L'equipaggio dell'elicottero precipitato sull'isola di Montecristo è salvo: ecco come è avvenuto l'incidente
Un elicottero della Guardia Forestale si è schiantanto a terra sull’Isola di Montecristo il 6 settembre scorso. Nessun membro dell’equipaggio è in pericolo di vita e nessuna parte dell’elicottero ha contaminato la zona, che è una riserva naturale di grande rilevanza nell’area del Mediterraneo. La riduzione dei danni praticamente a zero – soltanto il pilota, Simone Bottai, è rimasto ferito nell’incidente – è stata possibile grazie all’elevata esperienza e alle qualità dei membri dell’equipaggio. Mentre il velivolo – un AB412 decollato nella stessa mattinata dall’aeroporto Roma Urbe – manifestava l’avaria, il pilota ha iniziato le manovre d’emergenza adeguate che hanno portato l’elicottero il più vicino possibile a terra. A quel punto due membri dell’equipaggio si sono lanciati dal velivolo e, da terra, hanno coordinato l’atterraggio del velivolo, aiutando il pilota a trovare un’area adeguata all’atterraggio, avvenuto in una zona di massi molto pericolosi. Nel toccare terra il velivolo si è spezzato in due, rotolando poi su un fianco e fermandosi appunto contro un masso.
Il velivolo della Forestale stava trasportando telecamere e materiali video per il monitoraggio dell’Isola, riserva naturale biogenetica amministrata proprio dal Corpo Forestale dello Stato.
A salvare i piloti e l’equipaggio quindi è stata proprio la grande esperienza, coniugata ad una forte dose di coraggio. SUl posto si è poi recato per il supporto e il salvataggio un altro elicottero della Forestale e un elicottero sanitario Pegaso della regione Toscana.