Allarme meningite, stop alle epidemie mediatiche: ecco le cose vere che occorre sapere

L’allarme meningite si sta diffondendo, e ciò rende necessaria qualche informazione medico-sanitaria chiarificatrice. 

Partiamo dal “documento dei documenti”, quello da cui sarebbe sempre bene partire, riferendosi al cosiddetto “allarme meningite” che tante pagine di giornali occupa: il report pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità. Se qualche lettore avesse voglia di approfondire in coda ne riportiamo un link. Ad esso sarebbe necessario accompagnare la lettura dell’analisi del Ministero della Salute. 

E cosa si evince, da queste pagine ufficiali? 

Innanzitutto che non è proprio il caso di sovraccaricare i vari 118 con chiamate dettate più da una non motivata preoccupazione che da una vera e propria esigenza. In tal senso il documento dal titolo “Meningite: l’epidemia è solo mediatica” pare particolarmente suggestivo. 

Le cose vere sono le seguenti: 

  • È vero: in Lombardia si è verificata una concentrazione di casi di meningite; 
  • È vero: il ceppo entrato in azione è stato definito ipervirulento; 
  • E’ vero: l’Istituto superiore di sanità non escude possano avvenire altri casi. 
  • E’ vero: purtroppo solo nel Basso Sebino si sono registrati cinque casi con due decessi in poco più di un mese; 

 

Ma va detto anche che: 

  • La situazione è definita sotto controllo dalle nostre autorità sanitarie: non assistiamo ad alcun “allarme meningite”; 
  • E’ stata approntata una vasta operazione di vaccinazione guidata da medici e carabinieri per arginare sul nascere il problema; 
  • In pochi giorni nelle aree particolarmente interessate, comprese tra le province di Brescia e Bergamo, le vaccinazioni nelle aziende e nelle scuole hanno riguardato circa 7.000 persone; 
  • Le vaccinazioni sono offerte  gratuitamente a tutti gli studenti e sarà a disposizione di tutti coloro che lavorano in maniera stanziale nei 20 comuni maggiormente interessati. 

 

Ma ancora più di queste cose, va ricordato che è estremamente improbabile, sul piano statistico, una correlazione tra quanto viene affrontato e risolto in una zona specifica della Lombardia e casi di meningite isolati e sporadici in altre zone d’Italia, siano esse in Emilia-Romagna, in Liguria o in Toscana: la meningite, come altre malattie, si presenta staticamente ogni anno, e qualche singolo caso si può verificare potenzialmente in ogni provincia italiana. E’ un dato di fatto verso il quale occorre porsi con serenità. 

I due consigli che ci sentiamo di darvi, al netto degli approfondimenti che vi proponiamo volentieri, sono i seguenti: 

  • Aderire ai piani vaccinali consigliati dal Ministero della Salute, soprattutto se in famiglia si contano persone “sensibili”, come in questo caso bambini ed adolescenti; 
  • Rivolgersi con fiducia (e senza ansie ingiustificate) al proprio medico di famiglia: egli saprà certamente spiegarvi con calma tutto ciò che va saputo sui meningococchi piuttosto che su altri agenti patogeni.

PER APPROFONDIRE, PUOI LEGGERE:

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