Azienda veronese paga un dipendente per essere autista soccorritore volontario nella Croce Rossa
Autista soccorritore volontario nella Croce Rossa, una bella storia di solidarietà: la Ball Beverage Packaging Italia di Nogara ha concesso due mesi di aspettativa retribuita a Stefano Ferro, che da 20 anni guida le autoambulanze, attività che con la pandemia è aumentata enormemente
Autista soccorritore volontario in Croce Rossa ma…da un anno e mezzo, che vitaccia!
Stefano Ferro guida le autoambulanze della Croce Rossa come volontario da 20 anni, e finora è sempre riuscito a mantenere un equilibrio con la sua attività lavorativa alla Ball Beverage Packaging Italia di Nogara, provincia di Verona.
Da quando è scoppiata l’emergenza Covid, però, il tempo da dedicare al volontariato non basta mai, perché la Croce Rossa ha purtroppo molto più da fare.
“Grazie al mio lavoro, che è organizzato su turni, sono sempre riuscito a sostenere entrambi gli impegni.
Ma in questo ultimo anno e mezzo, da quando è scoppiata l’emergenza Covid, l’attività in Croce Rossa è aumentata enormemente: sai quando comincia il turno, ma non quando finisce perché c’è sempre qualcuno che ha bisogno”, spiega Ferro, che ha quindi chiesto all’azienda di potersi assentare per un periodo.
Ball Italia ha allora deciso di sostenere il suo impegno nel volontariato dandogli due mesi di aspettativa retribuita, in modo che si possa dedicare a tempo pieno al ruolo di autista soccorritore volontario in Croce Rossa
“Il difficile momento, che stiamo vivendo, ha reso particolarmente preziosa la sua attività di conducente di ambulanze e, come Ball, ci sentiamo orgogliosi di lui“, spiega Enrico Bassi, Hr manager di Ball Italia.
“Come impresa, il nostro impegno è quello di restituire alla comunità, in cui siamo insediati, i nostri valori. Le stesse aziende sono comunità di persone e, come tali, possono fare molto in un momento come questo.
Possono, ad esempio, fare formazione e informazione sui corretti comportamenti da tenere, impegnandosi a favore della collettività”, continua Bassi anticipando che l’azienda ha già dato la disponibilità a diventare hub vaccinale.