La storia di MAF: Quarant'anni di amore e passione per le ambulanze e il soccorso
Negli anni ’70-’80 incontravano ancora parecchio i gusti degli utenti le ambulanze realizzate su vetture familiari: queste non potevano più avere, per logica prima ancora che per normativa ( che sarà attuale soltanto dal 1987 ), la funzione di veicoli di urgenza, ma risultavano ancora utilizzabili ed utilizzate per i servizi di trasporto ordinario e soprattutto per i lunghi viaggi, e su questi telai Mariani Alfredo & Figlio si espresse con grande successo.
Ecco quindi trasformazioni su Fiat 131, Mercedes 200TE, Peugeot 505 e anche 405, Fiat Argenta, Citroen CX per non parlare delle Volvo, su telai di serie ma con tetti rialzati a garantire il maggior spazio possibile al vano sanitario. E alcune volte non solo su telai di serie, come vedremo.
Tra le macchine, bisogna citare anche gli allestimenti più particolari quali quelli su Alfa Romeo 33 4×4, che in zone montane e innevate riscossero un certo consenso in quanto univano alla brillante meccanica di base un vano sanitario ben congegnato in grado anche, sia pure in casi eccezionali, di fornire un’assistenza di vero primo soccorso.
Per ottenere questo risultato, lo sbalzo posteriore era allungato: di conseguenza, la lunghezza passava dai 4.165 cm della versione di serie della Giardinetta ai 4.455 della ambulanza, ed anche l’altezza diventava notevolmente superiore a quella originale. Con i volumi così alterati l’equilibrio formale della linea risultava abbastanza particolare, ma l’obiettivo di creare un vano sanitario dignitoso in uno spazio ridottissimo si può dire ampiamente raggiunto.
Negli stessi anni M.A.F. si cimenta anche con altre due basi, una piuttosto insolita, l’altra invece di maggior diffusione.
Nel primo caso, abbiamo la versione ambulanza della Fiat Argenta, ammiraglia della casa torinese che aveva sostituito, senza per la verità riuscire a rinnovarne del tutto i fasti, la 132.
Anche qui lo sbalzo è allungato e porta la lunghezza totale a 4.589 cm, cioè una quindicina in più della berlina da cui deriva, mentre l’altezza è, a filo del tetto, di ben 1.820 cm il che – unito all’ampio finestrone laterale dal taglio asimmetrico – regala al vano sanitario un respiro piuttosto importante, come si può vedere nella foto dello stesso.