Aggressioni in Sanità: Lombardia, cittadini e professionisti chiedono un Osservatorio regionale contro la violenza
Cittadini, infermieri, medici e istituzioni lombardi prendono posizione contro la violenza chiedendo alla Regione un tavolo permanente
Lo fanno in un documento in cui si evidenziano cinque punti per motivare l’istituzione di un Osservatorio regionale in materia di violenza contro gli operatori sanitari:
- monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni:
- monitorare gli eventi sentinella che possano dar luogo a fatti commessi con violenza o minaccia ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni;
- promuovere studi ed analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti esposti;
- monitorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro.
- promuovere la diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.
L’Osservatorio regionale dovrà inoltre acquisire, con il supporto delle ASST, delle ATS, di Agenas e di tutte le istituzioni pubbliche e private interessate i dati regionali relativi all’entità e alla frequenza del fenomeno, anche con riguardo alle situazioni di rischio o di vulnerabilità nell’ambiente di lavoro.
E i firmatari del documento si impegnano a una fattiva collaborazione per combattere ogni manifestazione di violenza in sanità.
Violenza in Sanità, leggi il documento pubblicato in Lombardia:
DOCUMENTO-VIOLENZA-LOMBARDIAPer approfondire:
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