Brasile, vaccino della cinese Sinovac per lo stato di San Paolo: si parte a fine mese
Il braccio di ferro tra Jair Bolsonaro e Joao Doria si è concluso a favore del secondo, e a breve il governatore dello stato di San Paolo potrà immunizzare i propri concittadini con il vaccino anti Covid della Sinovac
La campagna di immunizzazione nel paese più colpito del mondo comincerà tra poche settimane con il farmaco del colosso asiatico Sinovac
Un vaccino cinese per il Brasile: il via alla campagna di immunizzazione con Sinovac è previsto a San Paolo entro fine mese
Prima è necessario che i test clinici del farmaco, presentato in partnership con il colosso asiatico Sinovac, ne avrebbero dimostrato l’efficacia in almeno il 78 per cento dei casi.
Da quel che emerge dai media sudamericani, la conclusione dovrebbe essere decisamente prossima.
Il Paese latinoamericano è il secondo più colpito al mondo in termini di decessi da o con nuovo coronavirus.
Proprio ieri è stata superata la soglia dei 200.000 morti, un numero inferiore solo a quello degli Stati Uniti.
Le campagne di vaccinazione, già partite in Nord America e in Europa, ma anche in Cile e Argentina, in Brasile non sono ancora cominciate.
COVID-19 in Brasile: di Sinovac e dei risultati dei test ha parlato il governatore di San Paolo, Joao Doria
“È un momento storico del quale siamo fieri” ha detto, in riferimento all’alleanza tra il gruppo cinese e l’Instituto Butantan, polo di ricerca nazionale in Brasile.
“Oggi è il giorno della speranza e della vita” ha aggiunto Doria: “Il vaccino di San Paolo è il vaccino del Brasile”.
Secondo la stampa locale, per ottenere l’approvazione dell’Agencia Nacional de Vigilancia Sanitaria (Anvisa) e poter così avviare la campagna si ricorrerà a una procedura di emergenza. Ad accelerare è stato in questi giorni anche il presidente Jair Bolsonaro.
Se ancora il 19 dicembre parlava di farmaco “cinese” e dichiarava di non ritenere giustificata la “corsa per il vaccino”, di recente ha ordinato ben cento milioni di dosi.
Ad uscirne con le corna rotte è ancora una volta Bolsonaro, presidente che ad oggi si è contraddistinto per lo più per una sudditanza un po’ pacchiana e poco dignitosa verso l’ormai ex presidente USA Trump.
Per il resto, il Brasile della sua amministrazione è davvero in picchiata netta, a tutto discapito dei cittadini.
Per approfondire:
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