Ecografo: c'è qualcosa di più FAST per indagare su un paziente in ambulanza?

La pratica dell'ecografia nell'emergenza-urgenza, in ambulanza ed elisoccorso, è sempre più diffusa e incentivata. Medici ed infermieri dovrebbero praticarla con continuità affinché diventi sempre più determinante nella decisione sulla patologia, la cura e l'ospedalizzazione più corretta. Perché e quali vantaggi devono fornire le sonde ecografiche di ultima generazione?

sonda ecografica wireless
L’ecografia pre-ospedaliera wireless con smartphone è già disponibile. Quali vantaggi garantisce?

L’ecografia è una tecnica d’indagine che si basa su un principio molto semplice. In pratica l’ecografo è un piccolo sonar che scandaglia l’interno del nostro corpo con un’onda tomografica, e in base alla risposta dei vari organi ricostruisce una immagine bidimensionale di quanto si trova sotto la nostra pelle.

Le sezioni che si possono ottenere sono infinite, sul piano tridimensionale, e la relazione fra le varie immagini e le potenziali patologie o sintomatologie è legata allo studio e all’esperienza dell’operatore sanitario in quel momento all’opera.

Per questo motivo, avere un infermiere o un medico con un ecografo portatile in ambulanza sta diventando sempre più importante.

Un esame tanto semplice infatti può determinare con buona approssimazione la presenza di diverse patologie nel paziente, dal versamento interno al PNX, da un problema cardiaco ad un problema addominale.

L’ecografia serve per velocizzare il percorso decisionale.

Se mi trovo sul luogo di un incidente e devo decidere fra un’ospedalizzazione di base nelle vicinanze o un’ospedalizzazione di secondo livello a più chilometri di distanza, posso usare questo strumento per soddisfare i dubbi clinici e rispondere con più certezze a un quesito fondamentale nella cura e nella salvezza di un essere umano.

Perché l’ecografo in ambulanza?

ecografia pre-ospedaliera
Con il tablet in ambulanza è già possibile scegliere preset ecografici dedicati, garantendo velocità di esecuzione degli esami.

Però… c’è un però. Non tutti sanno usare l’ecografo.

E non tutti gli ecografi sono adeguati all’utilizzo in emergenza pre-ospedaliera, sulle ambulanze e sulle automediche.

Le sonde ecografiche per l’emergenza pre-ospedaliera devono avere infatti alcuni requisiti che garantiscono al medico e all’infermiere il giusto supporto e la giusta capacità di condividere i materiali velocemente con la centrale operativa.

Una sonda ecografica infatti deve ridurre gli impacci, essere facile da stoccare negli zaini di emergenza (SEMPRE troppo pieni di materiali), garantire al sanitario una possibilità di apprendimento rapida ed efficace.

Perché l’ecografo nel 118 può servire sempre, e deve sempre essere a disposizione, essere sempre facile da usare e garantire sempre una qualità dell’immagine adeguata, non eccelsa, ma neppure che possa portare ad un ulteriore dubbio.

Quando serve l’ecografo?

Come è stato sottolineato poco tempo fa in un podcast su EMSpedia, l’ecografia in emergenza pre-ospedaliera serve sempre.

Serve sempre perché è un esame facile e non invasivo, garantisce un riscontro sul dubbio piuttosto rapido e permette di trasmettere al paziente una forte tranquillità perché vede subito operativo e specializzato l’operatore che si trova davanti, capace di effettuare un esempre soltamente intra-ospedaliero direttamente a casa.

Anche quando non serve clinicamente quindi, l’uso dell’ecografo trova una sua ratio nella psicologia d’approccio al paziente.

 

Quanto è facile usare i nuovi ecografi?

ECO FAST ADDOMINALE
Come si vede tramite uno smartphone l’ecografia FAST sull’addome?

Come detto però l’ecografia deve essere semplice, immediata e facile.

Semplice significa che quando il sanitario estrae l’ecografo dalla sua custodia questo deve dare in pochissimi secondi dall’accensione un responso.

Niente collegamenti, attese di risposta, utilizzi a vuoto.

Da questo punto di vista gli ultimi ecografi wireless che si connettono automaticamente a smartphone e tablet sono una interessante realtà.

Grazie al supporto di Iredeem abbiamo potuto approfondire la conoscenza della sonda Clarius, che ci è stata presentata dal dott. Antonino Bonanno.

Clarius è un dispositivo presentato nel 2018, è una sonda ecografica che si connette via wi-fi al tablet o allo smartphone ed ha una app autonoma (che funziona su tutti i dispositivi android e iOS) che permette di accedere ad uno spazio cloud personale, in una intranet criptata e protetta, dalla quale è possibile condividere le immagini direttamente con la centrale operativa o il reparto in cui si andrà ad indirizzare il paziente esaminato.

Quindi si hanno immediatezza della risposta e facilità di comunicazione.

La app – per velocizzare le tipologie degli esami ecografici da effettuare – ha dei preset automatici già impostati che permettono di fare esami mirati ed efficaci: cardiologia, pneumologia, dialisi, endocrinologia, nefrologia, ortopedia, ginecologia e gravidanza, pain management, individuazione di accessi venosi, urologia, esami muscoloscheletrici e altri preset aiutano ad avere una profondità ed una nitidezza d’immagine adeguata alla tipologia di indagine richiesta.

Le immagini scansionate vengono poi salvate in cloud affinché i dati vengano registrati in modo rispettoso della privacy e siano ben protetti e immediatamente fruibili.

ecogafo wireless gel
Un ecografo portatile, compatto, con batterie a lunga durata e connessione alla intranet ospedaliera: cosa serve di più?

E’ indubbio il vantaggio che l’ecografia sul territorio garantisce in termini di golden period, riducendo l’intervallo fra patologia e diagnosi definitiva.

L’obiettivo di ogni aggiunta è quello di aumentare le chances di sopravvivenza del paziente.

Sicuramente ci sono ancora oggi delle resistenze (e vi suggeriamo questa tesi di Massimo Franzin per approfondirle) nell’utilizzare e diffondere la pratica dell’ecografia FAST preospedaliera da parte non solo dei medici, ma anche degli infermieri.

Ma non bisogna dimenticare che questo dispositivo è una innovazione, come lo furono anni fa gli ECG a 12 derivazioni per gli infermieri.

Questa pratica non cambiò il soccorso sul campo, non tolse competenze ai medici e non creò errori di diagnosi.

Al contrario semplificò il lavoro del medico in PS, migliorò la risposta al caso singolo nel momento dell’accesso con percorsi dedicati, e velocizzò la corretta presa in carico.

Pensiamo poi alla possibilità di usare la FAST con visualizzazione immediata dei risultati non solo da parte dell’operatore in loco, ma anche dalla centrale.

La possibilità di vedere su una maxi-emergenza il numero di patologie da codice rosso, giallo o verde garantisce anche una migliore gestione delle risorse ospedaliere ed evita il sovraccarico lavorativo.

Si, ma quanto costa una sonda ecografica wireless?

ecografo 118
Compatto, resistente, funzionale: l’ecografo wireless per il 118 è una svolta nel supporto del MET?

Chiaramente però la cura del paziente nel migliore dei modi possibili ha un costo.

E questo costo non può essere esonerato da un’attenta analisidei benefici e degli eventuali risparmi.

Se pensiamo che un’ecografia corretta può evitare un doppio trasferimento, ridurre il numero degli esami di accertamento in PS, ma allo stesso tempo richiede tempi di formazione e investimenti sul materiale, l’equazione va ponderata con attenzione dalla centrale 118.

Secondo diversi studi fra il 2010 e il 2014 la spesa per formare 90 professionisti sanitari e per acquistare 12 ecografi è stata all’incirca di 100 mila euro.

Oggi – in Italia – l’avanzamento tecnologico, il miglioramento dei sistemi di apprendimento e il vantaggio che l’ecografia può dare in termini di risparmio, possono rendere questa spesa più contenuta e soprattutto più ammortizzabile nel tempo.

Ma, ovviamente, è necessario da parte dell’ente sanitario approfondire la tematica direttamente con i produttori e con i servizi medicali che possono offrire un sistema avanzato per l’ecografia in emergenza-urgenza.

 

PER REALIZZARE QUESTO ARTICOLO ABBIAMO USATO QUESTE FONTI:

CASE REPORT CLARIUS

ECOGRAFIA IN EMERGENZA

ECO INFERMIERISTICA IN AMBITO INTRA ED EXTRA OSPEDALIERO

TESI: L'ECOGRAFIA INFERMIERISTICA IN ITALIA

L'ECOGRAFIA SALVA LA VITA IN CASO DI SHOCK?
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