Aeronautica Militare, un 2020 sempre in prima linea: oltre 70 voli sanitari umanitari e d'urgenza, quest'anno
Voli sanitari umanitari e d’urgenza, per l’Aeronautica Militare il bilancio di un anno difficile in cui i 44.000 uomini e donne dell’Aeronautica hanno continuato ad operare incessantemente al servizio dei cittadini e del Paese
Un anno impegnativo il 2020, difficile da raccontare, da riassumere e con sfide emotive importanti.
Un anno in cui l’Aeronautica Militare non si è mai fermata, fondendo il quotidiano servizio che la Forza Armata è chiamata ad assolvere per le Istituzioni e la collettività, con il supporto nella lotta all’emergenza Covid-19.
2020, oltre 70 voli sanitari umanitari e d’urgenza, per l’Aeronautica Militare
Oltre 70 i trasporti sanitari umanitari e d’urgenza nell’anno che volge al termine, voli salva-vita per il trasporto di organi, di equipe mediche o a favore di cittadini bisognosi di cure imminenti in strutture ospedaliere specializzate.
Molti anche i bambini così trasportati presso i poli pediatrici d’eccellenza nazionali. 25 gli interventi di ricerca e soccorso di persone gravemente ferite, disperse o in pericolo di vita in zone impervie di montagna o in mare e più di 20 gli interventi a favore della Campagna Antincendi Boschivi della scorsa estate, che ha visto Centri C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) dell’Aeronautica concorrere allo spegnimento dei roghi divampati sul nostro territorio, a tutela della popolazione e dell’ambiente, in efficace sinergia con le Agenzie e Corpi dello Stato.
36 i decolli su scramble che hanno interessato i caccia della difesa aerea per la salvaguardia dello spazio aereo italiano, così come dell’Islanda e della Lituania, membri dell’Alleanza Atlantica privi di un sistema di difesa aerea autonomo, a favore dei quali l’Italia, alternandosi con altri membri della NATO, svolge missioni di Air Policing (pattugliamento aereo).
5 le missioni umanitarie a supporto della popolazione colpita dall’alluvione in Ucraina, lo scorso giugno, ed in Libano, ad agosto, a seguito dell’esplosione presso il porto di Beirut.
9 le operazioni fuori dai confini nazionali, lontani da casa ma con la consapevolezza di concorrere alla risoluzione di crisi umanitarie, alla tutela delle popolazioni e alla salvaguardia della vita umana.
In questo 2020, con i nuovi caccia di 5ª generazione l’Aeronautica Militare ha dato dimostrazione di essere tra le poche forze aeree al mondo ad avere una propria capacità expeditionary, ovvero la piena ed autonoma capacità di proiezione in tempi rapidi del potere aerospaziale anche a grandi distanze dalla madrepatria ed in contesti difficili, al servizio del Paese.
Il 2020 è stato l’anno del Giubileo Lauretano, indetto da Papa Francesco ed esteso a tutto il 2021, in occasione del centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto quale “Patrona degli Aeronauti”.
Nell’anno che si conclude oggi, infine, l’Aeronautica Militare è stata chiamata a rispondere ad un’emergenza sanitaria senza precedenti per contribuire, con tutte le sue capacità, a fianco delle altre Istituzioni dello Stato, a salvare vite umane e a ridare speranza alla popolazione.
Dalla prima missione a Wuhan del 2 febbraio sono stati effettuati 3 voli di rimpatrio a favore di connazionali, 69 missioni in bio-contenimento per il trasporto in sicurezza di pazienti contagiati, grazie all’impiego delle barelle ATI (Aircraft Transit Isolator) certificate per l’impiego sui velivoli militari, oltre a 102 missioni di trasporto di materiale e di personale sanitario ovunque fosse necessario. Impegno che continua oggi con l’Operazione IGEA, che permette nelle postazioni Drive-Through-Difesa (DTD) il prelievo di campioni biologici tramite tamponi per la ricerca di SARS-COV-2, e con l’Operazione EOS, per lo stoccaggio presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare dei vaccini, destinati alla distribuzione capillare sull’intero territorio nazionale.
Un anno caratterizzato da ostacoli e difficoltà questo 2020, in cui l’Aeronautica Militare, oltre a svolgere senza sosta la propria missione al servizio del Paese, ha voluto dare un segnale di speranza alla Nazione, abbracciandola simbolicamente con i fumi tricolore della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
E’ nata così l’iniziativa Abbraccio Tricolore, quale segno di unità, coesione, solidarietà e ripresa, con cui le Frecce Tricolori, in occasione della Festa della Repubblica, hanno sorvolato tutte le regioni italiane, a voler testimoniare l’impegno e la vicinanza al Paese in un periodo particolare a causa dell’emergenza pandemica.
E’ un Abbraccio che idealmente perdura oggi, insieme agli auguri per un 2021 di speranza, segno dell’affetto, della passione e del senso del dovere dei 44.000 uomini e donne dell’Aeronautica Militare che operano incessantemente per difendere la sicurezza dei cittadini e del Paese ogni singolo giorno dell’anno.
Voli sanitari umanitari e d’urgenza, il video dell’Aeronautica Militare
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