Ambulanza danneggiata a Rio Marina: questa volta hanno attaccato le Misericordie
Ambulanza sotto assedio, in Italia. La seconda ondata dell’epidemia di COVID-19 ha evidenziato una stucchevole coda di odio e livore verso il mondo del 118, compresi quel volontariato che, in epoca di contagi, è composto di persone che potrebbero benissimo starsene a casa, invece che prodigarsi per gli altri.
A farne le spese, stavolta, una Misericordia, nello specifico quella di Rio Marina (Isola d’Elba).
Ambulanza danneggiata a Rio Marina, il racconto del Governatore della Misericordia
A narrare, con un post su Facebook, ciò che è accaduto, il Governatore della Misericordia stessa, Paolo Paolini.
“Che a Rio Marina – scrive giustamente arrabbiato – circoli qualche disagiato, questo è evidente.
Ma che si possano spaccare i lampeggianti di una ambulanza, quindi un mezzo di soccorso che al momento tra le altre cose utilizziamo per il trasporto di pazienti Covid positivi è veramente il massimo.
Questo danno è stato fatto al parcheggio delle ambulanze, all’interno del quale si trovano più di 10 mezzi costati decine di migliaia di euro.
Si vedono nelle foto i pezzi rotti lasciati a terra proprio lì vicino.
Il mezzo di soccorso purtroppo non sarà disponibile per la popolazione per un po’ di tempo, perché dovrà necessariamente essere riparato, con notevole esborso di soldi della Misericordia.
Non so cosa bisogna fare per evitare che succedano queste cose.
Certo è che i mezzi di soccorso dovrebbero stare in luoghi chiusi, non esposti ad intemperie e possibilmente sorvegliati da telecamere.
Spero che questo sogno un giorno si possa realizzare prima che tutti gli sforzi economici che fanno le associazioni di volontariato svaniscano a causa delle intemperie e dei vandali che ci sono in giro”.
Non solo ambulanza: i negazionisti stanno devastando tutto e tutti, nel sistema 118
Il danneggiamento di autoambulanze delle Misericordie, la devastazione delle strutture sanitarie drive-trough per tamponi Covid-19 della Croce Rossa, autisti soccorritori ANPAS accolti in ospedale da persone che li appellano con “terroristi”, invece che ringraziare: il mondo del Volontariato e del sistema 118 è sotto assedio.
Come del resto lo sono gli operatori sanitari degli ospedali, nei Pronto Soccorso e delle Terapie Intensive in particolar modo.
Specchio di un’Italia impressionante, in negativo. E contemporaneamente, di un’Italia che esiste da tempo, dato che da anni si sono ormai intensificate le aggressioni ai soccorritori.
Per approfondire:
Emergenza Covid, l’impegno delle Misericordie per i tamponi drive-through della Toscana
COVID-19, nella diatriba tra negazionisti e pessimisti una riflessione arriva dalle Misericordie