A Savona non c'è l'Ebola: "Da escludersi il contagio"
I timori dell’Ospedale San Paolo per un caso sospetto con una nigeriana di 35 anni sono stati cancellati dalle analisi dello Spallanzani di Roma
Una donna di 35 anni di origini nigeriane tornata in Italia da una vacanza nel suo paese circa tre settimane fa è stata ricoverata nei giorni scorsi all’ospedale San Paolo di Savona, per un sospetto caso di Ebola. Grazie alla rapidità della segnalazione la donna è stata immediatamente portata nel reparto malattie infettive dove è scattato il protocollo previsto per questo genere di casi. Secondo quanto riportato da Savona News, il personale che ha prelevato la donna era in possesso dell’equipaggiamento necessario per affrontare emergenze simili, mentre le operazioni di trasporto sono avvenute rispettando il protocollo previsto in questi casi, per arginare un pericolo di contaminazione e diffusione della malattia sospettata.
All’Ospedale è stata allestita una camera “a pressione negativa” (nella quale l’aria e i virus eventualmente presenti non possono uscire) apposta dove è stata ricoverata la donna che è già stata sottoposta agli accertamenti del caso.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati gli esami di controllo e questa mattina arriva la replica dell’Asl 2 savonese:”In riferimento al “caso sospetto di contagio da virus Ebola” riportato dalle cronache odierne, che ha visto nella giornata di ieri la corretta applicazione dei protocolli ministeriali e regionali per la prevenzione del contagio da parte di questa ASL, si rende noto che l’ intenso lavoro del personale sanitario ha consentito già nella tarda serata di ieri di escludere la diagnosi di infezione da virus Ebola”.
Pericolo scampato dunque in un caso che stava già generando diverse preoccupazioni, ma che ha dimostrato la capacità di intervenire in maniera tempestiva ed efficace in una situazione simile che, sebbene non si è alla fine verificato, comunque evidenzia un timore concreto sopratutto dopo i casi riscontrati in altri paesi europeri.