Elisoccorso, in Sardegna è partito il servizio HEMS. Primo annegamento con ACC trattato in 12 minuti
Portare il medico di area critica più adeguato, nella situazione più complessa, con il massimo delle attrezzature disponibili per salvare una vita. E' questa la missione del nuovo HEMS in Sardegna, che sostituisce l'ottimo lavoro fatto finora dai Vigili del Fuoco
OLBIA – Non placherà le polemiche sui costi (che in Italia sono al centro del dibattito), ma di certo il primo intervento dell’elisoccorso di Olbia metterà la parola fine alle polemiche su competenze e qualità del servizio del primo soccorso con l’elicottero effettuato nell’isola da AREUS a partire da giugno.
Da pochi giorni la Sardegna ha un servizio HEMS attivo 24 ore su 24 in tutto il territorio. Opera con diversi elicotteri a seconda della base di partenza. Cagliari e Olbia sono già operative mentre ad agosto inizierà le operazioni anche l’elicottero di Sassari, oggi servito dall’AW139 di stanza ad Oliba.
Il primo intervento è stato realizzato da AREUS nei giorni scorsi ed è stato il salvataggio di una bambina: “L’attiale servizio non è confrontabile con il qualificato servizio dei Vigili del Fuoco, perché oggi portiamo sul luogo dell’evento strumenti sanitari avanzati” spiega l’assessore alla sanità Luigi Arru.
Per esempio a Santa Teresa di Gallura l’intervento di un AW139 con equipe medica provvista di rianimatore ha permesso di salvare una bambina con sindrome da annegamento e patologie concomitanti, intubata sul posto dall’equipe e ventilata meccanicamente fino all’arrivo all’ospedale più adeguato, ovvero il nosocomio di Sassari dove la paziente è stata presa in carico.
L’intervento è stato attivato ed ha raggiunto il target in 12 minuti, con decollo da Olbia.
“L’avvio della regolamentazione regionale sugli interventi che riguardano patologie tempo-dipendenti garantisce il rispetto della golden hour con l’arrivo al centro più adeguato – non il più vicino – nel minor tempo possibile” continua l’assessore, che comunque rassicura i cittadini sardi sul mantenimento degli ospedali locali, dove si continueranno ad erogare prestazioni sanitarie. Chiaramente però l’opportunità di avere un professionista avanzato e dei centri di alto livello a cui fare riferimento in pochi minuti invece che in periodi superiori all’ora, garantiscono prestazioni migliori.
“Il servizio di elisoccorso per l’emergenza-urgenza garantisce cura e rianimazione durante il volo ed è strutturato e calibrato secondo le necessità dell’isola. Dopo i primi due interventi di ieri, quest’oggi l’elisoccorso di Olbia ha trasportato un paziente con arresto cardiaco da Bosa all’Unità coronarica di Nuoro in 16 minuti” scrive in una nota la Regione Autonoma della Sardegna.
Non mancheranno di sicuro nuove polemiche, ma la differenza di garanzie dal punto di vista delle ore di volo e della connessione fra sistema sanitario ed elisoccorso dovrebbe dimostrarsi palesemente, dopo una prima fase di avvio. Rimangono le caratteristiche delle attività svolte dal servizio volo dei Vigili del Fuoco, caratteristiche molto diverse da quelle sanitarie, non solo per mancanza del COA ma anche per la tipologia dei mezzi e delle esperienze: Gli AB412 “Drago” infatti hanno specialità SAF e SAR chiaramente non replicabili dagli elicotteri sanitari, orientati ad azioni mirate, rapide e a rispettare precisi standard sanitari. Resteremo però in attesa degli ultieriori sviluppi, sperando che anche in Sardegna il servizio di Elisoccorso migliorato possa garantire in miglioramento l’unico parametro importante: il salvataggio di vite umane.