Brasile, accusato di frode per i respiratori polmonari il governatore di Amazonas
Il governatore dello stato dell’Amazzonia, Wilson Lira, è stato accusato dalla Corte Superiore di Giustizia del Brasile di truffa alle gare per l’acquisto di respiratori polmonari, organizzazione criminale, appropriazione indebita e manomissione delle indagini
La denuncia ai suoi danni e di altre quindici persone proposta dal Ministero Pubblico Federale (Mpf) è stata infatti accolta all’unanimità.
A due degli imputati è stata revocata la denuncia.
Gli illeciti si sarebbero verificati all’inizio della pandemia di Covid-19 in Amazonas.
Gli indios dell’Amazzonia sono stato uno dei gruppi etnici più colpiti dalla pandemia in tutto il mondo.
La mancanza di respiratori polmonari secondo gli esperti ha contribuito a fare del Brasile uno degli epicentri della pandemia di Covid-19
In questo contesto di completa emergenza sanitaria, l’imputato avrebbe approfittato della rinuncia a gareggiare per l’acquisto di attrezzature per creare uno schema di “sovraprezzo” e “manipolazione delle contrattazioni”.
Stando al contenuto della denuncia, il fornitore di attrezzature sanitarie, che aveva già firmato contratti con il governo, avrebbe venduto respiratori a un importatore di vino per 2,48 milioni di reais, circa 400mila euro.
Lo stesso giorno, l’importatore di vino avrebbe rivenduto l’attrezzatura allo Stato per 2,97 milioni, l’equivalente di 480mila euro.
In questo schema, i guadagni sarebbero stati completamente trasferiti all’organizzazione sanitaria.
In una sessione della Corte di giustizia, l’assistente avvocato Lindôra Araújo ha accusato il governatore di essere il capo di questo sistema criminale che, secondo la polizia federale, ha causato una perdita di 2,2 milioni di reais alle casse pubbliche dello Stato.
Lima ha commentato le accuse relative ai respiratori polmonari in una nota, smentendo le imputazioni
“Le accuse contro di me sono prive di fondamento o fondamento concreto, come sarà dimostrato nel corso del processo”, ha detto il politico, che milita nel Partido Social Cristão (Psc).
“Non ho mai ricevuto alcun beneficio a causa delle misure che ho preso come governatore.
L’accusa è fragile e non presenta alcuna prova o indicazione che io abbia commesso alcun illecito.
Ora avrò l’opportunità di presentare la mia difesa e di attendere, con molta calma, la mia assoluzione da parte della Giustizia.
Ho fiducia nei tribunali e sono sicuro che la mia innocenza sarà provata alla fine del processo”, ha aggiunto il governatore.
Il prossimo passo previsto è l’ascolto dei testimoni e la raccolta delle prove.
Poi ci sarà il processo, che determinerà se l’imputato sarà condannato o assolto.
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