Assistenza e sicurezza, quali tecnologie stanno salendo in ambulanza?
Ambulanze con cambio automatico, trazione integrale, sistemi adattivi di sicurezza attiva e passiva. Come cambierà l'ambulanza in Italia? Alcune idee viste durante il REAS
Gli spazi interni maggiorati non sono più un tabù, la sicurezza attiva e passiva è un faro da seguire e, più che mai, trazione integrale e cambio automatico sono argomenti di discussione principali.
Ci sono stati diversi indizi durante il REAS del 2018 che hanno fatto presagire grosse novità per il futuro delle ambulanze italiane. Prima di tutto questo è stato il primo anno in cui tutti gli allestitori hanno presentato veicoli allestiti su almeno due basi di prodotto. Nessun allestitore ha presentato il classico “monomarca” e questo significa che anche dal punto di vista del modello di allestimento è iniziata una concorrenza vera, seria, con veicoli che possono davvero modificare l’approccio all’ambulanza tipico della nostra penisola.
Il nuovo Crafter è la dimostrazione di questo cambiamento, avvenuto nel corso dell’ultimo anno. Crafter infatti nel 2016 non aveva presenza sul mercato dell’emergenza italiana, oggi invece è proposto da Ambitalia-Aricar, Ambulanz Mobile, Alessi-Becagli, Europea, MAF, Mariani, PAM Mobility e sarà presto disponibile anche con altri allestitori, che stanno facendo progetti speciali su questo veicolo e hanno deciso di non bruciare le tappe, magari portando mezzi non totalmente rifiniti a REAS. Ad oggi gli allestitori sono riusciti a trovare il punto di congiunzione per adattare gli interni prodotti in serie alle misure abbondanti del furgone tedesco. Ma in futuro è molto probabile che arriveranno allestimenti specifici per il furgone prodotto a Wrzesnya. Questo perché Crafter oggi è un punto di riferimento a livello europeo, prova ne è la gamma Ambulanz-Mobile e Profile Vehicles, che in Italia portano concetti di ambulanze “continentali” fino ad oggi difficili da trovare sotto… Brescia.
Guarda i Crafter presenti a REAS su Fiammeblu
La trazione integrale “ribassata”
Del Crafter ha fatto sicuramente scalpore la capacità di inserire una trazione integrale in un pianale molto basso. Ritrovarsi in un veicolo 4MOTION con più di 1.90cm di altezza nel vano sanitario non era così scontato. Il rialzo interno infatti è obbligato dai cinematismi del 4×4 adattivo di Volkswagen, che usa una frizione Haldex progressiva per spostare e distribuire la coppia e la motricità in maniera continua. La regolazione della potenza avviene con una centralina che rileva slittamento, rotolamento e condizioni di tenuta degli pneumatici. Questo dispositivo, abbinato al motore 2.0 BiTDI da 410Nm di coppia e 130Kw di potenza garantisce certamente ottime prestazioni in qualsiasi condizione di terreno. L’azionamento idraulico e non meccanico poi adatta la ripartizione di coppia secondo le richieste del pilota e le necessità del percorso. Va tenuto conto che il 4MOTION lavora in condizioni normali come una trazione anteriore (90%-10%) mentre arriva in condizioni limite a lavorare anche come totale trazione posteriore (0%-100%).
Avere tutto questo sacrificando solo 10 centimetri di altezza ha fatto vedere come un’ambulanza spaziosa ed all-terrain non sia così impossibile, soprattutto per chi opera in zone estremamente complesse dal punto di vista orografico: le dissestate strade dell’Appennino italiano non saranno più un problema per i soccorritori sanitari, che fin’ora hanno dovuto ricorrere sempre e soltanto all’altro successo di casa Volkswagen: Il Transporter T6 che – anche quest’anno – ha confermato di essere apprezzato da tutti i soccorritori.
Allestimenti: più leggerezza, più sicurezza, più comfort
Prestazioni, comfort e durata sono certamente i vantaggi primari che abbiamo visto a REAS, ma non bisogna dimenticare che ogni aggiunta sulle ambulanze moderne è un peso, nel caso del 4MOTION 40kg che, seppur ben distribuiti, sono importanti nell’economia costruttiva del mezzo. Non bisogna dimenticare che – da anni – c’è una questione fondamentale che viene tenuta in disparte ed è il problema del peso delle ambulanze. La soglia delle 3.5 tonnellate è molto vicina per tutti i veicoli, e chi riesce ad alleggerire attrezzature e vano sanitario, inserendo sistemi ultraleggeri ma resistenti, vincerà la sfida del mercato.
Per questo motivo gli sviluppi negli allestimenti stanno virando verso una razionalizzazione che sarà sempre di più a favore delle normative EN1789 e di pesi ridotti. Abbiamo visto molti mezzi con spoiler meno carichi di lampeggianti rispetto al passato, e razionalizzazioni dei sistemi di areazione che centralizzano le masse, migliorando la guidabilità e riducendo il peso. Il Crafter potrebbe essere quindi un paradigma in vista di nuovi aggiornamenti della EN1789, che – riviste nel 2007, nel 2011 e nel 2014 – potrebbero subire un nuovo aggiornamento in concomitanza con l’introduzione delle nuove marcature CE. Andando verso allestimenti più leggeri infatti saranno potenzialmente premiati tutti quei veicoli che – come il Crafter – coniugano ad una perfetta usabilità del vano sanitario sistemi che rendono il lavorare in emergenza più comfortevole, più economico e, cosa più importante, estremamente affidabile.
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