Ustioni, primo intervento in caso di fuochi d'artificio o agenti chimici
A Capodanno è divertente fare fuochi d’artificio, e quasi tutti si dilettano nel far esplodere piccoli o grandi cariche pirotecniche per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Ma nonostante la pressione dei media nel comunicare basilari regole di sicurezza (distanze di cautela, luoghi aperti, divieto d’uso ai minori eccetera) annualmente si ripetono incidenti che rischiano di costare lesioni permanenti, se non peggio, a chi si trova nello sfortunato caso del maneggio di fuochi d’artificio non regolamentari o utilizzando senza cautele petardi autorizzati.
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Quando si maneggiano i fuochi d’artificio bisognerebbe sempre avere a portata di mano anche dell’acqua. In caso di esplosione infatti il primo presidio utile da applicare sulla ferita è proprio questo: semplice acqua. La zona ustionata va lavata abbondantemente, mentre si attende l’arrivo dei sanitari – se il caso di esplosione è grave. Non bisogna applicare nessun altro tipo di prodotto che non sia specifico e consigliato da un medico o da un soccorritore. Per piccole ustioni esistono pomate adeguate, mentre per ustioni medie o grandi è necessario raffreddare la zona. Esistono in commercio i Burn Kit, semplici bende che permettono di idratare la zona con liquido quando non c’è acqua a disposizione
Ma le ustioni possono essere causate anche da differenti tipologie di prodotti chimici, combusti e non solo. Per questo ripubblichiamo lo studio realizzato da Alberto Apostoli, infermiere di Brescia ed Emilia Lo Palo, infermiera di Bergamo, apparso su RAIUC.IT (Rete degli Ambulatori Infermieristici delle Ulcere Cutanee)
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Come sapete ci sono tre gradi di ustioni:
1° – Intaccano solo lo strato superficiale della pelle. Provocano dolore, arrossamento e gonfiore;
2° – Intaccano lo strato superficiale e quello subito sucessivo. Provocano dolore, arrossamento, gonfiore e vesciche;
3° – L’ustione arriva ad intaccare i tessuti più profondi. Esse causano un colorito della pelle bianco o annerito, come carbonizzato.
Prima di dare aiuto ad una persona ustionata, valutare l’ampiezza delle bruciature e cercare di determinare la profondità delle più gravi. Dopodichè trattare tutta l’ustione di conseguenza. In caso ci siano dubbi, trattarla come una grave ustione. Dando immediato primo soccorso prima che arrivino i soccorritori sanitari, si può contribuire a ridurre la gravità dell’ustione. Interventi immediati possono aiutare a prevenire cicatrici, disabilità e deformità. Ustioni sul viso, mani, piedi e genitali possono essere particolarmente gravi. I bambini sotto i 4 anni e adulti oltre i 60 hanno una maggiore probabilità di complicanze e di morte dovute a gravi ustioni.
Le ustioni possono essere causate da calore secco (come il fuoco), da calore umido (come vapore caldo o liquidi), da radiazioni, attrito, oggetti bollenti, sole, energia elettrica o prodotti chimici. Le ustioni da calore sono il tipo più comune. Esse si verificano quando i metalli caldi, liquidi bollenti, vapore o fiamme entrano in contatto con la pelle. Le ustioni delle vie aeree possono essere causate dall’inalazione di fumo, vapore, aria surriscaldata o fumi tossici, spesso in luoghi poco ventilati.
COME INTERVENTIRE SU UNA PICCOLA USTIONE?
- Se non ci sono lesioni (ustione di primo grado) ridurre la temperatura con acqua fredda, passare acqua per almeno 5 minuti
- Pulire la ferita – se non grave – con un asciugamano freddo e umido, che ridurrà il dolore
- Cercare di calmare e rassicurare il paziente
- Dopo vampate di calore o immersione, applicare un bendaggio sterile o medicazione pulita;
- Proteggere la parte bruciata da pressione e attrito;
- Un analgesico a base di ibuprofene o acetaminofene può ridurre il dolore. Una volta che la pelle si è raffreddata, una lozione idratante può anche aiutare ma bisogna prima sentire il medico – in casi gravi attendere i soccorritori;
- Le bruciature lievi di solito guariscono senza ulteriori trattamenti. Tuttavia, se un’ustione di secondo grado si estende su una superficie superiore a 5-7 cm di diametro, o se si trova su mani, piedi, viso, inguine o glutei, trattare l’ustione come una grave;
- Assicurarsi che la persona sia stata vaccinata dal tetano.
COME INTERVENIRE IN CASO DI GRANDE USTIONE?
- Se qualcuno sta bruciando ed è avvolto da fiamme vive, ordinare alla persona di fermarsi, cadere, e rotolarsi a terra.
- Se la persona è nel panico buttarla a terra facendola rotolare e avvolgendola con materiale spesso (coperte di lana, non acrilico) in grado di soffocare le fiamme. Anche un tappeto può andare bene.
- Se disponibile acqua in abbondanza, spegnere le fiamme irrorando la persona;
- Chiamare il pronto soccorso;
- Assicurarsi che la persona non sia più in contatto con materiali infiammabili;
- Non rimuovere nessun capo di abbigliamento dalla persona che ha preso fuoco;
- Assicurarsi che la respirazione della persona sia normale. Se ha smesso di respirare, o se la persona ha le vie respiratorie bloccate, tentare di liberargliele. Se necessario, iniziare le manovre di rianimazione;
- Se disponibile un bendaggio sterile asciutto, coprire la zona ustionata. Non applicare pomate di qualsiasi genere. Evitare di rompere le vesciche;
- Se le dita dei piedi sono state bruciate, separarle con medicazioni secche, sterili, e non adesive;
- Sollevare la parte del corpo bruciata al di sopra del livello del cuore. Proteggere la zona da ulteriori bruciature, pressione e attrito;
- Adottare le misure per prevenire gli urti. Se la persona è stesa, sollevare i piedi di circa 30 cm, e coprila con un cappotto o una coperta. Tuttavia, non collocare la persona in questa posizione scuote la testa, collo, schiena, gambe o se si sospetta che stia scomoda o che gli faccia male;
- Continuare a tenere d’occhio i segni vitali fino a quando arrivano i soccorsi. Ciò significa controllare il polso, la respirazione e la pressione sanguigna.