Mezzi confiscati per Polizia Locale e Protezione Civile: poca spesa e tanta resa
Quando il Demanio o il Ministero del Tesoro mettono all'asta i veicoli confiscati si apre una opportunità per avere velocemente un nuovo mezzo da assegnare a compiti specifici. Vediamo in sintesi come si può partecipare a queste iniziative
I veicoli per l’emergenza, si sa, hanno un costo importante per tutti: ma da qualche anno Polizie Locali e Sistemi di Protezione Civile hanno a disposizione i prodotti di tre “venditori” che fanno davvero prezzi ottimi: il Demanio, l’ANAC e il Ministero del Tesoro. Queste tre realtà sono estremamente attive nel cercare di rendere un profitto allo Stato e un servizio al cittadino utilizzando i beni usati dai criminali, o i veicoli confiscati per i reati legati al Codice della strada.
Sappiamo bene tutti che un nuovo mezzo iper-prestazionale per la Polizia Locale ha un determinato costo e non si può allestire tutta la flotta su Audi A6, BMW X5 o su delle Porsche. Anche i veicoli 4×4 adatti ai servizi di Protezione Civile più complessi hanno dei costi e devono sottostare alla legge dei bilanci: pochi soldi a disposizione, pochi mezzi per lavorare bene.
Ma le amministrazioni locali italiane dal 2014 hanno una grandissima opportunità, che con il crescere delle confische e dei sequestri per reati legati al Codice della Strada sta diventando sempre più facile da cogliere. Grazie all’articolo 214ter del Codice della Strada l’Ente Pubblico può chiedere un veicolo confiscato per un uso di pubblica utilità. Non più solo Forze dell’Ordine o Vigili del Fuoco quindi, ma anche Polizia Locale e Protezione Civile.
I veicoli acquisiti dallo Stato a seguito di provvedimento definitivo di confisca (…) sono assegnati agli organi di polizia che ne facciano richiesta, prioritariamente per attività finalizzate a garantire la sicurezza della circolazione stradale, ovvero ad altri organi dello Stato o ad altri enti pubblici non economici che ne facciano richiesta per finalità di giustizia, di protezione civile o di tutela ambientale. Qualora gli organi o enti di cui al periodo precedente non presentino richiesta di assegnazione, i beni sono posti in vendita
Filippo Sassi, agente del Corpo di Polizia dell’Unione Valnure-Valchero, si occupa di queste pratiche per conto dell’area piacentina: “ Un ente pubblico – spiega – può muoversi a norma di legge mandando una richiesta all’agenzia del Demanio o tenendo controllato il sito nazionale per partecipare alle aste pubbliche. I mezzi infatti – se non vengono richiesti dalle Forze dell’Ordine o dai Vigili del Fuoco – diventano appetibili per le realtà locali che possono utilizzarli per servizi di auto civetta o, con costi ridotti di allestimento, per fare attività ordinarie di PL”.
Ma come si fa ad allestire un mezzo confiscato?
L’allestimento del mezzo confiscato e acquistato dalla Pubblica Amministrazione non è secondario. Bertazzoni Veicoli Speciali, per esempio, ha attivato un protocollo specifico di controlli e modifiche per i Comandi che vogliono intestarsi un veicolo confiscato. E’ necessario un ufficio che gestisca le procedure mirate ad ottenere l’omologazione corretta, per ridurre le complessità e mettere rapidamente in servizio i mezzi ricevuti. Insomma, se si vuole una formula chiavi in mano, anche da questo punto di vista esite chi si è specializzato e ha costruito sistemi ad hoc per soddisfare i bisogni delle Polizie Locali e delle amministrazioni comunali.
Normative, leggi e pratiche: la confisca è facile, l’assegnazione meno
Oggi infatti a seconda dell’ente pubblico richiedente – PL o Protezione Civile – può essere usata una normativa oppure un’altra. “I beni confiscati – spiega ancora Sassi – vengono assegnati rapidamente per non lasciarli in un deposito a prendere polvere e a deteriorarsi”. L’agenzia del Demanio gestisce il maggior numero dei veicoli confiscati, quelli che vengono tolti al proprietario per gravi violazioni al Codice della Strada, o per la mancata ottemperanza a richieste amministrative ben precise. Infrazioni che diventano contributo alla società pubblica. Di solito i veicoli che subiscono confisca hanno qualche anno in più, e bisogna tenere monitorato il sito del Demanio per trovare delle vere e proprie occasioni (dalle classiche Volkswagen Golf come quella allestita da Bertazzoni alcune BMW X5 del 2016 fino a cose più bizzarre come una motovedetta in disarmo della Guardia Costiera).
Se invece la violazione commessa è penale “l’assegnazione tramite l’articolo 214ter è più rapida e sono proprio gli enti locali a poter fare richiesta, sfruttando come campi di applicazione sia la Polizia Locale, che la Protezione Civile. Le richieste vanno effettuate in modo semplice, e il disbrigo delle pratiche è solitamente piuttosto rapido. Ovviamente poi l’ente dovrà re-immatricolare il veicolo a seconda delle proprie necessità” conclude Sassi. L’allestitore può riprendere i colori ufficiali del comando, installare tutte le attrezzature necessarie affinché il mezzo diventi una pattuglia in servizio, oppure modificare il tutto perché si riesca ad avere un’auto civetta per controlli o trasferimenti da effettuare nel modo più discreto possibile.
Cosa si può scegliere da quali altri enti possono arrivare i veicoli confiscati?
Per quanto riguarda i mezzi di Protezione Civile invece si possono trovare 4×4 o veicoli da lavoro che possono essere adibiti a diverse necessità: da un piccolo escavatore ad un prestante 4×4, tutto può tornare utile ad una associazione che si occupa della prevenzione idro-geologica o della tutela in caso di grandi calamità. Il costo quindi per avere un mezzo è di poche centinaia di euro, o qualche migliaio: il pagamento delle spese accessorie, del carro attrezzi e del disbrigo delle pratiche.
Non c’è però solo il Demanio. Come anticipato c’è anche la Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (che si chiama ANBSC) che può assegnare beni mobili confiscati alla mafia e alle organizzazioni criminali. I mezzi confiscati durante l’operazione Aemilia (125 anni di condanne ndr) sono stati assegnati primariamente ai Vigili del Fuoco, ma non solo. I soggetti che hanno acquisito un titolo di prelazione in quanto assegnatari dei beni in fase giudiziaria infatti possono essere:
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Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
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L’ANBSC per l’impiego nelle attività istituzionali;
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Le FF.OO. per l’impiego nelle attività istituzionali;
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Gli Enti Territoriali;
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Gli Organi dello Stato;
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Le associazioni di volontariato che operano nel sociale;
Questo apre le porte anche ad assegnazioni che possono essere fatte nei confronti di Croce Rossa, Pubbliche Assistenze o Misericordie o altre realtà, sempre alla ricerca di veicoli da usare per aiutare il prossimo.
Ma c’è anche un altro operatore che effettua confische e rimette in asta i beni bloccati. Si tratta del MIT, il ministero del tesoro e delle finanze che può fermare e togliere ai proprietari i veicoli che arrivano dall’estero ma non rispettano il TULD, Testo Unico delle Leggi Doganali. In particolare quando un veicolo con targa estera extra-UE è di proprietà di un cittadino italiano che non l’ha dichiarata al fisco, parte la sanzione per contrabbando di autovettura, che comporta proprio la confisca immediata del mezzo.
Un esempio di questo tipo di re-immatricolazioni a favore della Polizia Locale è avvenuto a Desenzano del Garda, dove il Comando è riuscito a mettere in servizio una AUDI A6 (un mezzo che si presenta da solo grazie ai suoi cavalli e alla qualità AUDI) proprio aggiudicandosi il mezzo tramite il TULD e il Ministero. A seguire la pratica è stato l’agente scelto Alessio Bove, specializzato nelle operazioni di identificazione dei veicoli. Oggi quindi le strade e le superstrade gardesane hanno un mezzo di controllo e contrasto alla criminalità che può stare al passo senza problemi con qualsiasi veicolo, e garantisce anche una lunga vita prestazionale data la qualità dell’allestimento scelto.
Non solo auto: immobili, moto e altri beni sono disponibili!
Non bisogna però dimenticare che fra i beni confiscati ci sono anche i beni immobili, ed i Comuni possono fare tanto da questo punto di vista per le associazioni locali. Per esempio a Calendasco, nel piacentino, il Comune ha richiesto un capannone confiscato alle attività malavitose, creando uno spazio per il deposito dei mezzi e la realizzazione di attività ludiche.
Quello che stupisce sono le tempistiche. Le assegnazioni possono essere effettuate nell’arco di un mese o al massimo – quando le richieste sono tante – nell’arco di un anno. L’ente pubblico deve solo fare domanda e poi attendere che la Prefettura gestisca la pratica. Ovviamente il Demanio ha un interesse economico nello smaltire il più rapidamente possibile i veicoli, che più stanno fermi più necessitano di maggiori cure e attenzioni.