A bordo della BMW i3 di AREU
Le BMW i3 REX di AREU sono mezzi che da tempo seguiamo con attenzione perché si tratta delle prime elettriche al mondo della casa tedesca, allestite come veicoli per l’emergenza sanitaria.
MILANO – Il mondo delle automediche è da sempre legato a principi precisi: spazio, autonomia, ergonomia e rapidità di intervento sono le priorità per far arrivare l’equipe specializzata sanitaria sul luogo di un incidente. A seconda dell’area geografica questi parametri vengono modificati in base alle esigenze urbane e alle caratteristiche del territorio. Solitamente però le automediche sono basate su tre tipologie di veicolo: la station-wagon, il SUV sportivo oppure il monovolume.
Ma in un mondo dove il motore a scoppio è sempre più additato come un problema, la ricerca di soluzioni alternative alla mobilità tocca anche il settore dell’emergenza. E l’Italia – prima al mondo – ha ideato e realizzato un veicolo per l’emergenza sanitaria estremamente interessante, ormai operativo da qualche mese nell’area metropolitana di Milano, grazie ad AREU.
Si tratta delle BMW i3 REX allestite con un sistema peculiare dalla Bertazzoni Veicoli Speciali. I due veicoli sono in uso ad AREU ed è facile trovarle operative in Piazza Duomo o nelle aree a traffico limitato più sensibili del cuore di Milano, una città estremamente attenta alla riduzione dell’inquinamento e alle innovazioni.
Elettrico, futuro senza problemi
Il veicolo è un elettrico puro con sistema di ricarica in movimento, nel senso che BMW equipaggia questa i3 con il REX – Range extender che si completa di un motorino elettrico da 650cc che ricarica il pacco batterie. In questo modo l’auto tedesca raggiunge i 300 chilometri di autonomia, più che adeguati per un veicolo che deve operare in centro città ma che ha bisogno di avere sempre un sistema funzionante per ricaricare i vari dispositivi medicali presenti nel veicolo. Bertazzoni ha anche pensato per questo veicolo di emergenza, ad un Eco Pack: una batteria aggiuntiva sostituibile, che garantisce così in caso di bisogno un sistema di rientro alla base garantito.
Linee innovative, abitabilità intressante
Le linee innovative della i3 sono state sapientemente decorate da Bertazzoni con delle decals in car wrapping dedicate, con i classici colori dell’emergenza su indicazioni di AREU. Il veicolo all’interno ha tre posti a sedere: autista, medico e infermiere diventano quindi un equipaggio completo che può agire in autonomia sui codici rossi anticipando anche l’arrivo di un’ambulanza di supporto, oppure muovendosi con una rapidità estremamente significativa rispetto a chiamate di supporto. Bisogna tenere presente che la i3 infatti è un’auto elettrica con prestazioni davvero importanti: accelera da zero a 100 in meno di 8 secondi e può raggiungere una velocità di punta di 150 km/h.
Il veicolo inoltre – nei suoi quattro metri di lunghezza e un metro e 78 di larghezza, permette un’abitabilità interessante anche perché la mancanza dei montanti mediani (le portiere posteriori si aprono in senso anti-vento) aumenta la velocità di salita e discesa dei soccorritori. Chiaramente bisogna fare attenzione a dove si parcheggia, poiché non è possibile aprire le portiere posteriori senza che le anteriori siano già aperte. Ma questo sistema garantisce – in uno spazio compattissimo – un’abitabilità discreta per il team operativo.
Doppi spazi, tripla resa
La mancanza del motore a scoppio poi ha permesso all’allestitore di creare tre aree di stoccaggio dei materiali sanitari, realizzate su indicazioni del servizio tecnico e operativo di AREU con idee davvero interessanti. Un posto auto è stato sacrificato per aumentare la cubatura del vano posteriore, che così risulta accessibile anche da una portiera laterale. In quello spazio sono presenti i frigo per il trasporto organi o per il trasporto farmaci, e un ulteriore spazio per eventuali sistemi extra. Il vano anteriore, quello del cofano, permette un’agile reperimento dell’eco-pack, un sistema di ricarica e di aumento del range operativo pensato per questa i3 che deve stare in turno per parecchie ore. Lo zaino di soccorso – in versione maggiorata – trova spazio nell’area posteriore, a fianco delle strumentazioni primarie da utilizzare in emergenza come il monitor defibrillatore. Sono stati pensati dei separè in tessuto che creano spazi prestabiliti e ordinati all’interno del vano strumenti, garantendo anche di poter portare in servizio ulteriori dispositivi come il Lucas2, sistema per la RCP meccanica.
Questa i3 modificata da Bertazzoni Veicoli Speciali per AREU è dunque una pietra miliare nel percorso che – ormai quasi obbligatoriamente – porterà il mondo dell’auto elettrica dentro i servizi di emergenza e soccorso di tutto il mondo. Città come Londra, Parigi e Berlino potrebbero prestissimo trovarsi in servizio veicoli a propulsione pulita e bisogna tenere conto che il modo di condurre questi veicoli è sensibilmente diverso da quello dei veicoli a motore. Rimane soltanto da attendere l’arrivo di mezzi per il trasporto sanitario dei pazienti che possano essere dotati di propulsione elettrica. Ma ai camion e ai veicoli da trasporto medio-leggeri, al momento, ci sta pensando la Tesla…