Aggressioni ai soccorritori: alle Vele di Scampia calci e pugni all'ambulanza, percosse e insulti ai soccorritori
Non si fermano le aggressioni ai soccorritori in un po’ tutta Italia. Talvolta sono di natura verbale, relative all’ipotizzato ruolo del mondo 118 nel “terrorizzare le persone con il covid”, altre di natura fisica, e queste ultime hanno spesso motivazioni variegate tra loro, ma riconducibili ad una medesima radice culturale.
L’ultimo fatto di cronaca di questa lunga sequenza, è stato registrato in provincia di Napoli, ai danni di un’ambulanza di Scampia.
Al suo arrivo alle note “Vele di Scampia”, un’aggressione che l’associazione Nessuno Tocchi Caino denuncia e che noi riportiamo integralmente.
Ambulanza a Scampia: pugni e calci al mezzo, spintoni, pugni e insulti ai soccorritori
“Ore 23 l’ambulanza di Scampia viene attivata per codice rosso, perdita di coscienza , nelle “Vele di Scampia”.
L’equipaggio in pochi minuti era sul posto, ed al loro arrivo hanno trovato un gruppo di persone che li ha accolti con calci e pugni all’indirizzo del mezzo di soccorso.
I sanitari , con grande difficoltà e spintonati, fanno 10 piani a piedi fino all’appartamento del paziente che oramai veniva rinvenuto livido (deceduto da diverso tempo).
Attorno a lui, molti condomini, una 50ina di persone.
Il medico 118 dell’equipaggio dell’ambulanza colpito da un cazzotto
Dopo la dichiarazione di decesso da parte del medico inizia una serie di improperi e pugni, uno di questi colpisce il medico ( tra l’altro nuovo del 118) in regione occipitale procurandogli un ematoma.
Sotto minaccia da parte degli astanti, il personale ha dovuto comunque trasportare il paziente (già rinvenuto senza vita)al Cardarelli seguiti da una orda di persone!
Le scene di panico continuano all’interno del nosocomio partenopeo!
A quanto pare l’aggressione è stata messa a punto dai vicini di casa che ad ogni piano salito inveivano contro il personale sanitario sia verbalmente che fisicamente.
Cresce nuovamente l’odio ingiustificato nei nostri confronti.
“Tutto possiamo subire; il peso della pandemia, il peso del negazionismo……MA IL PESO DELLE MAZZATE QUELLO NO!”
Nessuno tocchi Ippocrate
N.B.: l’associazione ha ricevuto tale segnalazione dal territorio ed ha riportato per intero quello che è stato dichiarato.
A quanto emerge l’aggressione fisico/verbale e le successive minacce sono state messe in atto dai vicini della famiglia e non dalla famiglia stessa che era segnata dal dolore della perdita del loro congiunto.
Questo per completezza di informazione”.
Per approfondire:
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