Allestimenti di ambulanza e Covid-19, facciamo il punto: intervista all’ingegner Mauro Massai di Mariani Fratelli
Gli allestimenti di ambulanza hanno vissuto, a causa dell’emergenza Covid-19, un anno decisamente particolare e stressante: da un lato una richiesta di mezzi di soccorso chiaramente impellente, dall’altra un blocco delle attività economiche del paese che ha inciso non poco sulla normale ritmica del lavoro
Il tutto nel mezzo di passaggi normativi importanti, che dall’Europa si sono riflessi sull’Italia.
Allestimenti di ambulanza, lo stato dell’arte di un settore protagonista della lotta al Covid
Abbiamo chiesto quindi ad uno dei nostri abituali interlocutori economici di descriverci lo stato dell’arte del settore, ad un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia.
E d’altronde ci siamo rivolti ad una fonte autorevole: nel 2021 l’ingegner Mauro Massai festeggia i propri primi 30 anni nel settore ambulanze, che quindi conosce profondamente bene.
Oltre a ciò, diciamocelo chiaro: Mariani Fratelli è la storia dell’allestimento di ambulanze, in Italia.
La famiglia Mariani ha iniziato ad allestire veicoli speciali negli anni ’40, ed i fratelli Mariani hanno terminato la sede di via Bonellina (Pistoia) nel 1963.
Il settore degli allestimenti di ambulanza: l’intervista all’ing. Mauro Massai
“Ingegner Massai, quest’anno si celebrano i 30 anni della sua attività nel settore ambulanze. Prima di entrare nel dettaglio delle domande, le chiedevo un bilancio personale”
“Sono stati trent’anni bellissimi, molto impegnativi ma davvero molto belli.
L’avventura è iniziata al fianco di mio suocero, Adelio Mariani, nel ’91, quando sono entrato in società con lui.
Non nego che ci siano stati periodi molto impegnativi, talvolta anche difficili, ma con l’aiuto di mio suocero, che è rimasto in azienda fino ad un anno prima della sua morte, e poi con mia moglie, siamo riusciti a superare tutte le avversità che ci si sono presentate, e abbiamo dato un nuovo volto e un nuovo slancio ad una ditta che affonda le proprie radici nella tradizione della carrozzeria italiana, quella proprio data dall’impronta di mio suocero.
In questa fase stiamo cercando di fare invece molta innovazione per essere presenti in questo mercato al livello più alto”.
“Il settore ambulanze ha vissuto un anno da incubo, a causa del Covid-19: qual è lo stato dell’arte nel settore degli allestimenti di mezzi?”
“Riguardo al periodo Covid, c’è stato certamente un primo periodo di smarrimento e disorientamento, soprattutto verso quei clienti che rappresentano una grossa fetta del nostro mercato, e cioè le associazioni di volontariato.
Ma dopo questo iniziale periodo, il nostro è uno dei settori che probabilmente ha sofferto meno di altri, perché ciò che produciamo è anche molto richiesto, per cui la richiesta nel nostro settore ha continuato ad essere sostenuta.
Grossi problemi, e continuiamo ad averne, li abbiamo avuti per l’approvvigionamento dei semi-lavorati, delle componenti, e purtroppo anche per i veicoli.
Le maggiori case produttrici hanno aumentato a dismisura i tempi di consegna dei veicoli da noi ordinati, quelli destinati all’ambulanza o ai veicoli per il trasporto disabili.
Si può dire che mediamente è stato raddoppiato il tempo di consegna: di questo sentiremo le conseguenze anche per una parte dell’anno prossimo”.
“Allestimenti di ambulanza e sicurezza: quali sono le componenti in un allestimento che fanno la differenza? Quali parti di un’ambulanza fanno la differenza sia in condizioni di emergenza come un incidente stradale che nella pratica quotidiana come lo scarico e carico del paziente?”
“Questo è uno degli argomenti più sentiti, nel nostro ambiente. Soprattutto perché uno degli ausili al trasporto del paziente è un elemento essenziale dell’allestimento.
E’ chiaro che noi collaboriamo in maniera stretta con tutti i maggiori produttori presenti sul mercato, ed è altrettanto chiara la necessità di attenersi scrupolosamente a tutti i dati tecnici dei fornitori per eseguire delle istallazioni che consentano le movimentazioni del paziente in maniera sicura.
Sicura certamente per il paziente trasportato, ma anche per quanto riguarda l’azione dei paramedici, perché è facile infortunarsi, e quindi tutto deve essere fatto con una formazione degli equipaggi, che naturalmente resta un compito essenziale delle associazioni, degli ospedali e delle centrali.
Ma dopo la formazione, devono poter fare affidamento su delle installazioni fatte a regola d’arte. E questo è tanto più vero se teniamo conto che oggi non è più come un tempo, che la barella veniva caricata direttamente sul piano: oggi ci sono i supporti rialzati, che danno la possibilità di poter traslare in senso trasversale all’interno dell’ambulanza, ci sono i supporti ammortizzati, che consentono un trasporto molto più confortevole del paziente.
E’ un lavoro articolato, e più le cose si complicano e più diventa impegnativo fare il training di formazione dei volontari o dei paramedici. Noi ci mettiamo la nostra parte, diciamo.
Dovendo scegliere i punti di forza “certamente la robustezza degli allestimenti – risponde Massai -, quindi tecniche di allestimento ancora squisitamente artigianali, che vadano in maniera scrupolosa ad eliminare quelli che possono essere le vibrazioni piuttosto che altro, e di conseguenza viene l’affidabilità assoluta dell’impiantistica.
L’equipaggio, quando sale in ambulanza, deve poter contare sull’affidabilità degli impianti e sapere che non verrà mai tradito dall’equipaggiamento e dall’impiantistica installata.
In questo quadro si inseriscono anche le nuove norme europee, che hanno dato caratteristiche abbastanza stringenti, e la Mariani Fratelli si è adeguata a questo, ottenendo le omologazioni nell’ambito della vecchia norma 17/89 del 2014, ma addirittura stiamo organizzando l’omologazione per la nuova norma, che è stata emessa nel 2020 ma è stata recepita nel marzo di quest’anno.
“Un altro argomento molto dibattuto tra i soccorritori: parliamo di luci. In Italia desta polemica la presenza di ambulanze che illuminazioni “USA”: ci può spiegare la legislazione in materia e come stanno le cose?”
“ Ovviamente il punto di riferimento normativo per noi allestitori restano le recentissime norme europee, le quali rispetto ai sistemi di segnalazione di allarme acustici e visivi, rimandano in parte alle normative nazionali.
In Italia si risale addirittura al vecchio decreto 553 del 1987, più alcuni decreti successivi che si sono poi adeguati alle norme del codice della strada.
Perciò si può installare in Italia solo ciò che ha ottenuto un’omologazione del Ministero dei Trasporti di uno dei paesi della comunità europea e deve rispettare la normativa nazionale nell’ambito della normativa europea.
In più, rispetto alla normativa italiana, quella europea prevede la possibilità di inserire delle illuminazioni ausiliarie, quindi dei faretti ulteriormente visibili nella parte anteriore dei veicoli, della parte posteriore e sulle fiancate.
Per quanto riguarda le segnalazioni acustiche, in Italia si possono installare soltanto dispositivi omologati secondo le due frequenze bitonali stabilite dal Ministero”.
“Concludendo, quali sono gli obiettivi della Mariani Fratelli nel medio periodo, per esempio nei prossimi due anni?”
“La Mariani Fratelli in questo momento è molto impegnata nel creare innovazione, attraverso un’azione di ricerca e sviluppo.
Siamo risultati aggiudicatari di un bando regionale, in seno al quale stiamo sviluppando un progetto molto ambizioso che si chiama “Smart Ambulance”, e ci terrà impegnati per i prossimi due anni.
Spero riusciremo a presentare il prototipo al Reas 2022.
Un progetto che vanta collaborazioni importanti, con l’Università di Firenze e due dipartimenti della Facoltà di Ingegneria. Con l’istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Altre ditte toscane, impegnate anche loro in innovazione tecnologica.
Questo progetto prevede anche un nuovo concetto stilistico degli interni.
Spero faremo della buona innovazione, e di dare alla nostra clientela una bella novità, nei prossimi mesi”.
Guarda la videointervista su allestimenti di ambulanza ed impatto Covid in forma integrale:
Per approfondire:
Allestitori di ambulanze: avete visitato lo stand di Mariani Fratelli in Emergency Expo?