tratta di stabilire se la politica e la nostra amministrazione hanno intenzione di ottimizzare le risorse disponibili tenendo conto che arriveranno a breve circa 30 piloti della forestale.
Alla fine sostanzialmente si parla di razionalizzazione, ma la politica spinge sempre per eliminare il pubblico ed immettere definitivamente il privato con un aumento esponenziale dei costi.
Una piccola considerazione alla politica che spinge in questa direzione: il volo notturno è importante nel trasporto sanitario, ma prendiamo in considerazione le poche risorse investite nel soccorso attuale:
automediche al collasso
pronto soccorso al collasso
ospedali al collasso
Quindi oltre al trasporto sanitario notturno analizziamo anche la sopravvivenza del soccorso sanitario in generale, risaniamo quella parte di pubblico che sta cadendo a pezzi.
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